Hanno nomi latini come Animaris Vulgaris, Bruchus Primus, Animaris Proboscis e possono sembrare scheletri di animali o enormi insetti: sono le Strandbeests, creature da spiaggia, gigantesche sculture animate dall’aspetto zoomorfo che nascono come algoritmi e non richiedono motori, sensori o tecnologie avanzate per spostarsi. Si muovono, infatti, grazie alla forza del vento e dell’aria caratteristiche della costa olandese, loro habitat naturale.Theo Jansen, fisico e artista, partendo da solide basi di cinetica e meccanica, ha ideato sin dagli anni Novanta queste “opere”, connettendo e articolando sottili tubi gialli in PVC, del tipo in uso in elettrotecnica per la canalizzazione dei cablaggi di impianti elettrici, assemblati con nastro adesivo, elastici, e fascette serrafili. A questi materiali si aggiunge l’impiego di bottiglie riciclate di polietilene, bastoni di legno e persino pallet.
Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci” di Milano presenta per la prima volta in Italia una selezione di queste sculture cinetiche conosciute in tutto il mondo, creazioni di "un artista che ama coniugare il sapere scientifico a suggestioni di carattere umanistico, spaziando da sperimentazioni sulla cinetica e la meccanica all’esaltazione della natura e della bellezza".
Dream Beasts. Le spettacolari creature di Theo Jansen
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci”- Milano
Fino al 19 maggio 2019
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