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L' arte preistorica
di Elena Picone
Con il termine arte preistorica si intendono tutte quelle manifestazioni artistiche che appartengono al periodo preistorico, dal paleolitico fino all'età del bronzo.
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ARTE PRIMITIVA: PALEOLITICO, NEOLITICO, MESOLITICO
L`unità propone un`introduzione all`arte paleolitica verista. Gli aspetti peculiari dell`espressione di concetti astratti dell`artista neolitico, la creazione estetica come atto spontaneo nei popoli primitivi contemporanei e l`illustrazione delle pitture rinvenute nelle grotte di Alpera in Spagna costituiscono alcune delle tappe principali del percorso didattico suggerito in questo audiovisivo. Seguono alcune riflessioni sulla tecnica espressionista di cacciatori mesolitici risalenti a diecimila anni fa e un intervento di Paolo Graziosi sulla non riproducibilità della realtà materiale nell`opera d`arte neolitica. Infine l`analisi di alcune pitture murali in Turchia e in Africa settentrionale e la descrizione degli influssi dell`arte mesolitica spagnola. Ancora uno sguardo alla rappresentazione della figura umana e poi un breve approfondimento sulla tecnica delle incisioni rupestri. L`audiovisivo si chiude mostrando le raffigurazioni astratte sulle rocce in Sierra Morena (Spagna).
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Tra le prime forme artistiche della preistoria, i ritrovamenti archeologici datano intorno al paleolitico superiore,sono le cosiddette Veneri preistoriche o Veneri di Willendorf ( luogo di ritrovamento in Austria) . Sono statuette alte tra i 10 e 25 centimetri di pietra, avorio, osso o steatite che è un minerale molto simile al gesso e facilmente lavorabile. Rinvenute in Austria appunto, ma anche in Francia, in Italia centro-settentrionale e in generale in altre zone dell’Europa continentale, sono la testimonianza di un genere scultoreo piuttosto diffuso.Rappresentano delle donne con alcuni attributi che si riferiscono alla maternità, particolarmente accentuati come potete notare , pancia e seno soprattutto, mettendo in secondo piano e riducendo i particolari figurativi di volto, mani e piedi.Queste statuette erano probabilmente di buon auspicio per la fertilità della donna ma molti studiosi sono convinti che venissero anche sotterrate nei campi per favorire la crescita di un raccolto cospicuo.Arte preistorica nelle caverne. Tra i riti propiziatori per la caccia, vanno cercate invece le motivazioni che spingono l’uomo preistorico a disegnare nelle caverne. I ritrovamenti avvenuti in particolare in Francia nella famosa caverna di Lascaux e in Val Camonica in Lombardia ci parlano di raffigurazioni di scene di caccia e più precisamente di animali ancora vivi che devono essere cacciati ( orsi, bisonti, mammut, cervi e cinghiali).
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La preistoria sulla roccia: l’arte rupestre della Valle Camonica
È il territorio che ospita la più grande concentrazione di arte rupestre d’Europa. Un patrimonio di oltre 300 mila figure incise sulla roccia, che ci raccontano migliaia di anni della preistoria, dal Paleolitico sino all’Età del Ferro, dai primi cacciatori-raccoglitori europei all’avvento dell’epoca romana. È la Valle Camonica, la Valle dei Segni, il primo sito italiano a entrare nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO nel lontano 1979, al centro di “Italia. Viaggio nella Bellezza”, di Eugenio Farioli Vecchioli, in onda lunedì 24 ottobre alle 21.40 su Rai Storia. Prima di Roma, delle bellezze di Firenze, o i capolavori come il Cenacolo di Leonardo da Vinci. Ispirati dalla presenza di queste magnifiche lavagne naturali, ben levigate dal ghiacciaio, in pietra tenera, i gruppi umani che hanno abitato questa valle hanno praticato per millenni un’intensa attività incisoria, lasciando sulle rocce figure antropomorfe, scene di caccia, mappe topografiche, simboli astratti come la rosa camuna, armi e manufatti come il carro e l’aratro. Un palinsesto sterminato, che ci restituisce i principali orizzonti della nostra preistoria: religiosità, cosmogonia, agricoltura, strutturazione del territorio e della società umana.
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ISOLE EOLIE: L`OSSIDIANA E LA CERAMICA. ETÀ NEOLITICA E DEI METALLI IN SICILIA
L`unità propone un`introduzione sulle correnti culturali provenienti dall`Anatolia e sugli influssi arrecati alle arretrate popolazioni della penisola. In particolare, Paolo Graziosi parla delle Eolie, isole splendide abitate fin dalla preistoria, grazie anche al forte richiamo esercitato dalla ossidiana, una pietra lavica molto tagliente. Numerosi sono i reperti archeologici che testimoniano l`interesse storico delle Eolie come culla di civiltà.
Cenni sull`età del rame vengono accompagnati da immagini di reperti archeologici, tra i quali i piccoli idoli d`argilla. Infine, una visita al Museo di Lipari ed un accenno al processo di riunione degli uomini in villaggi, seguito al loro abbandono delle grotte. L`audiovisivo si chiude con un`analogia con Gerico, la più antica città neolitica del mondo, risalente a novemila anni fa.