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La preistoria
di anna maria coppola
L'Italia preistorica
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ISOLE EOLIE: L`OSSIDIANA E LA CERAMICA. ETÀ NEOLITICA E DEI METALLI IN SICILIA
L`unità propone un`introduzione sulle correnti culturali provenienti dall`Anatolia e sugli influssi arrecati alle arretrate popolazioni della penisola. In particolare, Paolo Graziosi parla delle Eolie, isole splendide abitate fin dalla preistoria, grazie anche al forte richiamo esercitato dalla ossidiana, una pietra lavica molto tagliente. Numerosi sono i reperti archeologici che testimoniano l`interesse storico delle Eolie come culla di civiltà.
Cenni sull`età del rame vengono accompagnati da immagini di reperti archeologici, tra i quali i piccoli idoli d`argilla. Infine, una visita al Museo di Lipari ed un accenno al processo di riunione degli uomini in villaggi, seguito al loro abbandono delle grotte. L`audiovisivo si chiude con un`analogia con Gerico, la più antica città neolitica del mondo, risalente a novemila anni fa.
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LE COSTRUZIONI NEI TEMPI: DALLE PALAFITTE AI PALAZZI
L`unità propone l`analisi delle abitazioni dell`uomo, dalla caverna, rifugio predisposto dalla natura stessa, al dolmen, monumento funerario dell`età del bronzo. La descrizione delle prime abitazioni vere e proprie, le capanne di paglia e fango e le palafitte, e l`illustrazione delle prime tecniche costruttive precedono l`analisi del passaggio dalla preistoria alla storia: Ostia Antica e il porto di Roma, Castrum, costruito con blocchi di tufo provenienti dalle cave nei dintorni della capitale. Le immagini di monumenti ed edifici pubblici in travertino romano suggeriscono una digressione sulle tecniche di trasporto del travertino, uno sguardo al Mausoleo di Ravenna e alla pietra d`Istria, al Marmo di Carrara e il granito di Pausania. Infine viene offerta una panoramica sul Castello nel feudalesimo e sulla vita sociale nelle città costiere. A conclusione dell`unità un approfondimento sui nuovi materiali: il cemento e il ferro, i cantieri di tufo e le arenarie, le tecniche odierne e i mestieri nel campo dell`edilizia.
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Civiltà preistoriche sulle Alpi
Davide Coero Borga in missione sulle Alpi, per scoprire quali civiltà preistoriche la abitavano nell’Età del Bronzo.
Oltre 20 anni fa, infatti, l’archeologo Giampaolo Dalmeri passa casualmente di fronte ad una cavità naturale e riconosce un insediamento umano.
Da quel giorno il sito è stato scavato per più di 20 anni portando alla luce i resti di una civiltà - cacciatori di stambecchi - che ancora si cerca di decifrare e comprendere.
Davide prosegue la sua esplorazione sul lago di Ledro, dove si trovano i resti di un’antica città costruita sull’acqua 4000 anni fa. Per il tipo di utensili e manufatti, una popolazione al confine tra preistoria e storia.
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La preistoria sulla roccia: l’arte rupestre della Valle Camonica
È il territorio che ospita la più grande concentrazione di arte rupestre d’Europa. Un patrimonio di oltre 300 mila figure incise sulla roccia, che ci raccontano migliaia di anni della preistoria, dal Paleolitico sino all’Età del Ferro, dai primi cacciatori-raccoglitori europei all’avvento dell’epoca romana. È la Valle Camonica, la Valle dei Segni, il primo sito italiano a entrare nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO nel lontano 1979, al centro di “Italia. Viaggio nella Bellezza”, di Eugenio Farioli Vecchioli, in onda lunedì 24 ottobre alle 21.40 su Rai Storia. Prima di Roma, delle bellezze di Firenze, o i capolavori come il Cenacolo di Leonardo da Vinci. Ispirati dalla presenza di queste magnifiche lavagne naturali, ben levigate dal ghiacciaio, in pietra tenera, i gruppi umani che hanno abitato questa valle hanno praticato per millenni un’intensa attività incisoria, lasciando sulle rocce figure antropomorfe, scene di caccia, mappe topografiche, simboli astratti come la rosa camuna, armi e manufatti come il carro e l’aratro. Un palinsesto sterminato, che ci restituisce i principali orizzonti della nostra preistoria: religiosità, cosmogonia, agricoltura, strutturazione del territorio e della società umana.
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Lucy, nata oltre 3 milioni di anni fa
Yves Coppens, Tom Gray, Donald Johanson e Maurice Taïeb scoprono 52 ossa di un australopiteco «afarensis» nel rift dell'Etiopia. I resti appartengono a un ominide donna vissuto 3,2 milioni di anni fa. Coppens e gli altri la chiamano «Lucy», in omaggio a «Lucy in the Sky with Diamonds» dei Beatles.