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Leonardo
di imma piccolo
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LEONARDO DA VINCI: GLI STUDI SUL VOLO
L’unità audiovisiva ripercorre gli studi sul volo effettuati da Leonardo (Vinci, Pistoia 1452 – Amboise, Francia 1519) avvalendosi di sequenze tratte dallo sceneggiato La vita di Leonardo da Vinci, di Renato Castellani (1971).
Leonardo è lo scienziato che più di ogni altro, al suo tempo, intuì il valore del metodo scientifico fondato sulla sperimentazione. I suoi appunti e disegni giunti fino a noi testimoniano l’importanza che egli prestava all’osservazione empirica della natura e il rigore delle sue numerose indagini pratiche.
Gli studi sul volo compiuti da Leonardo compresero l’osservazione del volo degli uccelli, lo studio del movimento meccanico dell’ala e le riflessioni sulla resistenza dell’aria, che approdarono all’ideazione del paracadute. Attraverso la sperimentazione, il grande uomo di scienza toscano giunse alla formulazione della prima legge della meccanica, secondo la quale ad ogni azione ne corrisponde una uguale e contraria. Per arrivare alla realizzazione di un vero e proprio volo, però, come lo stesso Leonardo intuì, sarebbe stata necessaria una forza motrice ben maggiore rispetto a quella delle braccia umane.
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LEONARDO DA VINCI: LE VIE D`ACQUA
Gli studi sull’acqua di Leonardo Da Vinci (Vinci, 1452 – Castello di Clos-Lucè, 1519) costituiscono un importante cardine dell’universo scientifico e, nonostante risalgono a circa cinque secoli fa, ancora oggi sono un valido strumento di rappresentazione e di studio della forza devastatrice dell’acqua dei fiumi in piena.
Sulla scia di Leonardo si pose Niccolò Machiavelli (Firenze, 1469 – 1527), anch’egli interessato agli studi sull’acqua e della sua incessante forza.
I primi studi di Leonardo risalgono al 1488-89, durante le visite frequenti a Pavia; essi si basavano sulla costruzione di conche e sostegni d’acqua. Tra i numerosi progetti viene ricordato quello relativo all’espansione e all’ammodernamento della città di Milano, avvenuto durante gli anni di servizio a favore di Ludovico il Moro. Tale progetto fu visto come una necessità per combattere le precarie condizioni igieniche della peste. La “città immaginaria” assunse l’aspetto di una classica città borghese ottocentesca.
Un altro progetto riguardava il collegamento tra Como e Milano, e tra Milano e il fiume Po. In realtà il lavoro rimase incompiuto fino agli inizi dell’800 quando Napoleone affidò al matematico idraulico Brunacci e agli ingegneri Giussani e Giudici il compito di riprendere l’ambiziosa e complessa opera. Fu l’arciduca Ranieri ad inaugurare la scala di conche al fine di congiungere Milano al mare lungo la più estesa via di navigazione interna italiana.
Ulteriori studi di Leonardo si riferiscono alla costruzione del naviglio tra Firenze e Pisa. Il suo sogno, infatti, era quello di far diventare Firenze una importante e prestigiosa città di mare.
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La macchina volante