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Benedetto Croce
Con Piero Craveri
Storico dell'età contemporanea, presidente della Fondazione Croce e nipote del filosofo, il professor Piero Craveri ripercorre con Paolo Mieli la traiettoria politica di Benedetto Croce, il più importante intellettuale italiano tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento, nato a Pescasseroli, in Abruzzo, Il 25 febbraio 1866.
Autore di numerosi libri di filosofia, ma anche di letteratura, estetica e storia, Croce partecipa attivamente alla vita politica italiana sin dal 1910, quando viene nominato senatore per censo da Sonnino. Alla vigilia della prima guerra mondiale prende parte al dibattito sull'intervento, assiste all'ascesa del fascismo e nel 1925 è lui a scrivere il "Manifesto degli intellettuali antifascisti". Ma è a partire dal '43, dopo il 25 luglio e la firma dell'armistizio, che il suo impegno politico diventa determinante per salvare l'integrità dello Stato ed aiutare il difficile trapasso dalla monarchia alla repubblica.
Autore di numerosi libri di filosofia, ma anche di letteratura, estetica e storia, Croce partecipa attivamente alla vita politica italiana sin dal 1910, quando viene nominato senatore per censo da Sonnino. Alla vigilia della prima guerra mondiale prende parte al dibattito sull'intervento, assiste all'ascesa del fascismo e nel 1925 è lui a scrivere il "Manifesto degli intellettuali antifascisti". Ma è a partire dal '43, dopo il 25 luglio e la firma dell'armistizio, che il suo impegno politico diventa determinante per salvare l'integrità dello Stato ed aiutare il difficile trapasso dalla monarchia alla repubblica.