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Avvocato

Le parole della lingua italiana

Con la parola avvocato si indica una persona laureata in giurisprudenza e iscritta all’albo degli avvocati. Questa persona può essere un uomo o una donna, e in questo caso si dovrebbe chiamare avvocata, ma molti preferiscono usare le parole avvocato, avvocato donna, donna avvocato, avvocatessa (ma è meglio non usare quest’ultima parola, che può avere un tono offensivo o scherzoso). Ci si rivolge a un avvocato quando si ha un problema con la legge e si ha bisogno di un consiglio, oppure se si vuole essere difesi in una causa, o quando si è accusati di aver commesso un reato. L’avvocato di fiducia è quello che viene scelto dal cliente che vuole essere assistito e difeso; l’avvocato di parte civile è quello che difende gli interessi civili della parte lesa in tribunale; l’avvocato d’ufficio è il difensore nominato dall’autorità giudiziaria per chi non ha un proprio avvocato di fiducia. Gli avvocati ricevono i clienti in uno studio legale e in cambio del lavoro fatto chiedono un compenso in denaro che si chiama parcella. Ci sono vari tipi di avvocati, in base alla loro specializzazione: l’avvocato penalista, che si occupa delle cause penali; l’avvocato civilista, che si occupa delle cause civili; l’avvocato tributarista, esperto in questioni che riguardano i tributi, cioè i soldi che si devono dare allo stato; l’avvocato giuslavorista, esperto di diritto del lavoro; l’avvocato matrimonialista, specializzato in cause matrimoniali. Di una persona che sa parlare bene, che sa convincere gli altri si dice che «parla come un avvocato»; di una persona che è molto brava negli intrighi si dice che «ne sa  quanto un avvocato»;  di una persona che lotta per sostenere idee impossibili da realizzare si dice che è «l’avvocato delle cause perse»; di una persona che in una discussione sostiene apposta idee contrarie a quelle degli altri si dice che è «l’avvocato del diavolo».