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Benvenuti in Italia - 40
Unità 14 - Livello A2
SKETCH B - LA FINE È NOTA
SKETCH C - IO LA CONOSCEVO BENE
SKETCH D - UN DIVANO PER DUE
SKETCH A
INCIDENTI DI PERCORSO
PERSONAGGI:
PAVEL PAVEL
MARCIA MARCIA
ANGEL ANGEL
Esterno sera.
Siamo a piazza Unità d’Italia (ripetere ambientazione già usata nella seconda puntata- panchina)
MARCIA aspetta qualcuno. Passeggia nervosamente su e giù e guarda con insistenza l’orologio
Finalmente vede arrivare Pavel. Pavel però zoppica vistosamente.
MARCIA andando incontro a Pavel
Pavel, cos’hai fatto?
PAVEL un po’ imbarazzato
No, no niente. Non preoccuparti
MARCIA
Ma zoppichi. Avanti. Parla. Che cos’hai fatto?
PAVEL
Ma niente… un piccolo incidente
MARCIA agitatissima
Hai avuto un incidente? Quando? Come? Dove?
PAVEL
Ehi, calma. Sì, stamattina ho avuto un piccolo incidente, niente di grave
MARCIA concitata tra l’agitato e l’arrabbiato
Con l’auto? Non hai rispettato lo stop vero? Hai superato il limite di velocità? Sei andato a sbattere? Hai risposto al cellulare durante la guida? Non hai messo le scarpe giuste al lav…
PAVEL interrompendola esasperato
Ma no! che dici…
MARCIA
Allora cosa? Oh no! hai investito qualcuno?
PAVEL offeso e esasperato
MARCIA! Basta! Non ho investito nessuno!
MARCIA anche lei esasperata
Allora cosa?
PAVEL
Te l’ho detto. Ho avuto un piccolo incidente
MARCIA
Insomma! Parla!
Intanto entra in scena Angel. Ha un braccio fasciato intorno al collo e la solita custodia della viola tutta rotta sulle spalle
MARCIA vedendolo
Anche tu!!!!!!!!
(poi girandosi malamente verso Pavel)
MARCIA furibonda con le mani sui fianchi
Ah, ecco! Avete litigato vero?
(e puntando il dito sul petto di Pavel)
Tu, Pavel, hai picchiato Angel!
ANGEL
Ma no! Non abbiamo litigato! E lui non mi ha picchiato! Ecco… io ho frenato… ma il motorino ha perso l’equilibrio e l’ho urtato
MARCIA furibonda con le mani sui fianchi stavolta contro Angel
Allora è colpa tua! Ma dove hai la testa eh? Non puoi fare attenzione in motorino? Cos’hai fatto? Hai rispettato il semaforo? O le strisce pedonali? Non hai visto uno stop? Hai ignorato un incrocio?...
ANGEL tentando di interrompere MARCIA
Ma no! io… noi…
MARCIA senza lasciar parlare Angel, esasperata
Ma insomma. E di sicuro avete preso pure una bella multa. Col nuovo codice della strada non si scherza. Non avete bevuto vero?
ANGEL imbarazzato interrompe MARCIA
No… io… lui… ha attraversato a piedi… poi
PAVEL interviene in soccorso dell’amico
Va bene. Sono stato io. Nel bel mezzo di un incrocio ho fatto…
MARCIA
Che hai fatto?
PAVEL sottovoce vergognandosi
Ho visto una ragazza…
MARCIA
Eeeeeeeeee?
PAVEL sottovoce vergognandosi
E all’improvviso ho cambiato direzione per seguirla… non ho guardato il semaforo e la strada… e… ho investito Angel e l’ho fatto cadere col motorino…
BENVENUTI IN ITALIA!
SKETCH B
LA FINE È NOTA
PERSONAGGI:
KEVIN KEVIN
POLIZIOTTO GIUSEPPE
Interno giorno. Ufficio della Questura. Una scrivania con computer, telefono, faldoni ecc… Dietro la scrivania una sedia al momento vuota, davanti un’altra sedia, vuota. Kevin, in piedi, passeggia nervosamente su e giù. Per qualche secondo vediamo solo lui passeggiare e sentiamo solo il rumore dei passi di Kevin. All’improvviso si sentono avvicinarsi dei passi. Kevin si blocca entra un poliziotto
POLIZIOTTO sedendosi dietro la scrivania
Buongiorno. Posso aiutarla? Prego s’accomodi
KEVIN agitato e concitato
Buongiorno. Sì ecco… guardi io sono una persona molto precisa. Sto attento a tutto, seguo tutte le regole, sono sempre puntuale, non dimentico mai niente…
POLIZIOTTO interrompendolo sorridendo
Ho capito, ho capito, lei è una persona molto precisa, ma non è qui per questo vero?
KEVIN agitato
No, certo. Sono qui perché… È che… stamattina non ho sentito la sveglia
POLIZIOTTO interrompendolo sorridendo
È qui in questura perché stamattina non ha sentito la sveglia?
KEVIN agitato e sempre concitato
Noooooo. Certo che no. Sono qui perché non ho sentito la sveglia, come ho già detto, ho fatto una doccia molto veloce, non ho neanche fatto colazione, e ho fatto una corsa fino al lavoro…
POLIZIOTTO interrompendolo ironica
E non ha fatto tardi
KEVIN agitato
No, non ho fatto tardi! Però… poi quando ho fatto la pausa pranzo, ho aperto il portafoglio per pagare e…
POLIZIOTTO interrompendolo senza sorridere più
Le hanno rubato i soldi?
KEVIN agitato
I soldi? Noooo
POLIZIOTTO
Senta, vuole denunciare qualcosa?
KEVIN agitato
Denunciare? Nooooo! Cioè sì… ecco vede… si tratta del mio permesso di soggiorno
POLIZIOTTO illuminandosi e guardando in camera
Ah, ho capito deve rinnovare il suo permesso di soggiorno! Allora basta andare in un ufficio postale, o al Comune, o in un Patronato con una copia del permesso in scadenza…
KEVIN interrompendolo agitato
Ma il mio permesso di soggiorno non è scaduto!
POLIZIOTTO severo
Ah no? Mi faccia vedere!
KEVIN mortificato
Sì. No. (Piccola pausa poi tutto d’un fiato) Ho perso il permesso di soggiorno
Il poliziotto si alza in piedi e comincia a camminare intorno a Kevin inscenando un finto interrogatorio
POLIZIOTTO finto severo
Ha perso il suo permesso di soggiorno??? Dove?
KEVIN agitato
Non lo so.
POLIZIOTTO finto severo
Quando?
KEVIN agitato
Non lo so.
POLIZIOTTO finto severo
Ieri? una settimana fa? un mese fa? due mesi fa?
KEVIN agitato
No, no. L’ho perso stamattina... o al massimo ieri.
POLIZIOTTO finto severo
Ieri? E che cosa ha fatto ieri?
KEVIN agitato
Ieri, la sveglia ha suonato in orario, ho fatto la doccia, poi ho fatto colazione…
POLIZIOTTO ridendo tira fuori da un cassetto un foglio
Va bene va bene, basta basta… un tipo molto preciso eh? Eh già, lei non dimentica mai niente. E non si ricorda che ieri è venuto qui per il rinnovo?
KEVIN agitato
Ieri? Sì, certo, ieri.
POLIZIOTTO piazzandogli il permesso sul tavolo sotto il naso
E ha lasciato il suo permesso proprio qui!
BENVENUTI IN ITALIA!
SKETCH C
IO LA CONOSCEVO BENE
PERSONAGGI:
ZOU ZOU
PAULINE PAULINE
Interno sera. Scuola.
Due banchi di fronte alla telecamera. La lezione non è ancora cominciata. In classe c’è solo Pauline. Entra in scena Zou senza la solita vivacità, anzi a testa bassa. Pauline lo osserva preoccupata avvicinarsi al banco, sedersi e poi piazzare il cellulare sul banco e iniziare a fissarlo
PAULINE
Ehi, ciao
ZOU mugugnando senza alzare la testa dal cellulare
Ciao
PAULINE
Tutto bene?
ZOU sempre mugugnando
mmm
PAULINE
Avete parlato?
ZOU
No.
PAULINE
Non ha chiamato eh?
ZOU
No.
PAULINE
E ieri? Ha telefonato?
ZOU
No.
PAULINE
E tu l’hai chiamata?
ZOU
Tutti i giorni. Almeno 10 volte al giorno per un mese. Però la settimana scorsa ha spento il telefono. Proprio il giorno del suo compleanno
PAULINE prendendolo in giro
Il suo compleanno? Ma che le hai regalato? L’hai fatta scappare!
ZOU tirando fuori un pacchetto regalo dalla tasca
Ma no. non l’ha visto nemmeno il mio regalo. Ecco vedi? Ho ancora il suo regalo in tasca
PAULINE
Ma dai! Scherzo. È tornata in Cina per il suo compleanno e ha spento il telefono
ZOU allarmato
In Cina? Allora non torna più. Non la rivedo più. Capisci? Mai più!
PAULINE
Ma perché non torna più? Certo che torna. Ha anche chiesto la cittadinanza italiana!
ZOU allarmato
La cittadinanza?
PAULINE
Certo. È nata in Italia e adesso, ha 18 anni e può richiedere la cittadinanza italiana
ZOU disperato
E io?
PAULINE cominciando a snervarsi
Tu cosa?
ZOU sconsolato
Allora anch’io devo chiedere la cittadinanza italiana
PAULINE
Ma tu non sei nato in Italia! per richiedere la cittadinanza devi risiedere qui regolarmente da almeno 10 anni
ZOU disperato
Allora l’ho persa!
PAULINE andandosene esasperata
La testa hai perso! E io che ti sto a sentire
BENVENUTI IN ITALIA!
SKETCH D
UN DIVANO PER DUE
PERSONAGGI:
SIGNORA JULIA
OPERAIO GIUSEPPE
Interno sera. Interno soggiorno.
In scena c’è solo un divano e un lume. Julia in mezzo alla stanza impartisce ordini sulla disposizione dei mobili. Giuseppe è l’operaio vittima dei ripensamenti della signora. Ha tuta e guanti da lavoro. Sta spostando il divano
OPERAIO spostando il divano
Signora, tra un po’ dobbiamo smettere. È tardi e facciamo troppo rumore.
SIGNORA
Certo, certo. Non si preoccupi, ieri ho avvisato gli inquilini del piano di sotto.
OPERAIO tirandosi su
Ah. Qui va bene?
SIGNORA
Non lo so. Forse un po’ più a destra
OPERAIO sospirando
Ho già spostato il divano a destra.
SIGNORA
Sì, ma non ho ancora deciso. Perché non lo spostiamo ancora un po’ a destra?
OPERAIO rimettendosi al lavoro e brontolando tra sé
Spostiamo? Noi chi?
SIGNORA
Cosa ha detto?
OPERAIO spostando il divano
Niente, niente… ecco. Così va bene?
SIGNORA guardandosi intorno
Mmmm No. Meglio più vicino alla lampada
OPERAIO sfinito
Più vicino alla lampada, eh? È sicura?
SIGNORA
Sì. Sono sicura
L’operaio sospirando si rimette al lavoro. Squilla il telefono della donna
SIGNORA al telefono
Pronto? Ciao… no, non ho ancora cenato, oggi non ho neanche pranzato. Sì, hanno portato i mobili… no… non ho ancora finito il trasloco… adesso stiamo sistemando il soggiorno… non riesco a sistemare il divano… perché c’è una lampada…
Guardando l’operaio che sposta di nuovo il divano
Dici? Ma certo, hai ragione. Grazie. Ti telefono dopo
La donna riattacca
SIGNORA
Senta… un po’ più in qua, dall’altra parte della lampada
OPERAIO sfinito, tenendosi la schiena
Signora? È sicura? Ho spostato questo divano cinque volte oggi e sette ieri.
SIGNORA
Certo che sono sicura. Non è mica facile sa…
OPERAIO sospirando
E lo dice a me?
L’operaio sposta di nuovo il divano
OPERAIO
Ecco.
SIGNORA
È che lì ho messo la lampada, No. Così non sta bene con la lampada
OPERAIO esasperato
Con la lampada, eh?
SIGNORA
Sì, per favore sposti di nuovo il divano
L’operaio guarda la donna, il divano e il lume. Poi si avvicina al lume, stacca la spina. Lo sposta sull’altro lato del divano e poi si piazza di fronte alla donna esterrefatta.
OPERAIO
Ecco, così va bene. Ah, chiami gli elettricisti. L’impianto elettrico non è a norma.
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Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale