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Benvenuti in Italia - 9
Unità 8 - Livello A1
SKETCH A - I ricordi di GIOVANNA
SKETCH B - Una bionda di nome Andrea
SKETCH C - Una sciarpa va sempre bene
SKETCH D - Attenzione alla colla!
BENVENUTI IN ITALIA!
SKETCH A I ricordi di GIOVANNA
PERSONAGGI:
ANZIANA SIGNORA GIOVANNA
BADANTE KHADIJA
Interno giorno – Casa anziana signora – salotto
Giovanna, un'anziana signora, e Khadija, la sua badante, entrano nel salotto dove c'è un grande divano.
GIOVANNA
Le luci?
KHADIJA
Sono spente. Lo so che devo spegnerle… la corrente non si spreca!
GIOVANNA
Brava, dobbiamo risparmiare le risorse del pianeta.
Giovanna si siede sul divano e apre sulle gambe un grande album di fotografie. Accanto a lei si siede Khadija. Dopo le prime pagine, GIOVANNA si perde nei suoi ricordi. Ogni tanto si ferma fa un lungo sospiro guardando una foto e poi descrive la persona raffigurata.
GIOVANNA (sognante)
Questo è Antonio... un amico di mio cugino... è alto, ha i capelli neri neri... e gli occhi azzurri, come il mare... È un bravo ragazzo e poi è generoso...
KHADIJA
Ma... Antonio? Il signore a cena qui l'altra sera?
Giovanna è indispettita, perché le parole di Khadija la riportano alla realtà.
GIOVANNA
Si, proprio lui. Ora è magro magro... ha i capelli bianchi e gli occhi non sono più azzurri...
Giovanna riprende a guardare l'album e trionfante indica un'altra foto.
GIOVANNA
Questo è Mario... Qui io ho 18 anni e lui 25... al mare... un amore unico... Conosci George Clooney? Mario è uguale.
KHADIJA
Ma ora com'è?
Giovanna mostra un po' di irritazione alla domanda di Khadija.
GIOVANNA
Beh, ora lui è un uomo anziano, è basso, grasso... calvo e... cammina con il bastone.... Ma… il tuo meraviglioso fidanzato... lui com’è?
Ora è Khadija che parla in tono sognante.
KHADIJA
Non conosce Hamid?
GIOVANNA
Poche parole al telefono... è un ragazzo educato, ma non so com'è.
KHADIJA
Lui è alto... magro, ma non magro magro... sta bene... Huwa rajal zwin! (uà ragiàl zuìn)! È un bell’uomo! Ha i capelli neri... ma non neri neri...
GIOVANNA
Allora ha i capelli castani?
KHADIJA
Castani scuri e ricci... molto ricci...
Interviene Giovanna pensando ancora ai suoi fidanzati.
GIOVANNA
Come Aldo...
GIOVANNA
E gli occhi, come sono?
KHADIJA
Ha gli occhi neri... neri e profondi...
Mentre Khadija sogna il suo Hamid, Giovanna la interrompe sbrigativa.
GIOVANNA (sbrigativa)
Una foto. Hai una sua foto?
Khadija prende una foto dalla sua borsa e la mostra a Giovanna. Con il dito cerca di farle individuare Hamid tra un folto gruppo di persone.
KHADIJA
Eccolo! Lui è questo.
GIOVANNA
Questo... ma non ha i capelli ricci...
KHADIJA
No, non questo... quello dietro...
GIOVANNA (spazientita)
Alto, magro, capelli ricci, occhi neri, ma si vede solo un puntino...
KHADIJA (indispettita)
Una spalla e un orecchio.
GIOVANNA
E cosa vedo così?
KHADIJA (risentita)
Ma sono la spalla e l'orecchio di Hamid!!!
BENVENUTI IN ITALIA!
SKETCH B Una bionda di nome Andrea
PERSONAGGI:
RAGAZZO ZOU
RAGAZZO KEVIN
ANDREA JULIA
Interno giorno – Sede dell'Associazione “Benvenuti in Italia!”... Sala per gli incontri
Nella sede dell'associazione alcuni manifesti tra cui uno che riguarda un incontro multiculturale. Zou è un responsabile dell'associazione e sta seduto ad una scrivania alle prese con delle carte.
Entra Kevin, un po' sperduto e si avvicina a Zou.
KEVIN
Scusa, sono nuovo, è questa l'associazione “Benvenuti in Italia!”?
ZOU
Certo.
Kevin si guarda intorno, mentre Zou torna alle sua attività.
KEVIN (titubante)
Voi fate molte attività interessanti.
ZOU
Nella sede dell'Associazione passano tante persone... trovi cittadini di tutto il mondo: cinesi, come me, marocchini, peruviani e anche tanti... di dove sei?
KEVIN
Dell’Albania.
ZOU
E anche tanti albanesi, oltre a molti italiani...
KEVIN
Italiani?
ZOU
Certo! Domani qui al mio posto troverai il mio amico Giulio! Viviamo tutti in questo paese! Italiani e stranieri e abbiamo tutti gli stessi diritti e doveri.
Kevin indica il manifesto che annuncia un Incontro di dialogo fra le culture.
KEVIN
Anche se proveniamo da culture diverse?
ZOU
Certo, anche se siamo diversi. Come ti chiami?
KEVIN
Kevin.
ZOU
Bene, Kevin, devi sapere che nella Costituzione italiana ci sono tutti i diritti civili delle persone. In Italia c'è libertà di pensiero, di religione, di circolazione, di riunione e di associazione... come in questo luogo... Ognuno di noi è libero proprio grazie alle regole...
KEVIN
Cosa vuoi dire?
ZOU
Se rispettiamo le regole... tutti siamo più liberi...
KEVIN
Bello! Allora qui le persone parlano e scambiano le loro idee...
ZOU
Non solo! Uno degli scopi dell’Associazione è far conoscere agli italiani le culture degli stranieri e agli stranieri quella degli italiani! Pe esempio qui abbiamo una ricca biblioteca con libri scritti in tante lingue diverse!
KEVIN
Interessante… ma… sai… ho un appuntamento con Andrea. È qui?
Zou indica a destra fuori dalla scena.
ZOU
Andrea? È di là.
Kevin esce di scena solo un secondo e subito rientra.
KEVIN
No, lui non è Andrea. È alto, magro, con gli occhiali, il naso grosso, no, non è Andrea.
ZOU (frettoloso)
Ah, cerchi l'altro Andrea... allora, di là...
Kevin esce di scena dall'altra parte solo per un secondo e subito rientra.
KEVIN
Ma no, non hai capito. Lui è basso, grasso, ha i capelli grigi e fuma la pipa. Non è Andrea.
ZOU
Ma allora com'è questo Andrea?
Kevin descrive Andrea.
KEVIN
Cerco una Andrea alta, magra, bionda, con i capelli lunghi, due grandi occhi verdi e il naso sottile...
Mentre Kevin parla non si accorge che sta entrando in scena una giovane bella ragazza (Julia nei panni di Andrea).
ZOU
E non ha i baffi, vero?
KEVIN
No, no!
ZOU
Ecco Andrea!
Kevin si volta e rimane abbagliato dalla ragazza.
BENVENUTI IN ITALIA!
SKETCH C Una sciarpa va sempre bene
PERSONAGGI:
COMMESSO ANGEL
CLIENTE PAULINE
Interno giorno – Negozio di abbigliamento maschile
Sul tavolo del negozio c'è una montagna di vestiti: maglioni, camicie, pantaloni, cravatte, etc... Angel, il commesso è visibilmente spazientito. Pauline, la cliente, deve fare un regalo al marito ed è terribilmente indecisa. Angel sta buttando sul mucchio di abiti un'altra camicia gialla.
ANGEL (rassegnato)
E anche questa camicia, no.
PAULINE
Lei è molto gentile, ma non capisce, mio marito è biondo. Il giallo non va bene.
ANGEL
Allora, questa camicia con le tasche... comoda e leggera...
PAULINE
Ma no... non vede che è troppo sportiva... Lui è un uomo un po’ serio...
ANGEL
Allora questa giacca... E' un modello classico...
PAULINE
Noooo... non va bene. Mio marito è giovane... e poi è piccola... lui ha le spalle larghe...
ANGEL
Mi scusi, ma com'è suo marito?
PAULINE
Ripeto... mio marito è un uomo normale... Non è molto alto... è magro, ma non troppo... e ha gli occhi chiari...
Angel è disarmato, di fronte alle pretese della donna.
ANGEL (ironico)
Il colore degli occhi è molto importante... lei ha ragione.
Pauline non coglie l'ironia e insiste.
PAULINE
Si, è vero. L'ultimo compleanno gli ho regalato un maglione che non va bene con gli occhi... (dispiaciuta) e sta nel cassetto...
Angel fa una smorfia e tira fuori un altro maglione.
ANGEL
E questo... aperto davanti... è un modello molto apprezzato... secondo me questo è perfetto.
PAULINE
Nooo... è un modello vecchio... non va bene.
Angel tira fuori ancora un altro maglione.
ANGEL
E questo?
PAULINE
Così stretto... mai…, non è di moda.
ANGEL
Allora questi pantaloni a vita bassa... sono nuovi, appena arrivati...
PAULINE
Nooo... Lo so, non è facile, ma mio marito è un uomo semplice... voglio un vestito normale... per tutti i giorni...
Con uno scatto deciso, Angel tira fuori una sciarpa e porgendola a Pauline esclama:
ANGEL
Mi ascolti, signora, prenda questa, sicuramente va bene.
BENVENUTI IN ITALIA!
SKETCH D Attenzione alla colla!
PERSONAGGI:
FALEGNAME GIUSEPPE
PAVEL APPRENDISTA
Interno giorno – Piccolo laboratorio di falegnameria
In un angolo alcune assi di legno accatastate, a fianco il tavolo da lavoro di una falegnameria con sopra alcune assi incollate. Sparsi sul tavolo il barattolo della colla, una sega, una pialla e vari altri attrezzi da falegname. Il giovane apprendista Pavel è rimasto solo nel laboratorio e con un pennello sparge un abbondante strato di colla su una tavola. (in un angolo l'estintore rosso). Entra Giuseppe, il padrone della falegnameria.
GIUSEPPE
Tutto bene, Pavel?
Pavel è soddisfatto del suo lavoro.
PAVEL
Tutto bene. Incollo questa tavola così domani la libreria della signora Rossi è finita...
GIUSEPPE
Bravo, tu impari presto... il mestiere di falegname non è facile...
Molti combinano solo pasticci…
PAVEL
Come mio fratello Stefan!
GIUSEPPE
Stefan? Ogni tanto mi parli di un nuovo fratello! Ma quanti sono??
PAVEL
Ho undici fratelli! In Moldavia le famiglie sono moltto numerose!
Giuseppe si avvicina al tavolo e cerca tra i pezzi di legno quello che gli serve.
GIUSEPPE
Bene bene! Non vi annoiate mai! Ci sono state telefonate? La signora della libreria deve chiamare per l'appuntamento.
PAVEL
Nessuna telefonata.
Pavel ha finito con la colla e ora avvicina le due tavole poi con un morsetto le stringe ben bene. Giuseppe lo guarda soddisfatto.
PAVEL
Ah, ora ricordo, è passato un suo amico...
GIUSEPPE (incuriosito)
Un mio amico? Chi è? Come si chiama?
Pavel cerca di ricordare, ma il nome gli sfugge.
PAVEL
Non so, non ricordo il nome.
GIUSEPPE
Come non sai... Forse Gino?
PAVEL
No, è un nome troppo corto.
GIUSEPPE
Mario?
PAVEL
No, troppo facile, Mario.
GIUSEPPE
Ma allora descrivi com'è.
PAVEL
È un uomo simpatico e molto alto.
GIUSEPPE
Conosco almeno dieci persone alte, anzi... tutti i miei amici sono alti! Ma quest’uomo è grasso?
PAVEL
No, è normale.
GIUSEPPE
Come ha i capelli?
PAVEL
I capelli? Ha i capelli grigi... credo... porta un cappello azzurro.
GIUSEPPE
Allora è Luca... un mio vecchio amico.
Intanto Pavel sta armeggiando con le assi che ha appena incollato. Non vuole farsi vedere da Giuseppe, così continua a rispondergli mentre tira la camicia che è rimasta incollata fra le tavole.
PAVEL
No, non è Luca. Lui ha un naso grande e lunghe sopracciglia...
GIUSEPPE
Ho capito... è mio cugino Carlo che ha bisogno di un piacere.
Ma che fai?
In modo buffo Pavel si divincola cercando di liberarsi dalle tavole irrimediabilmente incollate alla sua camicia.
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Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale