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Benvenuti in casa Ba - La partenza di Olga - La Pubblica Amministrazione: la Prefettura
Unità 8 - Livello A2
Salif ha un'idea: far venire sua madre dal Senegal attraverso il ricongiungimento familiare. per questo andrà a informarsi in Prefettura, dove c'è lo Sportello Unico per l'Immigrazione che si occupa di questi servizi. Intanto propone a Olga di partire subito per il Senegal per presentarle tutta la famiglia: ha già i biglietti per l'aereo. Ma Olga è spaventata all'idea e tra i due nasce un malinteso...
SCENA 0 – STAZIONE Olga, Salif SALIF: Olga! Olga! Ti prego, non partire! OLGA: Salif! Quella mattina…
SCENA 1 – CENTRO STORICO MEDIOEVALE Olga, Salif, Fela FELA: Eccoci a Campobasso! SALIF: Mia cara Olga, stavolta sarà difficile sapere con certezza l’origine del nome di questa città! OLGA: E perché? SALIF: Beh… ci sono almeno due ipotesi… OLGA: Dai racconta… sai che mi piace sapere le origini delle parole… SALIF: Secondo alcuni forse la città è nata in un campo di proprietà di un certo Basso. In latino si diceva “Campus Bassi” per dire “il campo di Basso”. OLGA: E l’altra ipotesi? SALIF: Semplicemente la sua posizione, in basso rispetto alle montagne… FELA: Allora c’è una città sulle montagne che si chiama Campo Alto? OLGA: Senti Salif, hai pensato al nostro discorso dell’altra sera? FELA: Cosa? SALIF: Curiosone! Voglio far venire in Italia mia madre FELA: Davvero? SALIF: Cioè tua nonna! FELA: Che bello! SALIF: Voglio andare in Prefettura e informarmi bene su come si fa un ricongiungimento familiare e poi la porterò qui. Intanto, io e Olga il mese prossimo andiamo in Senegal! Così ti presento a tutta la nostra famiglia! OLGA: Il mese prossimo? SALIF: Certo! Devi conoscere mia madre, i miei parenti… Non vuoi andarci? OLGA: Sì… sì… FELA: Sentite, vi dispiace se vado a studiare un po’? Ho bisogno di concentrarmi su Dante… SALIF: Vai pure… OLGA; Ciao
SCENA 2 – CENTRO MEDIOEVALE Olga, Salif SALIF: Senti, adesso mi dici che cos’hai! Non ti va di venire in Senegal? OLGA: Ma certo che mi va, solo non avevamo deciso di andare così presto… e poi il viaggio è lungo e tu sai che io non amo molto l’aereo… SALIF: Ma dai! Hai paura di volare? Non lo sapevo… sei una donna così coraggiosa! OLGA: Ma che c’entra… e poi hai una famiglia numerosa… volevo portare dei regali… prepararmi all’incontro… SALIF: Ma io ho già comprato i biglietti! OLGA: Cosa? SALIF: E partiamo subito dopo l’esame di Anna! OLGA: Ma nemmeno per sogno! SALIF: Io pensavo di farti felice! OLGA: Una cosa così importante si decide insieme Salif! SALIF: Doveva essere una sorpresa… OLGA: E lo è stata eccome, una sorpresa… senti, Salif, non mi va di discutere ora… tu devi andare in Prefettura! Vai pure, io mi faccio un giro. Voglio stare da sola! SALIF: Va bene, come vuoi. Ciao OLGA: Ciao! SALIF: Ciao! Nel frattempo…
SCENA 3 – CASTELLO DI MONFORTE Fela studia
SCENA 4 – PREFETTURA - SPORTELLO UNICO PER L’IMMIGRAZIONE Salif, impiegato SALIF: Buongiorno! IMPIEGATO: Buongiorno! SALIF: Posso chiedere qualche informazione? IMPIEGATO: Prego, si accomodi! SALIF: Vorrei far venire mia madre in Italia dal Senegal. Cosa devo fare? IMPIEGATO: Deve presentare domanda di ricongiungimento familiare allo Sportello Unico dell’Immigrazione della provincia in cui risiede. Per produrre domanda deve avere un permesso di soggiorno non inferiore a un anno e deve disporre di un reddito adeguato al sostentamento del familiare da ricongiungere, in questo caso di sua madre, e di un alloggio idoneo ad ospitare la persona da ricongiungere. Inoltre, una volta che noi rilasciamo il nullaosta, la sua mamma dovrà recarsi al Consolato per ottenere il visto di ingresso. SALIF: Voi dello sportello unico che altri servizi offrite a noi immigrati? IMPIEGATO: Curiamo la procedura di prima assunzione dei lavoratori stranieri extracomunitari e le conversioni dei permessi di soggiorno. SALIF: Chi è che si rivolge a voi? IMPIEGATO: Si rivolgono a noi i datori di lavoro, quindi titolari di aziende agricole, commerciali, artigianali, industriali, che necessitano di inserire nella propria unità produttiva un lavoratore straniero extracomunitario, poi si rivolgono a noi le famiglie, soprattutto quando hanno bisogno di un supporto nel sostenere e nel portare avanti la conduzione familiare, la vita domestica, attraverso il rapporto, il sostegno delle badanti e delle domestiche. SALIF: Per noi stranieri spesso è difficile orientarci… qual è la vostra proposta per renderci la vita più facile? IMPIEGATO: Mah… guardi… la proposta del legislatore è stata proprio quella dello Sportello Unico per l’Immigrazione. L’istituzione dello Sportello Unico per l’Immigrazione… perché costituisce l’unico riferimento per lo straniero. SALIF: La ringrazio molto e le auguro buona giornata! IMPIEGATO: Altrettanto, buone cose! Più tardi…
SCENA 4 – CASTELLO DI MONFORTE Fela, passante FELA: Sono stanco di studiare… ho bisogno di ripetere ad alta voce quello che ho studiato… altrimenti non riesco ad esprimermi bene poi… Olga è sempre disponibile… adesso la chiamo! Ma prima voglio visitare Campobasso! Questo qui è il castello di Monforte… che fu ricostruito da Cola Manforte, dopo il terremoto del 1456… voglio chiedere qualche altra informazione… ora chiedo a quel signore… scusi! Senta, io sono a Campobasso in gita, c’è qualcosa di particolare qui da vedere? PASSANTE: Vai al Museo dei Misteri! Lì potrai trovare le 13 macchine che Zinno costruì nel ‘700, che rappresentano vite e e miracoli di santi, su queste strutture vengono collocati dei bambini e degli adulti che rappresentano angeli e santi e madonne. Questi sfilano nel giorno del Corpus Domini a Campobasso. FELA: Mi potrebbe ripetere l’indirizzo per favore? PASSANTE: Museo dei Misteri, via Trento numero 3. FELA: Grazie! Ci andrò senz’altro. Sono curioso di vederli! PASSANTE: Okay. Ciao. FELA: Arrivederci… Quasi quasi chiamo Olga… le interessa senz’altro… magari vuole ascoltarmi mentre ripeto quello che ho studiato!
Poco dopo… SCENA 5 – MUSEO DEI MISTERI Fela. Olga FELA: Il signore che ho incontrato mi ha detto che la sagra dei misteri è uno degli eventi più importanti a Campobasso! OLGA: Ma è vero che fanno salire i bambini su carri altissimi? FELA: Così mi hanno detto… vieni, vediamo cosa c’è qui… OLGA: No, non ci credo, guarda, Fela! Sembrano davvero uccelli o angeli che volano! FELA: Pensa che queste macchine le hanno inventate nel 1748! OLGA: Sono molto ingegnose… per sostenere tutto questo peso… FELA: Sì, sono costruite con una lega d’acciaio molto particolare… si piega e segue i movimenti delle persone che trasportano i carri ma non si spezza! OLGA: Deve essere una processione molto suggestiva! Quasi uno spettacolo… FELA: Si tiene in occasione della festa del Corpus Domini. OLGA: E’ una manifestazione che sicuramente ha origine dalle processioni medioevali! FELA: Senti, Olga, ti va di fare una passeggiata, così ripeto quello che ho studiato? OLGA: Ma certo, Fela!
Nel frattempo… SCENA 6 – CHIESA DI SAN GIORGIO Salif SALIF: Niente. Non risponde…
SCENA 7 – SAN BARTOLOMEO Fela, Olga FELA: … e così Dante nel Purgatorio incontra Casella, un suo amico musicista… OLGA: Un poeta ha sempre un amico musicista… poesia e musica sono arti sorelle, sai? FELA: Infatti appena si vedono Dante chiede all’amico di cantare una sua poesia… Amor che ne la mente mi ragiona… OLGA: Che bel verso… fammi vedere “Amor che ne la mente mi ragiona/ cominciò elli allor sì dolcemente/ che la dolcezza ancor dentro mi sona…”… che immagine stupenda, due amici che si ritrovano e si scambiano le loro arti… FELA: Infatti tutte le anime si fermano e ascoltano… anche Virgilio, che era un poeta, smette di camminare e ascolta attentamente… OLGA: Nell’amicizia è bello anche questo… non solo stare insieme ma vivere momenti intensi… di poesia… non trovi? FELA: Sì. Anche se io e Luis non abbiamo ancora composto una canzone insieme… Magari un giorno chissà… FELA: Senti, Olga, chiamo zio Salif… gli chiedo se ci raggiunge qui? OLGA: NO! Lascialo stare… ha altro per la testa… FELA: Ma Olga… che è successo? OLGA: No, no, niente. Senti io vado alla stazione. Ci sentiamo dopo. FELA: Alla stazione? Ma Olga….
Poco dopo… SCENA 8 – STAZIONE FERROVIARIA Olga, impiegato OLGA: Salve! IMPIEGATO: Buongiorno! OLGA: Posso chiedere un’informazione? IMPIEGATO: Certo! OLGA: Vorrei sapere gli orari dei treni per Potenza IMPIEGATO: Quando vuole partire? OLGA: Domani. IMPIEGATO: I treni per Potenza domani partono alle 7.30 e alle 14.40. OLGA: Il collegamento è diretto o devo cambiare treno? IMPIEGATO: Deve cambiare treno. OLGA: Per l’eurostar devo pagare un supplemento? IMPIEGATO: Certo. OLGA: Bene, un’ultima cosa… da quale binario partono i treni per Potenza? IMPIEGATO: Di solito partono dal binario 5. OLGA: Arrivederci e grazie! IMPIEGATO: Buongiorno!
Nel frattempo… SCENA 9 – VILLA DE CAPOA Salif, Fela SALIF: Allora? Cosa è successo? FELA: Non lo so… ma avete litigato? SALIF: … un malinteso… sono cose che succedono che tra moglie e marito… ma non mi risponde più al telefono… FELA: Guarda che Olga è proprio arrabbiata… sono preoccupato! È andata alla stazione! SALIF: Alla stazione? Ma perché? Forse vuole partire? Ciao, ci sentiamo dopo! FELA: Ziooooo!!!!!!
SCENA 10 – STAZIONE FERROVIARIA SALIF: Olga! Olga! Ti prego, non partire! OLGA: Salif! SALIF: Olga, ti prego, non andare via! OLGA: E perché dovrei andarmene? SALIF: Ma… pensavo… dopo la litigata di oggi… OLGA. Già… ci sono stata tanto male, Salif! SALIF: Allora non vuoi lasciarmi? OLGA: Lasciarti? Ma certo che no! SALIF: Davvero? OLGA: Ma no! Non ci penso proprio! SALIF: Scusa, avevi ragione, non dovevo prendere una decisione importante senza parlarne con te! OLGA: Ma no, Salif, non pensarci… volevi farmi una sorpresa… ho davvero voglia di conoscere la tua famiglia… ma avevo un po’ paura… beh… partiamo il mese prossimo! Voglio vedere il tuo paese! SALIF: Stai tranquilla! Alla mia famiglia piacerai tantissimo… ma… scusa… cosa sei venuta a fare alla stazione? OLGA: Ma come? Sono venuta a chiedere informazioni per la prossima tappa del nostro viaggio! Continua…
SCENA 0 – STAZIONE Olga, Salif SALIF: Olga! Olga! Ti prego, non partire! OLGA: Salif! Quella mattina…
SCENA 1 – CENTRO STORICO MEDIOEVALE Olga, Salif, Fela FELA: Eccoci a Campobasso! SALIF: Mia cara Olga, stavolta sarà difficile sapere con certezza l’origine del nome di questa città! OLGA: E perché? SALIF: Beh… ci sono almeno due ipotesi… OLGA: Dai racconta… sai che mi piace sapere le origini delle parole… SALIF: Secondo alcuni forse la città è nata in un campo di proprietà di un certo Basso. In latino si diceva “Campus Bassi” per dire “il campo di Basso”. OLGA: E l’altra ipotesi? SALIF: Semplicemente la sua posizione, in basso rispetto alle montagne… FELA: Allora c’è una città sulle montagne che si chiama Campo Alto? OLGA: Senti Salif, hai pensato al nostro discorso dell’altra sera? FELA: Cosa? SALIF: Curiosone! Voglio far venire in Italia mia madre FELA: Davvero? SALIF: Cioè tua nonna! FELA: Che bello! SALIF: Voglio andare in Prefettura e informarmi bene su come si fa un ricongiungimento familiare e poi la porterò qui. Intanto, io e Olga il mese prossimo andiamo in Senegal! Così ti presento a tutta la nostra famiglia! OLGA: Il mese prossimo? SALIF: Certo! Devi conoscere mia madre, i miei parenti… Non vuoi andarci? OLGA: Sì… sì… FELA: Sentite, vi dispiace se vado a studiare un po’? Ho bisogno di concentrarmi su Dante… SALIF: Vai pure… OLGA; Ciao
SCENA 2 – CENTRO MEDIOEVALE Olga, Salif SALIF: Senti, adesso mi dici che cos’hai! Non ti va di venire in Senegal? OLGA: Ma certo che mi va, solo non avevamo deciso di andare così presto… e poi il viaggio è lungo e tu sai che io non amo molto l’aereo… SALIF: Ma dai! Hai paura di volare? Non lo sapevo… sei una donna così coraggiosa! OLGA: Ma che c’entra… e poi hai una famiglia numerosa… volevo portare dei regali… prepararmi all’incontro… SALIF: Ma io ho già comprato i biglietti! OLGA: Cosa? SALIF: E partiamo subito dopo l’esame di Anna! OLGA: Ma nemmeno per sogno! SALIF: Io pensavo di farti felice! OLGA: Una cosa così importante si decide insieme Salif! SALIF: Doveva essere una sorpresa… OLGA: E lo è stata eccome, una sorpresa… senti, Salif, non mi va di discutere ora… tu devi andare in Prefettura! Vai pure, io mi faccio un giro. Voglio stare da sola! SALIF: Va bene, come vuoi. Ciao OLGA: Ciao! SALIF: Ciao! Nel frattempo…
SCENA 3 – CASTELLO DI MONFORTE Fela studia
SCENA 4 – PREFETTURA - SPORTELLO UNICO PER L’IMMIGRAZIONE Salif, impiegato SALIF: Buongiorno! IMPIEGATO: Buongiorno! SALIF: Posso chiedere qualche informazione? IMPIEGATO: Prego, si accomodi! SALIF: Vorrei far venire mia madre in Italia dal Senegal. Cosa devo fare? IMPIEGATO: Deve presentare domanda di ricongiungimento familiare allo Sportello Unico dell’Immigrazione della provincia in cui risiede. Per produrre domanda deve avere un permesso di soggiorno non inferiore a un anno e deve disporre di un reddito adeguato al sostentamento del familiare da ricongiungere, in questo caso di sua madre, e di un alloggio idoneo ad ospitare la persona da ricongiungere. Inoltre, una volta che noi rilasciamo il nullaosta, la sua mamma dovrà recarsi al Consolato per ottenere il visto di ingresso. SALIF: Voi dello sportello unico che altri servizi offrite a noi immigrati? IMPIEGATO: Curiamo la procedura di prima assunzione dei lavoratori stranieri extracomunitari e le conversioni dei permessi di soggiorno. SALIF: Chi è che si rivolge a voi? IMPIEGATO: Si rivolgono a noi i datori di lavoro, quindi titolari di aziende agricole, commerciali, artigianali, industriali, che necessitano di inserire nella propria unità produttiva un lavoratore straniero extracomunitario, poi si rivolgono a noi le famiglie, soprattutto quando hanno bisogno di un supporto nel sostenere e nel portare avanti la conduzione familiare, la vita domestica, attraverso il rapporto, il sostegno delle badanti e delle domestiche. SALIF: Per noi stranieri spesso è difficile orientarci… qual è la vostra proposta per renderci la vita più facile? IMPIEGATO: Mah… guardi… la proposta del legislatore è stata proprio quella dello Sportello Unico per l’Immigrazione. L’istituzione dello Sportello Unico per l’Immigrazione… perché costituisce l’unico riferimento per lo straniero. SALIF: La ringrazio molto e le auguro buona giornata! IMPIEGATO: Altrettanto, buone cose! Più tardi…
SCENA 4 – CASTELLO DI MONFORTE Fela, passante FELA: Sono stanco di studiare… ho bisogno di ripetere ad alta voce quello che ho studiato… altrimenti non riesco ad esprimermi bene poi… Olga è sempre disponibile… adesso la chiamo! Ma prima voglio visitare Campobasso! Questo qui è il castello di Monforte… che fu ricostruito da Cola Manforte, dopo il terremoto del 1456… voglio chiedere qualche altra informazione… ora chiedo a quel signore… scusi! Senta, io sono a Campobasso in gita, c’è qualcosa di particolare qui da vedere? PASSANTE: Vai al Museo dei Misteri! Lì potrai trovare le 13 macchine che Zinno costruì nel ‘700, che rappresentano vite e e miracoli di santi, su queste strutture vengono collocati dei bambini e degli adulti che rappresentano angeli e santi e madonne. Questi sfilano nel giorno del Corpus Domini a Campobasso. FELA: Mi potrebbe ripetere l’indirizzo per favore? PASSANTE: Museo dei Misteri, via Trento numero 3. FELA: Grazie! Ci andrò senz’altro. Sono curioso di vederli! PASSANTE: Okay. Ciao. FELA: Arrivederci… Quasi quasi chiamo Olga… le interessa senz’altro… magari vuole ascoltarmi mentre ripeto quello che ho studiato!
Poco dopo… SCENA 5 – MUSEO DEI MISTERI Fela. Olga FELA: Il signore che ho incontrato mi ha detto che la sagra dei misteri è uno degli eventi più importanti a Campobasso! OLGA: Ma è vero che fanno salire i bambini su carri altissimi? FELA: Così mi hanno detto… vieni, vediamo cosa c’è qui… OLGA: No, non ci credo, guarda, Fela! Sembrano davvero uccelli o angeli che volano! FELA: Pensa che queste macchine le hanno inventate nel 1748! OLGA: Sono molto ingegnose… per sostenere tutto questo peso… FELA: Sì, sono costruite con una lega d’acciaio molto particolare… si piega e segue i movimenti delle persone che trasportano i carri ma non si spezza! OLGA: Deve essere una processione molto suggestiva! Quasi uno spettacolo… FELA: Si tiene in occasione della festa del Corpus Domini. OLGA: E’ una manifestazione che sicuramente ha origine dalle processioni medioevali! FELA: Senti, Olga, ti va di fare una passeggiata, così ripeto quello che ho studiato? OLGA: Ma certo, Fela!
Nel frattempo… SCENA 6 – CHIESA DI SAN GIORGIO Salif SALIF: Niente. Non risponde…
SCENA 7 – SAN BARTOLOMEO Fela, Olga FELA: … e così Dante nel Purgatorio incontra Casella, un suo amico musicista… OLGA: Un poeta ha sempre un amico musicista… poesia e musica sono arti sorelle, sai? FELA: Infatti appena si vedono Dante chiede all’amico di cantare una sua poesia… Amor che ne la mente mi ragiona… OLGA: Che bel verso… fammi vedere “Amor che ne la mente mi ragiona/ cominciò elli allor sì dolcemente/ che la dolcezza ancor dentro mi sona…”… che immagine stupenda, due amici che si ritrovano e si scambiano le loro arti… FELA: Infatti tutte le anime si fermano e ascoltano… anche Virgilio, che era un poeta, smette di camminare e ascolta attentamente… OLGA: Nell’amicizia è bello anche questo… non solo stare insieme ma vivere momenti intensi… di poesia… non trovi? FELA: Sì. Anche se io e Luis non abbiamo ancora composto una canzone insieme… Magari un giorno chissà… FELA: Senti, Olga, chiamo zio Salif… gli chiedo se ci raggiunge qui? OLGA: NO! Lascialo stare… ha altro per la testa… FELA: Ma Olga… che è successo? OLGA: No, no, niente. Senti io vado alla stazione. Ci sentiamo dopo. FELA: Alla stazione? Ma Olga….
Poco dopo… SCENA 8 – STAZIONE FERROVIARIA Olga, impiegato OLGA: Salve! IMPIEGATO: Buongiorno! OLGA: Posso chiedere un’informazione? IMPIEGATO: Certo! OLGA: Vorrei sapere gli orari dei treni per Potenza IMPIEGATO: Quando vuole partire? OLGA: Domani. IMPIEGATO: I treni per Potenza domani partono alle 7.30 e alle 14.40. OLGA: Il collegamento è diretto o devo cambiare treno? IMPIEGATO: Deve cambiare treno. OLGA: Per l’eurostar devo pagare un supplemento? IMPIEGATO: Certo. OLGA: Bene, un’ultima cosa… da quale binario partono i treni per Potenza? IMPIEGATO: Di solito partono dal binario 5. OLGA: Arrivederci e grazie! IMPIEGATO: Buongiorno!
Nel frattempo… SCENA 9 – VILLA DE CAPOA Salif, Fela SALIF: Allora? Cosa è successo? FELA: Non lo so… ma avete litigato? SALIF: … un malinteso… sono cose che succedono che tra moglie e marito… ma non mi risponde più al telefono… FELA: Guarda che Olga è proprio arrabbiata… sono preoccupato! È andata alla stazione! SALIF: Alla stazione? Ma perché? Forse vuole partire? Ciao, ci sentiamo dopo! FELA: Ziooooo!!!!!!
SCENA 10 – STAZIONE FERROVIARIA SALIF: Olga! Olga! Ti prego, non partire! OLGA: Salif! SALIF: Olga, ti prego, non andare via! OLGA: E perché dovrei andarmene? SALIF: Ma… pensavo… dopo la litigata di oggi… OLGA. Già… ci sono stata tanto male, Salif! SALIF: Allora non vuoi lasciarmi? OLGA: Lasciarti? Ma certo che no! SALIF: Davvero? OLGA: Ma no! Non ci penso proprio! SALIF: Scusa, avevi ragione, non dovevo prendere una decisione importante senza parlarne con te! OLGA: Ma no, Salif, non pensarci… volevi farmi una sorpresa… ho davvero voglia di conoscere la tua famiglia… ma avevo un po’ paura… beh… partiamo il mese prossimo! Voglio vedere il tuo paese! SALIF: Stai tranquilla! Alla mia famiglia piacerai tantissimo… ma… scusa… cosa sei venuta a fare alla stazione? OLGA: Ma come? Sono venuta a chiedere informazioni per la prossima tappa del nostro viaggio! Continua…