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Le parole dell'Italiano: collocare un fatto nel tempo
Unità 12 - Livello B1
Collocare un fatto nel tempo
Quando raccontiamo un fatto, di solito la prima cosa che facciamo è dire quando succede o è successo. Il momento in cui succede, è successo (o anche succederà) qualcosa si può indicare in tanti modi. Intanto si può indicare con un nome come giorno, settimana, mese, anno, insieme a un aggettivo che precisi il tempo. Per esempio, possiamo dire: l’altro giorno, la settimana scorsa, la settimana passata, la settimana prossima (o anche la prossima settimana), il mese scorso, il mese prossimo, l’anno passato, o anche l’anno scorso, l’anno prossimo. Sentiamo i nostri amici:
INSERT DOCUFICTION
FELA: .......La settimana passata ho visto Meryem
FELA: L’altro giorno riflettevo su di lui.
OLGA: Anch’io il mese scorso, senza te, Mansour e Salif, facevo tante cose…
SALIF: ..........La settimana scorsa ha fatto un bellissimo disegno con te, lo zio
FELA: ..........Il mese prossimo devo incontrare il professore
SALIF: Forse l’anno prossimo, a Natale, il mio progetto sarà già attivo...
Avete sentito Salif? Dice “l’anno prossimo”, ma dice anche “A Natale”: infatti il momento in cui succede qualcosa si può indicare anche con un nome preceduto da una di queste tre paroline, di queste tre preposizioni: a, di, in. “A Natale”, “D’estate”, “in ottobre”. Sentiamo qualche altro esempio:
INSERT DOCUFICTION
LUIS: Di mattina è sempre aperta
ANNA: ...............e poi di sera uscivo
OLGA: ............il numero speciale sul Mediterraneo uscirà a marzo.
Il tempo in cui succede qualcosa possiamo indicarlo anche con una frase, che comincia con una di queste due parole: o quando o mentre.
INSERT DOCUFICTION
FELA: Quando parli del Senegal ti trema la voce, zio!
OLGA: Ma certo: mentre ti riposi, puoi leggere qualcosa.
Attenzione: le frasi che iniziano con quando o con mentre possono avere anche il verbo al passato. Le frasi con quando possono avere il verbo all’imperfetto o al passato prossimo; le frasi con mentre, invece, hanno sempre il verbo all’imperfetto. Sentiamo questi esempi:
INSERT DOCUFICTION
LUIS: Quando lei viveva qui, eri più nervoso infatti
ANNA: Quando sono tornata, stavano riparando il tavolo
OLGA: .......l’altro giorno mentre lavoravo in redazione, una collega mi ha mostrato questo sito
FELA: ..........ieri mentre ero in autobus, ho visto la pubblicità di quel film francese
Abbiamo sentito usare tante volte l’imperfetto. Ripassiamolo insieme. È quel tempo che finisce in -vo, -vai, -va, -vamo, -vate, -vano. Sentiamo qualche esempio di imperfetto dei verbi in –are, come stare e imparare:
INSERT DOCUFICTION
ANNA: ...........Stavo bene in Svizzera... imparavo tante cose
E adesso, qualche esempio d’imperfetto dei verbi in –ere, come riflettere e volere:
INSERT DOCUFICTION
FELA: L’altro giorno riflettevo su di lui.
FELA: ...........Tu lo volevi vedere assolutamente...
Infine, qualche esempio d’imperfetto dei verbi in –ire, come uscire e divertirsi:
INSERT DOCUFICTION
ANNA: ..........e poi di sera uscivo o mi divertivo con le mie colleghe
Quando raccontiamo un fatto, di solito la prima cosa che facciamo è dire quando succede o è successo. Il momento in cui succede, è successo (o anche succederà) qualcosa si può indicare in tanti modi. Intanto si può indicare con un nome come giorno, settimana, mese, anno, insieme a un aggettivo che precisi il tempo. Per esempio, possiamo dire: l’altro giorno, la settimana scorsa, la settimana passata, la settimana prossima (o anche la prossima settimana), il mese scorso, il mese prossimo, l’anno passato, o anche l’anno scorso, l’anno prossimo. Sentiamo i nostri amici:
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FELA: .......La settimana passata ho visto Meryem
FELA: L’altro giorno riflettevo su di lui.
OLGA: Anch’io il mese scorso, senza te, Mansour e Salif, facevo tante cose…
SALIF: ..........La settimana scorsa ha fatto un bellissimo disegno con te, lo zio
FELA: ..........Il mese prossimo devo incontrare il professore
SALIF: Forse l’anno prossimo, a Natale, il mio progetto sarà già attivo...
Avete sentito Salif? Dice “l’anno prossimo”, ma dice anche “A Natale”: infatti il momento in cui succede qualcosa si può indicare anche con un nome preceduto da una di queste tre paroline, di queste tre preposizioni: a, di, in. “A Natale”, “D’estate”, “in ottobre”. Sentiamo qualche altro esempio:
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LUIS: Di mattina è sempre aperta
ANNA: ...............e poi di sera uscivo
OLGA: ............il numero speciale sul Mediterraneo uscirà a marzo.
Il tempo in cui succede qualcosa possiamo indicarlo anche con una frase, che comincia con una di queste due parole: o quando o mentre.
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FELA: Quando parli del Senegal ti trema la voce, zio!
OLGA: Ma certo: mentre ti riposi, puoi leggere qualcosa.
Attenzione: le frasi che iniziano con quando o con mentre possono avere anche il verbo al passato. Le frasi con quando possono avere il verbo all’imperfetto o al passato prossimo; le frasi con mentre, invece, hanno sempre il verbo all’imperfetto. Sentiamo questi esempi:
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LUIS: Quando lei viveva qui, eri più nervoso infatti
ANNA: Quando sono tornata, stavano riparando il tavolo
OLGA: .......l’altro giorno mentre lavoravo in redazione, una collega mi ha mostrato questo sito
FELA: ..........ieri mentre ero in autobus, ho visto la pubblicità di quel film francese
Abbiamo sentito usare tante volte l’imperfetto. Ripassiamolo insieme. È quel tempo che finisce in -vo, -vai, -va, -vamo, -vate, -vano. Sentiamo qualche esempio di imperfetto dei verbi in –are, come stare e imparare:
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ANNA: ...........Stavo bene in Svizzera... imparavo tante cose
E adesso, qualche esempio d’imperfetto dei verbi in –ere, come riflettere e volere:
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FELA: L’altro giorno riflettevo su di lui.
FELA: ...........Tu lo volevi vedere assolutamente...
Infine, qualche esempio d’imperfetto dei verbi in –ire, come uscire e divertirsi:
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ANNA: ..........e poi di sera uscivo o mi divertivo con le mie colleghe