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Le parole dell'Italiano: tutto sul congiuntivo
Unità 10 - Livello B1
Tutto sul congiuntivo
Oggi Olga e Anna hanno fatto la spesa: hanno comprato tutte le cose che servono per l’igiene personale. Approfittiamo di loro per ripassare i nomi dei prodotti più utili:
OLGA: Controlla se c’è tutto.
ANNA: Allora… il rasoio per Salif… la spugna naturale per Mansour… sapone, dentifricio e shampoo alla camomilla per me… non manca nulla! I detersivi per il bagno non li ho presi!
Passiamo adesso a un altro argomento. Riprendiamo il congiuntivo presente dei verbi in -are, dei verbi in -ere e dei verbi in -ire. Sentiamo il congiuntivo presente dei verbi in -are.
SALIF: Certo, bisogna che tu ci pensi bene
TERESA: Io credo che tu ami tantissimo i tuoi ragazzi!
OLGA: Penso che Giulio cominci a guarire
SALIF: ............Per ora è meglio che noi cambiamo discorso...
SALIF: .............Credo che voi giovani passiate il tempo a sognare
OLGA: Io spero che i miei figli trovino un lavoro soddisfacente!
Avete sentito? “Bisogna che tu ci pensi”, “Penso che Giulio cominci a guarire”, “Spero che i miei figli trovino un lavoro”. Adesso, ripetiamo tutto il congiuntivo presente di lavorare: io lavori, tu lavori, lui o lei lavori, noi lavoriamo, voi lavoriate, loro lavorino. Il congiuntivo presente dei verbi in -ere e in -ire non finisce in –i, ma in –a. Sentiamo qualche esempio per il congiuntivo presente dei verbi in -ere:
FELA: ........Bisogna che io decida con calma…
OLGA: È normale che tu lo chieda.
FELA: ..........Invitiamo qui qualcuno che legga le sue poesie!…
Voglio che i viaggiatori chiudano il loro viaggio con una novità
E adesso sentiamo qualche esempio per il congiuntivo dei verbi in –ire.
FELA: Ma tu credi che io dorma tutto il giorno?
OLGA: Non mi pare vero che tutti dormano già…
Ricapitolando, il congiuntivo presente di un verbo in –ere come spendere è io spenda, tu spenda, lui o lei spenda, noi spendiamo, voi spendiate, loro spendano. Invece, il congiuntivo presente di un verbo in -ire come sentire è io senta, tu senta, lui o lei senta, noi sentiamo, voi sentiate, loro sentano.
Una piccola aggiunta: i verbi in –ire come finire, che al presente fanno finisco, al congiuntivo presente fanno io finisca, tu finisca, lui finisca, noi finiamo, voi finiate, loro finiscano. Sentite per esempio Anna:
ANNA: ......Aspetto che finiscano quelli vecchi!
Già sappiamo che il congiuntivo si adopera dopo verbi come penso o credo, cioè dopo verbi che esprimono un’opinione personale: “Penso che Giulio cominci a guarire”, dice Olga, “Credo che voi giovani passiate il tempo a sognare”, dice Salif. Dobbiamo sempre seguire questa regola quando scriviamo, o quando vogliamo parlare molto bene. Ma nella lingua di tutti i giorni, dopo penso che, credo che il congiuntivo può mancare, e al suo posto possiamo trovare l’indicativo. Olga ha detto “Penso che Giulio cominci a guarire”. Ma parlando in famiglia, potrebbe dire: “Penso che Giulio comincia a guarire”, usando il presente indicativo, e io, che pure faccio il professore, non lo considererei un errore!
Oggi Olga e Anna hanno fatto la spesa: hanno comprato tutte le cose che servono per l’igiene personale. Approfittiamo di loro per ripassare i nomi dei prodotti più utili:
OLGA: Controlla se c’è tutto.
ANNA: Allora… il rasoio per Salif… la spugna naturale per Mansour… sapone, dentifricio e shampoo alla camomilla per me… non manca nulla! I detersivi per il bagno non li ho presi!
Passiamo adesso a un altro argomento. Riprendiamo il congiuntivo presente dei verbi in -are, dei verbi in -ere e dei verbi in -ire. Sentiamo il congiuntivo presente dei verbi in -are.
SALIF: Certo, bisogna che tu ci pensi bene
TERESA: Io credo che tu ami tantissimo i tuoi ragazzi!
OLGA: Penso che Giulio cominci a guarire
SALIF: ............Per ora è meglio che noi cambiamo discorso...
SALIF: .............Credo che voi giovani passiate il tempo a sognare
OLGA: Io spero che i miei figli trovino un lavoro soddisfacente!
Avete sentito? “Bisogna che tu ci pensi”, “Penso che Giulio cominci a guarire”, “Spero che i miei figli trovino un lavoro”. Adesso, ripetiamo tutto il congiuntivo presente di lavorare: io lavori, tu lavori, lui o lei lavori, noi lavoriamo, voi lavoriate, loro lavorino. Il congiuntivo presente dei verbi in -ere e in -ire non finisce in –i, ma in –a. Sentiamo qualche esempio per il congiuntivo presente dei verbi in -ere:
FELA: ........Bisogna che io decida con calma…
OLGA: È normale che tu lo chieda.
FELA: ..........Invitiamo qui qualcuno che legga le sue poesie!…
Voglio che i viaggiatori chiudano il loro viaggio con una novità
E adesso sentiamo qualche esempio per il congiuntivo dei verbi in –ire.
FELA: Ma tu credi che io dorma tutto il giorno?
OLGA: Non mi pare vero che tutti dormano già…
Ricapitolando, il congiuntivo presente di un verbo in –ere come spendere è io spenda, tu spenda, lui o lei spenda, noi spendiamo, voi spendiate, loro spendano. Invece, il congiuntivo presente di un verbo in -ire come sentire è io senta, tu senta, lui o lei senta, noi sentiamo, voi sentiate, loro sentano.
Una piccola aggiunta: i verbi in –ire come finire, che al presente fanno finisco, al congiuntivo presente fanno io finisca, tu finisca, lui finisca, noi finiamo, voi finiate, loro finiscano. Sentite per esempio Anna:
ANNA: ......Aspetto che finiscano quelli vecchi!
Già sappiamo che il congiuntivo si adopera dopo verbi come penso o credo, cioè dopo verbi che esprimono un’opinione personale: “Penso che Giulio cominci a guarire”, dice Olga, “Credo che voi giovani passiate il tempo a sognare”, dice Salif. Dobbiamo sempre seguire questa regola quando scriviamo, o quando vogliamo parlare molto bene. Ma nella lingua di tutti i giorni, dopo penso che, credo che il congiuntivo può mancare, e al suo posto possiamo trovare l’indicativo. Olga ha detto “Penso che Giulio cominci a guarire”. Ma parlando in famiglia, potrebbe dire: “Penso che Giulio comincia a guarire”, usando il presente indicativo, e io, che pure faccio il professore, non lo considererei un errore!