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Le parole dell'italiano: prenotare l'albergo, da oggi a mercoledì
Unità 1 - Livello A2
Prenotare l’albergo, da oggi a mercoledì.
Se dopo questa puntata volete andare anche voi a Bari per qualche giorno, a prenotare l’albergo vi aiuto io. Salif l’ha prenotato di persona, ma noi possiamo anche farlo al telefono. Cominciamo:
SALIF: Buongiorno! SIGNORINA: Buongiorno!
SALIF: Senta, volevo sapere se sono disponibili una doppia e una singola…
Allora: dopo i saluti usiamo la parola che serve per chiedere qualcosa in modo cortese: Volevo, come dice Salif, o Vorrei. “Volevo sapere se sono disponibili” significa ‘volevo sapere se sono libere, se ci sono delle camere’. Possiamo dire così oppure, se siamo al telefono, possiamo anche dire “Volevo (o vorrei) prenotare”. Poi naturalmente dobbiamo dire quante camere vogliamo prenotare e come le vogliamo queste camere. Salif, per esempio, chiede una doppia e una singola, cioè una camera doppia (con due letti) e una camera singola (con un letto solo). Esiste anche la camera matrimoniale, cioè con un solo letto matrimoniale (infatti anche la camera doppia è per due persone, ma i letti della doppia sono separati). Gli alberghi possono avere anche altri tipi di stanze o camere, per esempio la tripla (una camera con tre letti) e la quadrupla (con quattro letti). Le camere possono essere con bagno e senza bagno, e il bagno può essere o con vasca o con doccia. Nell’albergo di Salif tutte le camere hanno il bagno con doccia:
SALIF: Naturalmente c’è il bagno in camera, vero? SIGNORINA: Sì. Tutte le camere hanno il bagno con doccia
Di solito, in quasi tutti gli alberghi la prima colazione è compresa nel prezzo, ma quando prenotiamo, gli albergatori lo dicono lo stesso. Altrimenti, possiamo chiederlo noi, come fa Salif:
SALIF: La prima colazione è compresa nel prezzo? SIGNORINA: Sì.
Dobbiamo dire all’albergatore anche per quanto tempo vogliamo la stanza, e allora dobbiamo usare le preposizioni da… a…, come fa Salif:
SIGNORINA: Sì, per quante notti? SALIF: Per tre notti, da oggi a mercoledì.
Avete sentito? dopo da si mette il giorno dell’arrivo, dopo a si mette il giorno della partenza: “da oggi a mercoledì”, dice Salif; “dal quattro al dieci giugno”, aggiungo io per fare un altro esempio. Da indica l’inizio, a indica la fine di un periodo di tempo. State attenti, perché questo da… a… non si adopera soltanto per prenotare una camera d’albergo. Per esempio, Olga lo usa per parlare del bellissimo teatro Petruzzelli, chiuso dal 1991, ed Eusebio per raccontare da quanto tempo corre. Sentiamo:
OLGA: No, purtroppo è chiuso dal 1991, da quando il fuoco lo ha distrutto...
FELA: Da quanto tempo ti dedichi alla corsa? EUSEBIO: Da cinque anni.
“Da cinque anni” vuol dire che Eusebio ha iniziato cinque anni fa e non ha ancora smesso. Se poi vogliamo parlare di un periodo di tempo senza indicare il suo inizio e la sua fine, dobbiamo usare per, per esempio: “Sono stato in Francia per sei mesi”, oppure, come dice Salif:
SALIF: Ho partecipato anche a delle gare per due anni…
Arrivederci alla prossima puntata!