Rai Scuola

Libro

Le parole della lingua italiana

La parola libro indica un insieme di fogli numerati, cuciti o incollati tra loro in modo da formare un volume ricoperto da una copertina di cartone o cartoncino. I libri antichi contenevano fogli scritti a mano; poi, dopo l’invenzione della stampa, i libri sono stati stampati nelle tipografie. I negozi che vendono i libri si chiamano librerie; oltre che nelle librerie i libri sono venduti anche nelle edicole dei giornali, nei supermercati, nei centri commerciali, o nelle librerie degli aeroporti e delle stazioni. I libri pubblicati sono conservati nelle biblioteche, cioè edifici dove le persone che hanno ottenuto il permesso possono leggerli gratuitamente e comodamente, oppure possono prenderli in prestito e portarli a casa per un certo numero di giorni. Esistono libri di vario genere, con nomi diversi a seconda delle loro caratteristiche e dell’argomento: i libri scolastici, usati dagli studenti per studiare le materie; i libri gialli, cioè i romanzi con intreccio poliziesco; i libri giocattolo, con fogli di materiali vari (plastica, stoffa), per i bambini piccoli; i libri elettronici (chiamati anche con la parola inglese e-book), memorizzati in un file che può essere letto sullo schermo di un computer o di un telefono portatile; i libri tascabili, di piccolo formato e leggeri, che si possono leggere anche in autobus o in metropolitana. La parola libro è usata in molte frasi: per esempio, parlare come un libro stampato, cioè parlare in modo chiaro, elegante, oppure in modo troppo preciso; essere un libro aperto, cioè essere sincero, far capire quello che si pensa.