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Lista rossa
Le parole del nuovo millennio
La lista rossa delle specie minacciate, o Red List, è una banca dati globale delle specie a rischio di estinzione imminente. Nel mondo, ad oggi, il 25%delle specie per cui è stata fatta la valutazione è risultato a rischio. Questa percentuale sale in alcuni casi anche oltre un terzo. Per esempio, tra gli anfibi che sono particolarmente soggetti a una malattia ormai a diffusione ubiquitaria, che è la chitridiomicosi, che attacca la loro pelle permeabile, la percentuale di specie a rischio sale a una su tre.
Ma come possiamo determinare il rischio di estinzione di una specie, prevedere quali specie potranno estinguersi nel prossimo futuro? Il nodo centrale è che, perché una specie possa sopravvivere nel lungo termine, non è sufficiente che sia presente sul pianeta con una manciata di individui, una popolazione molto ristretta. E’ necessario un numero minimo di individui. Questo numero minimo viene chiamato minima popolazione vitale. La minima popolazione vitale è una popolazione in grado si sopravvivere per un certo lasso di tempo con una determinata probabilità, ad esempio una probabilità del 99% di sopravvivere in mille anni.
La minima popolazione vitale è determinata da fattorisia demografici, sia genetici. Da un punto di vista demografico, se una popolazione è composta da pochissimi individui è possibile che in una delle generazioni future questi individui si riproducano pochissimo, non riescono a riprodursi e quindi la popolazione finisca con l’estinguersi. Dal punto di vista genetico, se una popolazione è molto piccola aumenta il tasso di incrocio traconsanguineie questo, esattamente come accade nelle popolazioni umane, può portare al manifestarsi di malattie geneticheche hanno degli effetti, ovviamente, devastanti sui singoli individui e alla lunga sull’intera popolazione.
Un secondo elemento molto importante è la capacità di risposta delle diverse specie a dei disturbi o delle pressioni esterne. Se, ad esempio, per l’azione dell’uomo parte di una foresta viene distrutta, la popolazione di una specie verrà ridotta. Alcune specie possono rispondere più rapidamente a questa riduzione con un successivo e immediato aumento di popolazione perché hanno una capacità riproduttiva molto alta.
Un altro gruppo di specie con particolari problemi di conservazione è quello delle specie marine. Fino ad alcuni decenni fa si riteneva che le specie dei mari fossero inesauribili e che quindi non avremmo mai visto l’estinzione di nessuna di queste. Ora, con l’eccesso di pesca, ci siamo resi conto che alcune popolazioni hanno avuto riduzioni anche drastiche e questo particolarmente tra le specie più grandi. Anche nei mari italiani, una parte delle specie, ad esempio degli squali, i piccoli, i grandi, sono praticamente scomparse, passando da popolazioni estremamente numerose un centinaio di anni fa, fino alla quasi estinzione attuale.