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L'italiano degli altri
Piccola storia dell'italiano
L’italiano non lo parlano solo gli italiani: come ci ha ricordato Olga, lo parlano anche gli altri. Fuori d’Italia, l’italiano è usato come lingua ufficiale in Svizzera, nella città del Vaticano e, come seconda lingua, in alcune zone della Croazia e della Slovenia. Poi, l’italiano lo parlano le comunità di emigrati italiani in molte parti del mondo. Parla italiano una parte della popolazione nel Principato di Monaco, in Corsica, a Malta e anche in Albania, in Montenegro, in Eritrea, in Somalia e in Libia. Accanto a chi usa spontaneamente l’italiano, c’è anche chi lo studia con impegno. In Giappone, in Russia e in molti paesi dell’Europa dell’Est, si studia l’italiano come lingua di cultura, nei conservatori di musica, nelle accademie d’arte e nelle università. Per non parlare degli italianismi, cioè delle parole di origine italiana entrate in moltissime lingue del mondo. Sono tantissime. Io ve ne dico solo dieci: affresco, banca, bravo, conto, graffito, milione , pilastro, porcellana, soldato, tramontana. E notate che non ho nominato né il cappuccino, né l’espresso né la pizza! Infine, l’italiano è la seconda lingua degli oltre quattro milioni di cittadini stranieri che vivono, studiano e lavorano in Italia. Questo programma, “In Italia”, è nato prima di tutto per loro, anzi per voi, per aiutarvi a conoscere la lingua e la cultura italiana, da soli e soprattutto insieme ai vostri insegnanti. Già oggi l’italiano è fra le prime 5 lingue più studiate e fra le prime 20 lingue più parlate nel mondo. Speriamo che con “In Italia” e soprattutto con voi l’italiano salga ancora, in questa classifica!