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Stagione

Le parole della lingua italiana

Si chiama stagione ognuno dei quattro periodi in cui è diviso l’anno, e cioè la primavera, l’estate, l’autunno, l’inverno. La parola stagione è usata in molte frasi per indicare un periodo dell’anno caratterizzato dalle condizioni del tempo: una stagione fredda; una stagione calda; una stagione molto piovosa. In genere l’espressione bella o buona stagione indica la primavera e l’estate, mentre la cattiva, la brutta stagione indica l’autunno e l’inverno. La mezza stagione indica la primavera o l’autunno, e l’abito da mezza stagione è un abito né leggero né pesante. La stagione dei fiori è la primavera. Con la parola stagione si indicano anche altre cose: per esempio, il periodo dell’anno in cui si fanno certi lavori in campagna, o in cui maturano certi frutti: la stagione della vendemmia; la stagione delle ciliegie; o il periodo dell’anno in cui si fanno certe attività: la stagione dei saldi, delle svendite, cioè il periodo dell’anno in cui i negozi svendono le merci rimaste (i saldi di fine stagione) in attesa dei nuovi arrivi. Si usa spesso la frase stagione turistica, cioè quella estiva, nella quale molti vanno in vacanza, e si distingue l’alta stagione, cioè il periodo in cui le attività turistiche e alberghiere sono particolarmente intense, e la bassa stagione, in cui queste attività sono ridotte, scarse. Si dice anche stagione morta, per indicare il periodo dell’anno in cui una qualsiasi attività si svolge a ritmo ridotto o finisce del tutto. La parola stagione, infine, può indicare anche il tempo adatto a fare qualcosa: la stagione dei bagni, cioè l’estate. Con questo significato si parla di frutti, verdura di stagione, cioè giunti a maturazione solo in un certo periodo, e frutti, verdura fuori stagione, giunti a maturazione in anticipo o in ritardo.