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Annalisa Andreoni, Ama l'italiano

Segreti e meraviglie della lingua più bella

Non tutti sanno che l’italiano è la quarta lingua più studiata al mondo, dopo l’inglese, lo spagnolo, il cinese. La maggior parte delle persone che si avvicina all’italiano lo fa per motivi culturali, per amore di questa lingua. E l’amore per l’italiano è il sentimento che ispira il saggio di Annalisa Andreoni, Ama l’italiano, Segreti e meraviglie della lingua più bella, pubblicato da Piemme. Andreoni, che mira ad aumentare la consapevolezza dei parlanti (e soprattutto delle giovani generazioni) nei confronti dello strumento che usano, analizza le caratteristiche basilari dell’italiano, che si è sviluppato in stretto collegamento con la tradizione letteraria. Definito da Thomas Mann “la lingua degli angeli”, l’italiano gode di un’estrema libertà semantica (basti pensare a suffissi e prefissi) e sintattica; è adatto sia agli slanci sublimi della poesia che alle cadenze oscene dello sberleffo; è la lingua del canto, ma anche delle arti e della scienza (la straordinaria prosa di Galileo sta lì a dimostrarlo). Della lingua italiana, della sua storia e della sua versatilità abbiamo parlato con Annalisa Andreoni.

 

Annalisa Andreoni, toscana, insegna letteratura italiana all'Università IULM di Milano. Studiosa della modernità letteraria, condirige la Nuova Rivista di Letteratura Italiana, scrive di letteratura e cultura sull'Huffington Post e tiene il blog culturale Generazione Goldrake. annalisaandreoni.it