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Domani a tavola
Le soluzioni per sfamare il mondo
Entro il 2050 la popolazione del mondo raggiungerà 9 miliardi: a tavola con noi siederanno bocche affamate con una grande capacità di spesa, cittadini dei paesi in forte sviluppo come Cina, Brasile e India.
Cosa accadrà?
L’innovazione tecnologica è al lavoro per proporre soluzioni, anche se è difficile prevedere cosa mangeremo davvero nel futuro e come cambieranno le nostre abitudini: gli andamenti dei consumi non sono fenomeni lineari.
Dal canto nostro, qui in occidente, dedichiamo grande attenzione a quello che mettiamo in carrello.
Le informazioni essenziali che ci servono, le troviamo sulle etichette dei prodotti, ma ci sono molte informazioni però che l’etichetta non ci dice: contengono spesso sigle alfa-numeriche e nomi incomprensibili, non ci parlano dei costi ambientali sostenuti per avere la grande massa di cibo disponibile nei nostri mercati, non danno indicazioni sugli effetti sulla biodiversità del pianeta, né sull’intera filiera che ha dato origine a quel determinato cibo.
Cosa accadrà?
L’innovazione tecnologica è al lavoro per proporre soluzioni, anche se è difficile prevedere cosa mangeremo davvero nel futuro e come cambieranno le nostre abitudini: gli andamenti dei consumi non sono fenomeni lineari.
Dal canto nostro, qui in occidente, dedichiamo grande attenzione a quello che mettiamo in carrello.
Le informazioni essenziali che ci servono, le troviamo sulle etichette dei prodotti, ma ci sono molte informazioni però che l’etichetta non ci dice: contengono spesso sigle alfa-numeriche e nomi incomprensibili, non ci parlano dei costi ambientali sostenuti per avere la grande massa di cibo disponibile nei nostri mercati, non danno indicazioni sugli effetti sulla biodiversità del pianeta, né sull’intera filiera che ha dato origine a quel determinato cibo.