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L'Educazione Nuova a cento anni dal Congresso di Calais
Intervista ad Enrico Bottero e Pietro Lucisano
Dopo l’esperienza tragica della prima guerra mondiale, negli ambienti più innovatori delle società europee era profondamente sentita l’esigenza di costruire un uomo nuovo, tollerante, democratico e libero, capace promuovere la pace tra i popoli. In Belgio, in Italia, in Francia, in Gran Bretagna, in Unione Sovietica, in Germania, molti educatori (alcuni erano psicologi, altri medici o insegnanti) si proposero di modificare profondamente pensieri e pratiche dell’educazione. Il loro principale obiettivo era quello di diffondere le idee di un’educazione rinnovata nel segno del ritorno al ragazzo, ai suoi interessi e impulsi naturali, ignorati da un’educazione trasmissiva e autoritaria che aveva formato soldati e non cittadini.
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In questi ultimi anni assistiamo alla rinascita di un movimento internazionale che si ispira alle idee della Lega internazionale dell’Educazione Nuova. È il progetto Convergence(s), che organizza ogni due anni la Biennale de l’Éducation Nouvelle. Nel corso del prossimo incontro della Biennale de l’Éducation Nouvelle che si terrà a Bruxelles nell’ottobre del 2022, verrà discusso e approvato un nuovo Manifesto dell’Educazione Nuova per il XXI secolo.
Nel frattempo, anche in Italia è stata avviata una riflessione sui principi dell’Educazione Nuova e sulla loro attualità. Il 25 e 26 novembre 2021 si terrà presso l’Università di Roma-Sapienza in collaborazione con l’Università di Salerno un Convegno dal titolo Quale scuola per i cittadini del mondo. A cento anni dalla fondazione della Ligue Internationale de l’Éducation Nouvelle. Al Convegno, promosso dalla Società Italiana di Ricerca Didattica, parteciperanno ricercatori di area pedagogica italiani e stranieri, insegnanti, educatori e le loro Associazioni. Tra i partecipanti abbiamo intervistato Enrico Bottero Movimento di Cooperazione Educativa e Pietro Lucisano, Presidente della Società Italiana di Ricerca Didattica.
Foto 1: Bambini nel corso dell'esperienza di educazione infantile attivata nel 1920 presso l'Istituto J.J.Rousseau di Ginevra (esperienza denominata Home chez nous).
Foto di copertina: Alcuni partecipanti al Congresso di Locarno (1927).
In questo clima culturale, cento anni fa, nell’agosto del 1921, si svolgeva il convegno fondativo della Ligue Internationale de l’Éducation Nouvelle. Nel corso di quel primo incontro si elaborò una carta dei principi dell’Educazione Nuova. Tra il 1921 e il 1939 gli educatori che aderirono alla Lega dell’Educazione Nuova si incontrarono più volte condividendo principi federatori pur non senza contrasti tra di loro. Vi parteciparono, tra gli altri, Adolphe Ferrière, Beatrice Ensor, Alexander Neill, Édouard Claparède, Ovide Decroly, Roger Cousinet, Pierre Bovet, Paul Geheeb, Célestin Freinet, Maria Montessori, Jean Piaget, Elisabeth Rotten. Henri Wallon, Paul Langevin.
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Nel frattempo, anche in Italia è stata avviata una riflessione sui principi dell’Educazione Nuova e sulla loro attualità. Il 25 e 26 novembre 2021 si terrà presso l’Università di Roma-Sapienza in collaborazione con l’Università di Salerno un Convegno dal titolo Quale scuola per i cittadini del mondo. A cento anni dalla fondazione della Ligue Internationale de l’Éducation Nouvelle. Al Convegno, promosso dalla Società Italiana di Ricerca Didattica, parteciperanno ricercatori di area pedagogica italiani e stranieri, insegnanti, educatori e le loro Associazioni. Tra i partecipanti abbiamo intervistato Enrico Bottero Movimento di Cooperazione Educativa e Pietro Lucisano, Presidente della Società Italiana di Ricerca Didattica.
Foto 1: Bambini nel corso dell'esperienza di educazione infantile attivata nel 1920 presso l'Istituto J.J.Rousseau di Ginevra (esperienza denominata Home chez nous).
Foto di copertina: Alcuni partecipanti al Congresso di Locarno (1927).