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La Croce Rossa tra le due guerre e nel secondo conflitto mondiale

Dagli anni Venti agli anni Quaranta

Nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, la Croce Rossa Italiana amplia i campi d’intervento, acquisendo compiti concernenti l’assistenza e la prevenzione sanitaria. Le Crocerossine prestano servizio nelle colonie estive per bambini, nei dispensari tubercolari, negli ambulatori infantili, nelle profilassi antimalariche e nei casi di calamità naturale sia in Italia (terremoto del Mugello, del Vulture e delle Marche, esondazione del Tevere) sia all’estero (terremoto in Bulgaria e in Romania, carestia in Albania e nel Belgio).

Dal 1936 al 1938, a seguito della guerra in Etiopia e della conquista dell’Africa Orientale, le Crocerossine sono imbarcate sulle navi ospedale, dove curano i militari ricoverati negli ospedali di Somalia, Abissinia, Libia, Eritrea ed Etiopia.

Durante la guerra civile in Spagna operano negli ospedali militari e sulle navi ospedale, al seguito delle truppe italiane volontarie, per il rimpatrio dei feriti e per il salvataggio dei naufraghi.

Nel 1944 arriva un altro Premio Nobel al Comitato Internazionale della Croce Rossa per l'opera prestata nel corso della Seconda Guerra Mondiale che rafforza il prestigio dell'organizzazione a livello internazionale e la sua immagine di organismo per eccellenza a servizio della comunità umana.