"Edith", una ballerina all'inferno
Giorno della Memoria 2023
Auschwitz, maggio 1944. Edith è una ragazza di 16 anni che vive e studia a Kassa, in Ungheria. Una notte i nazisti ungheresi fanno irruzione nella sua casa. Quella notte Edith e la sua famiglia, insieme ad altre centinaia di migliaia di ebrei ungheresi, vengono deportati all’interno del campo di sterminio di Auschwitz, nella Polonia occupata. Che cosa darà ad Edith la forza di resistere e andare avanti nonostante la morte dei suoi cari, la fame, la malattia, le percosse? La sua forza è l’amore per la danza. Saranno proprio la danza e la fede in un mondo migliore a permetterle di essere la protagonista di un gesto di indimenticabile coraggio, salvando dalla morte molte delle sue compagne.Volevo scrivere un film che dimostrasse, attraverso una storia vera, che l’arte può vincere il male e che l’uomo, quando è guidato dalla passione, è in grado di sconfiggere anche il nemico più grande.
Emanuele Turelli, sceneggiatore
Da una storia vera, in occasione del Giorno della Memoria 2023, nasce un progetto cinematografico unico nel suo genere: le vicende drammatiche della giovane ballerina ungherese, rivivono grazie al corpo di ballo dell'Istituto coreutico Tito Livio di Milano, giovani che al momento dei fatti narrati avevano la stessa età della protagonista della storia, ballerine e ballerini avviati al professionismo e animati dalla sua stessa passione. Ad affiancarli nell'impresa Marco Cortesi e Mara Moschini, fra i principali esponenti del Teatro Civile di Narrazione, sceneggiatura di Emanuele Turelli e regia di Marco Zuin. La colonna sonora originale è composta da Daniele Gozzetti ed eseguita da un’orchestra di professionisti che ha ricreato, negli strumenti e negli stili, i “bandelli” musicali costretti a suonare nei lager nazisti.
In considerazione dell’alto valore educativo della narrazione, nonché dell’eccellenza delle professionalità coinvolte, il progetto cinematografico Edith trasmesso in prima serata (ore 20.00) su Rai Scuola il 27 gennaio 2023. Il film è a disposizione on demand sul portale di Rai Play.Ho provato e scelto di raccontare senza spettacolarizzazione ma con il rispetto che un dramma del genere deve avere. La prima cosa che ho detto a tutti è che non siamo noi i protagonisti, è la storia.
Marco Zuin, regista