Rai Scuola

Dal Neoclassicismo alle transavanguardie

Il programma di Storia dell'Arte per la Maturità

NEOCLASSICISMO

Neoclassicismo
Speciale di Rai Cultura/Arte

Ercole e Lica di Antonio Canova
Analisi dell'opera di Antonio Canova (Possagno 1757 – Venezia 1822). Ercole, impazzito per il dolore procuratogli dalla vista della tunica intrisa dal sangue del centauro Nesso, scaglia nel mare il giovane Lica dal quale l’ha ricevuta. Capolavoro dello stile “eroico” di Canova, la scultura esprime una fortissima energia scaturita dalla torsione dell’eroe, colto nel momento di massima tensione muscolare e culminata nel volto disperato del giovane, che tenta invano di aggrapparsi all’altare per salvarsi dalla furia

REALISMO


Il padre del "realismo”. Gustave Courbet. L'origine del suo mondo 
Considerato il padre del realismo francese, il pittore Gustave Courbet (1819-1877) fu tra i primi a riprendere la vita quotidiana nella sua essenza, sottraendola alla visione edulcorata e idealistica di gusto romantico, con cui veniva rappresentata dai suoi contemporanei negli anni '40 dell'800


IMPRESSIONISMO

Rinnovamento culturale di inizio Novecento
Il ruolo dell'artista nella società  

Giuseppe De Nittis. Il pittore dell'eleganza
Giuseppe De Nittis (1846-1884), pittore pugliese di paesaggi en plein air, di città moderne, di salotti borghesi e del nuovo fascino femminile. Nel 1874, su invito di Degas, esponeva nello studio fotografico di Nadar alla prima mostra impressionista; entrava così fra i maggiori protagonisti della pittura moderna, tanto da essere definito “il più parigino di tutti i parigini”.

Claude Monet. La donna con il vestito verde 
Breve biografia degli esordi del maggiore esponente dell'impressionismo francese, Monet che diede il nome al movimento con il suo Impressione, levar del sole (1872). La donna con il vestito verde è un dipinto dedicato al suo amore Camille, donna che non esitò ad evitare un matrimonio sicuro e di convenienza per affrontare la vita affianco al giovane artista.

Claude Monet La seduzione delle ninfee
Nel 1890 Monet acquista una casa fuori Parigi a Giverny dove allestisce l’atelier e il suo nuovo giardino di ninfee, soggetto prediletto che dipingerà fino alla morte. Visioni ravvicinate di fiori sull'acqua di cui l'artista si innamorò a prima vista quando le vide per la prima volta all’Esposizione Universale di Parigi del 1889.


GIAPPONESISMO E POST IMPRESSIONISMO

Sull'onda di Hokusai. L'essenza della verità
L'artista giapponese Katsushika Hokusai (1760-1849) noto per la Grande Onda - opera della serie Trentasei vedute del Monte Fuji - è uno dei più amati e riprodotti nella Parigi di fine '800. Da Manet a Monet, fino a Toulouse Lautrec, Gauguin e Van Gogh, questa immagine diventa icona del gusto Japonisme. 

Il Giappone di Hiroshige

L’universo artistico del pittore giapponese Utagawa Hiroshige (Edo, 1797-1858), che assieme ad Hokusai, influenza il gusto della Parigi fin de siécle, con le sue stampe che arrivano da oltreoceano. Disegni minuti e fitti di particolari per raccontare fiori, uccelli e pesci dei paesaggi nipponici, dove si svolge la vita quotidiana di cortigiane dagli abiti eleganti; è la società in evoluzione di Edo, l'odierna Tokyo.

Il Simbolismo. L'arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra

 Il Simbolismo il movimento artistico che ha segnato il passaggio dall'800 al '900, determinando un superamento della rappresentazione oggettiva della realtà per approdare ad una visione soggettiva. Nato in Francia, si manifesta in ambito artistico, letterario e musicale. Per i simbolisti la realtà è segreta e profonda, si manifesta nei desideri dell'inconscio e nei sogni. 

Paul Cézanne. La pittura italiana del Novecento e la lezione del maestro francese     
Paul Cezanne (1839-1906), pittore francese singolare svolse una ricerca solitaria, pur frequentando impressionisti come Pissarro. Oltre a Picasso e ai cubisti, la sua lezione plasmò la pittura di Morandi, Boccioni, Carrà, Casorati, Sironi, Pirandello e i futuristi stessi, negli anni Venti del '900 con il  del "ritorno all'ordine".

Henri Rousseau.  Un pittore nella giungla 
Intensa biografia di Henri Rousseau, detto il Doganiere (1844-1910), impiegato del dazio dal 1870, nel 1893 lasciò l'impiego per dedicarsi completamente alla pittura dando lezioni di disegno e musica per aumentare le sue magre entrate. Pittore naif, le sue visioni fantastiche di rievocazioni esotiche dona alla sua pittura un altissimo valore poetico. Amico di Picasso e  Apollinaire, divenne un caso interessante nella Parigi cubista del primo '900 per l'azzeramento della pittura tradizionale e l'arcaismo del segno.

CUBISMO

Picasso e i primitivi
Da Sapiens - Un solo pianeta

Pablo Picasso: gli anni giovanili e la rivoluzione cubista. Da bambino prodigio ad adulto cosciente delle proprie capacità
Pablo Picasso negli anni giovanili, da bambino prodigio, a giovane cosciente delle sue capacità, che studia con interesse i pittori del passato e i contemporanei, da Velàzquez a Degas, Toulouse-Lautrec, Munch e Cézanne. Artista bohèmien nella Parigi di inizio secolo, concepisce Les Demoiselles d’Avignon (1907), dopo il periodo blu e rosa.

FUTURISMO 

Umberto Boccioni - L'ansia del nuovo 
Umberto Boccioni  (1882-1916), principale esponente della pittura futurista italiana di inizio ‘900, frequenta a Roma lo studio di Giacomo Balla avvicinando i divisionisti. Viaggia all’estero e si stabilisce definitivamente a Milano nel 1907; con La città che sale supera il divisionismo. Nel 1910, con Gino Severini, Carlo Carrà, Giacomo Balla e Luigi Rùssolo, aderisce al Manifesto dei pittori futuristi nel quale rifiuta ogni tradizione artistica ed elabora una nuova “estetica della velocità” che rappresenta il progresso e il dinamismo dei tempi moderni nella visione sincronica delle cose.

Umberto Boccioni. Le parole di un pittore
Un'intervista allo storico dell’arte Mario De Micheli, che ripercorre l’intensa e breve parabola esistenziale ed artistica di Umberto Boccioni. Agli impressionisti Boccioni riconosceva il merito di avere liberato il colore dai presupposti accademici, ma agli stessi contestava di essersi fermati alla superficie della realtà, senza dargli la struttura compositiva. 


ESPRESSIONISMO TEDESCO

Emil Nolde. Il grande solitario della pittura tedesca
Emil Nolde (1867-1956), il grande solitario della pittura tedesca, in bilico tra impressionismo ed espressionismo, fu considerato dai nazisti fonte di corruzione per l’umanità e perseguitato tra i fautori dell'arte degenerata. 

ASTRATTISMO 

Giuseppe Capogrossi
Il segno riconoscibile  

DADAISMO E SURREALISMO

Man Ray. Un artista poliedrico
Emmanuel Radnitsky, in arte Man Ray (1890-1976), artista e fotografo, la sua vera passione era stata la pittura. Nel 1921 arriva a Parigi, l'amico Duchamp lo introduce al gruppo dadaista diventa Man Ray ed entra a pieno titolo nell'avanguardia parigina. Nascono così i rayograph, scoperti casualmente impressionando con oggetti carta fotografica. 

METAFISICA

Omaggio a Giorgio de Chirico
Gabriele Tinti, La nostalgia del poeta

Carlo Carrà. Giovani pittori vi do un consiglio. La pittura come operazione mentale
Carlo Carrà (1881-1966) lavora come decoratore murale per circa dieci anni tra, Milano, Parigi e Londra. Nel 1906 entra all'Accademia di Brera dove incontra Boccioni e nel 1910, con Marinetti, Boccioni e Russolo scrive il manifesto dei pittori futuristi. Nel 1914, a Parigi, stringe rapporti con i cubisti francesi ma già matura la crisi del Futurismo. Un periodo di riflessione e di studio dei classici, in particolare Giotto e Paolo Uccello, lo porterà a concepire il ritorno all'ordine e la nascita dei primi quadri metafisici. 

NOVECENTO

L'intensa arte di Mario Sironi. La difesa dei valori della tradizione
Mario Sironi (1885–1961), una delle figure più originali della pittura italiana del Novecento. Dopo l’adesione al futurismo e la breve esperienza metafisica, Sironi diventa sostenitore del regime fascista, nel quale ritrova la sua stessa profonda convinzione della difesa dei valori della tradizione estetica classica. 

La pittura eccellente de "Il Gruppo Novecento". Da Giotto al Rinascimento con nuovi occhi
Agli inizi degli anni Venti del '900, si crea intorno all’intellettuale Margherita Sarfatti un gruppo di artisti che non tarda a darsi una connotazione precisa. Il pittore Anselmo Bucci trova il nome del nuovo cenacolo, il Gruppo Novecento, e dichiara che la pittura deve guardare alla grande tradizione italiana. Con lui, Mario Sironi, Achille Funi e Ubaldo Oppi.

BAUHAUS 

Bauhaus Spirit 
La storia della più importante scuola d'arte del Novecento, fondata nel 1919 dall'architetto tedesco Walter Gropius e chiusa nel 1932 con l'avvento del nazismo. Obiettivo del Bauhaus, conciliare creazione artistica e metodo artigianale per la produzione industriale, unendo il valore estetico di un oggetto con la componente tecnica e funzionale. Alla Bauhaus nasce la figura del moderno designer.

Walter Gropius. Un caposcuola del Novecento
Walter Gropius (1853 - 1969), importante architetto, urbanista e designer tedesco, studia e collabora con grandi architetti europei per porre le basi del Razionalismo. L'ambizioso progetto mirava a trasformare il ruolo dell'architetto da semplice progettista di edifici a intellettuale impegnato e capace di  intervenire consapevolmente nella forma della società stessa. 

I tre architetti. Frank Lloyd Wright 
Frank Lloyd Wright (1867-1959), architetto americano, si forma nello studio di Sullivan acquisendo il gusto per la modernità. Sensibile agli ideali del pionierismo americano, predilige il tema della casa unifamiliare (la prairie houses) edifici concepiti organicamente, in armonia con l'ambiente esterno. La casa wrightiana propone innovazioni tecnologiche e un'articolazione dello spazio interno esterno che saranno capisaldi dell'architettura moderna.  

I tre architetti. Ludwig Mies Van Der Rohe 
Mies van der Rohe (1886-1969) architetto tedesco, inizia la sua attività occupandosi di allestimenti e design moderno. Nel 1930 diventa direttore del Bauhaus e nel 1937 si trasferisce negli USA dove lavora e insegna. Autore di opere caratterizzate da forme lineari e da elegante semplicità, è stato uno dei maggiori esponenti del razionalismo.

I tre architetti. Gio Pònti 
Giovanni Pónti (1891-1979) architetto e designer milanese, assertore di una riforma architettonica e decorativa riflette il gusto per il razionalismo unito al recupero di un artigianato di alto livello. Direttore della rivista di architettura Domus, organizzò le mostre triennali di Milano. Fu consulente artistico delle manifatture ceramiche Richard-Ginori.

Memorie. Fatti e persone da ricordare. Guggenheim una rivoluzione americana 
Il 21 ottobre 1959 a New York apre al pubblico il Guggenheim Museum, il grande Museo di Arte moderna e contemporanea, capolavoro dell'architettura mondiale, progettato da Frank Lloyd Wright. Lo spazio espositivo è rivoluzionario: un unico ambiente avvolgente nel quale gli ospiti sono invitati a scendere percorrendo la rampa sulla quale sono esposte le opere. Un grande lucernario illumina lo spazio e genera una luce diffusa in tutto l'edificio.

LA SCUOLA DI NEW YORK

Jackson Pollock e la Scuola di New York. Un linguaggio visivo rivoluzionario
Negli anni Cinquanta, la capitale dell’arte si sposta definitivamente da Parigi a New York. Qui nasce una scuola di pittori autenticamente americani, che riformano la pittura astratta e surrealista europea. Protagonista indiscusso Jackson Pollock (1912-1956) e la sua tecnica del dripping sviluppata nell’elaborazione di un’estetica astratta del tutto inedita. Con lui, emergono anche i giovani Mark Rothko, Willem de Kooning e Franz Kline.

NUOVO REALISMO (NEW DADA o NOUVEAU RÉALISME)

Mimmo Rotella. Manifesto
Mimmo Rotella (1918-2006) pittore italiano, dopo un soggiorno negli USA (1952-53), a Roma dal 1954, elabora una serie esperienze di poesia fonetica e compone i suoi primi décollages, manifesti lacerati di icone del cinema. Protagonista del gruppo dei Nouveaux Réalistes, nel 1965 si stabilì a Parigi dove sperimenta la Mec-art.

SCULTURA MODERNA 

Nello studio di un grande scultore: Giacomo Manzù. Modestia e talento a servizio dell'arte
Giacomo Manzù (1908-1991), scultore italiano assorbì i valori della scultura antica e trasfuse nell'arte un'alta ispirazione religiosa e civile espressa nella serie delle Deposizioni e Crocifissioni (1940-43). Fu riconosciuto in ambito internazionale per la porta del Duomo di Salisburgo (1955-58) e per la porta della Morte per la basilica di S. Pietro (1959-64). 

Marino Marini tra cavalli e cavalieri. Come nasce un'opera d'arte
Marino Marini (1901-1980), scultore italiano, inizia vicino agli ideali classici affini al gusto di "Novecento"; successivamente, esplora la cultura arcaica studiando l'arte egiziana ed etrusca. La sua ricerca è rivolta all'organizzazione delle forme plastiche nello spazio, conservando un vigoroso accento realistico.

ARCHITETURA E DESIGN DEL SECONDO DOPOGUERRA

Gae Aulenti. Incontri Ravvicinati 
Nello studio di Gae Aulenti (1927–2012), fra sculture, scaffali di libri, arte e ricordi, un tuffo nelle idee e nei progetti dell'affermato architetto e designer, qui intervistato a 80 anni. Donna di passioni, volitiva, socievole ma anche, all'occorrenza, solitaria, Gae Aulenti si è distinta in ambito internazionale per la progettazione di mobili e architettura di interni, ma soprattutto per le complesse e riuscite ristrutturazioni di edifici preesistenti in museo e spazi espositivi, come la stazione Gare d'Orsay a Parigi e le Scuderie del Quirinale a Roma.

Nanda Vigo: la mia vita. Tra architettura e arte
Nanda Vigo (1936), designer e architetto milanese, nel 1964 creava Il Manifesto Cronotopico, una personale teoria basata sul rapporto spazio-tempo, in sintonia con le ricerche artistiche di Lucio Fontana e Piero Manzoni. Dal 1959 al 1962, Vigo realizza la Zero House, una casa con i muri di vetro satinato al cui interno un sistema di luci al neon, di differenti colori, alterano la percezione dello spazio.

L'architettura secondo Mario Bellini. Sono le persone a disegnare la città
Indiscusso architetto e designer milanese, Mario Bellini (1935) ha progettato il modello P101 realizzato nel 1965 per Olivetti, il mangiadischi Phono Boy con cui nel 1968, ha prefigurato l’idea del walkman. Tra i principi costitutivi del disegno su grande scala di Bellini è centrale la riflessione che la forma di una città è l'esito di un progetto collettivo.

Renzo Piano, l'architetto italiano nel mondo. Estro creativo e competenza tecnica
Renzo Piano (1937), architetto genovese tra i più noti ed apprezzati nel mondo, qui racconta alcuni suoi progetti. Numerosi i suoi interventi in Italia e all’estero, a cui Piano ha dedicato il estro creativo e ineccepibile competenza tecnica. Piano crede nel carattere artigianale dell’architettura, nonostante il computer e i programmi di disegno digitali che oggi la caratterizzano.

POP ART ITALIANA (SCUOLA DI PIAZZA DEL POPOLO)

Mario Schifano raccontato da Maurizio Calvesi. Dalla pittura all'azzeramento dell'immagine
Mario Schifano (1934-1998), artista nato in Libia, naturalizzato romano, nei primi anni Sessanta con le sue opere risponde alla pop art americana, proponendo un azzeramento dell`immagine mediante l`uso di insegne, fotografie, cartelloni e video. Famosi i suoi monocromi, i segnali pubblicitari, la ripresa del Futurismo, i film d`artista, l'uso della polaroid e di tecniche e materiali diversi. 

Giosetta Fioroni. My Story
Giosetta Fioroni (1932), protagonista femminile della Scuola di Piazza del Popolo, nella sua lunga carriera artistica ha utilizzato diversi mezzi: disegni, tele, collages, sculture, cinema, teatrini in ceramica e performances.

ARTE POVERA E CONCETTUALE

Jannis Kounellis si racconta. Il rifiuto dei mezzi tradizionali
Jannis Kounellis (1936-2017) lascia la Grecia a vent'anni, per trasferirsi a Roma dove diventa protagonista del rinnovamento dell'arte negli anni Sessanta. Alla sua prima personale del 1960, aveva già maturato l'importanza del pubblico, a completamento dell'opera. d'arte. Rifiuta i mezzi tradizionali e recupera ferro, legno, carbone, iuta fino ad animali vivi; nel 1969, espone dei cavalli nella galleria di Fabio Sargentini.

Michelangelo Pistoletto si racconta. Lo scambio di ruolo con lo spettatore
Esponente di massimo rilievo del movimento dell'arte povera, Michelangelo Pistoletto (1933) illustra il principio base delle sue rappresentazioni speculari degli oggetti, tipiche delle prime opere prodotte negli anni Sessanta. Protagonista, la relazione tra spettatore riflesso e la figura dipinta, relazione che Pistoletto tende a trasformare continuamente fino a raggiungere uno scambio di ruoli e a far sì che l’oggetto rappresentato diventi riflesso dello spettatore e dell’artista stesso, come in un autoritratto.

TRANSAVANGUARDIA

Mimmo Paladino. Un artista internazionale
Mimmo Paladino (1948), è protagonista del ritorno alla pittura che caratterizza la fine degli anni Settanta con la Transavanguardia movimento affermatosi a livello internazionale. La riscoperta della figurazione pittorica, passa attraverso il disegno, il lavoro murale, i pastelli ma anche le installazioni e i lavori realizzati per spazi pubblici.

L'ARTE DEL '900
Speciale Rai Play - Collezioni