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Inghilterra. Un Barocco singolare

Festa Barocca, 1981-1982

Il breve filmato estratto della quinta puntata della serie televisiva Festa Barocca (1981-'82) di Folco Quilici e Jean Antoine (Barocco e brume di Jean Antoine), introduce il clima culturale inglese, tra Sei e Settecento; con poche ma significative opere architettoniche, anche l’isola partecipava, seppur in modo anomalo, all'epoca globale del Barocco.
Spicca per importanza Saint Paul, la storica Cattedrale di Londra, sede degli eventi più importanti della nazione, dai funerali dell'ammiraglio Nelson, il duca di Wellington, i primi ministri Sir Winston Churchill e Margaret Thatcher, alle celebrazioni giubilari delle regine Vittoria ed Elisabetta II, fino al matrimonio in mondo visione dei principi Carlo e Diana.


La Cattedrale di Saint Paul vista dall'alto, Londra

La Cattedrale di Saint Paul è il primo edificio religioso Barocco sorto in Inghilterra e anche il più grande della Gran Bretagna, progettato dall'architetto inglese Christopher Wren (1632-1723).
Il primo nucleo di Saint Paul, di epoca anglosassone (VI-MC d. C.), era in legno e venne ricostruita in pietra dai Normanni dopo l'ennesimo incendio di Londra nel 1087. I lavori proseguirono per oltre duecento anni e osteggiando di volta in volta vari eventi avversi, la chiesa fu ultimata nei primi anni del Trecento in stile Gotico.  
Solo nel 1666, a seguito di un ennesimo incendio che lasciò in piedi il solo scheletro in pietra, la cattedrale venne ridisegnata da Wren. Dopo tre progetti rifiutati dalla curia perché troppo innovativi, tra cui un costosissimo Great Model in legno, ancora conservato nella cripta della cattedrale, nel 1675 iniziavano i lavori che proseguirono per circa trent’anni.


Christopher Wren, Facciata della Cattedrale di Saint Paul, 1675-1711, Londra

Wren mantenne l'ampiezza originaria del vecchio edificio Gotico, sviluppando una pianta longitudinale a "croce latina".  
Saint Paul, tutta in pietra bianca di Portland, fece un certo effetto ai contemporanei; essa, infatti, s’innestava in un panorama goticizzante in perfetto stile classico e monumentale come il Barocco francese dell’epoca. Nel 1665, infatti, Wren visitava Parigi, capitale in pieno fermento culturale dove, tra gli altri, incontrava Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) dal quale coglieva forti suggestioni e novità culturali.
Già fisico e matematico, impiegato in progetti scientifici nei quali aveva raggiunto risultati di rilievo, Wren iniziò solo allora a manifestare un vivo interesse per l'architettura, tanto che nel suo diario annotava: 

I disegni di Bernini per il Louvre: per quelli avrei dato la pelle, ma il vecchio, riservato italiano mi concesse solo pochi minuti per vederli. Erano tre piccoli disegni su carta, per i quali egli aveva ricevuto diverse migliaia di scudi. Mi lasciò solo il tempo di copiarli nella fantasia e nella memoria
Christopher Wren, 1665

Wren riuscì con astuzia e caparbietà a realizzare il suo grandioso capolavoro, e lo fece assemblando non solo le suggestioni parigine e berniniane, ma iniziando a studiare disegni e stampe rinascimentali, anche di Andrea Palladio (1508-1580), per giungere a una sintesi dell'architettura passata e contemporanea. Con il suo genio Wren giunse a lanciare anche suggestioni importanti nel futuro. 

Per esempio, è attraverso la cupola di 'Saint Paul' che il 'Tempietto' del Bramante arrivò ad essere il modello per il Campidoglio di Washington
Tomaso Montanari

Nella trentennale costruzione di Saint Paul i cambiamenti più sostanziosi al progetto furono apportati per realizzare la grandiosa cupola, alta bel centoundici metri, corpo di ingegneria strutturale dell'edificio. 

Christopher Wren, dettaglio della cupola di Saint Paul, 1675-1711, Londra

L’aspetto inusuale del progetto fu una cripta sotterranea, la più grande d’Europa, che Wren predispose come elemento portante dell'edificio; qui, infatti, piazzò ben otto possenti pilastri reggenti che, dal basso fino alla sommità, ripartivano il peso della cupola.


Christopher Wren, dettaglio della cupola di Saint Paul, 1675-1711, Londra

La cupola doveva essere abbastanza alta da rimpiazzare visivamente la torre della vecchia cattedrale e nello stesso tempo, essere piacevolmente fruita dall’interno della chiesa. Per risolvere il problema visivo interno ed esterno, Wren predispose una doppia cupola, come nella Basilica di San Pietro a Roma, separando le altezze dell'elemento architettonico con un’intercapedine, un cono di mattoni a supporto di entrambe le strutture. Il tutto, veniva ornato da una lanterna sulla sommità. 

Christopher Wren, interno della cupola di Saint Paul, 1675-1711, Londra

Mentre l’interno di Saint Paul è molto simile a San Pietro di Roma, per la facciata della chiesa Wren elaborò una summa delle sue predilezioni in materia di architettura. Il portico classico venne ripreso dal Pantheon e la doppia colonna da Palladio; il secondo piano porticato, un po' più stretto, da Santa Maria in Via Lata di Pietro da Cortona (1597-1669) e i due campanili ai lati, da Santa Agnese di Francesco Borromini (1599-1667). Il portico semi-circolare delle due facciate laterali, infine, ricorda le chiese romane di Bernini e Cortona, rispettivamente, Sant'Andrea al Quirinale e Santa Maria della Pace


Christopher Wren, Facciata laterale della Cattedrale di Saint Paul, 1675-1711, Londra

Nel centro di Oxford, gli architetti inglesi Nicholas Hawksmoor (1661-1736), allievo di Wren e James Gibbs (1682-1754) di Carlo Fontana (1638-1714) a Roma, si succedettero nell’edificazione della Radcliffe Camera, la prima biblioteca al mondo di forma circolare collegata, attraverso sotterranei, alla vicina Biblioteca Bodleian e all'Università di scienze. 
Sorta tra il 1737 e il 1749, la biblioteca fu finanziata grazie a un cospicuo lascito da parte del medico del re, John Radcliffe (1652-1714), mecenate anche di altri edifici di Oxford. 

Nicholas Hawksmoor e James Gibbs, Radcliffe Camera, 1737-'49, Oxford

La Radcliffe Camera fu progettata in stile Georgiano, un'espressione di ispirazione palladiana che nel primo Settecento stava dominando l'Inghilterra, già avviata al completo superamento del Barocco, mai completamente prosperato nell’isola. 
La parte inferiore della Radcliffe Camera, fu costruita in pietra da taglio Headington e la parte superiore, in pietra Tayton, evocando così i colori del Gotico. L'innovativa cupola progettata con uno schema simmetrico in tipico stile palladiano è la terza più grande della Gran Bretagna.

Vista di Castle Howard, North Yorkshire

Una delle più grandi residenze private d’Inghilterra, Castle Howard, appartenuta alla nobile famiglia inglese per oltre trecento anni, nel Novecento è diventata set esclusivo per molti film, tra cui il celebre Barry Lyndon di Stanley Kubrick (1975). 
Castle Howard, è un pregevole esempio di architettura Barocca immersa in un parco all’inglese di diversi ettari a nord di York, nella contea del North Yorkshire. 
Voluto, tra il 1699 e il 1712, da Charles Howard III (1669-1738) conte di Carlisle, la progettazione del sontuoso edificio fu affidata a John Vanbrugh (1664–1726), geniale architetto formato sul linguaggio innovativo di Wren e anche libertino ed esuberante drammaturgo inglese attivo tra Sei e Settecento, spesso oggetto di critiche da parte dei puritani.

John Vanbrugh, Castle Howard, dettaglio della facciata con cupola, North Yorkshire

Il palazzo, detto castello per la sua mole massiccia, venne ultimato in cento anni circa. Vanbrugh seppe imprimere la sua impronta personale ed espansiva, quasi drammatica, restituendo un’opera dall'aspetto massiccio, cupo e ciclopico, come una fortezza medievale, che anticipa il gusto pittoresco dello stile Neogotico. In facciata, pose una curiosa cupola, la prima a svettare su un palazzo privato. 

All'interno, la ricca collezione di busti antichi, nonché marmi del Bernini, è seconda solo a quella del Vaticano

Nel 1940, gran parte del sontuoso palazzo venne distrutto da un incendio. La cupola, il salone centrale, la sala da pranzo e le sale di rappresentanza sul lato est furono interamente demolite. La decorazione della cupola del veneziano Antonio Pellegrini (1675–1741), con la Caduta di Fetonte, andò perduta assieme a venti quadri, tra cui un Tintoretto. Il restauro di ripristino integrale degli ambienti è stato fatto negli anni Sessanta del Novecento.

FOTO DI COPERTINA
Vista di Castle Howard, North Yorkshire