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Scuola News 16 febbraio 2021
Una nuova ricerca, “Imparare a distanza. Esperienze di apprendimento a distanza dei bambini in Italia durante la pandemia COVID-19”, organizzata in collaborazione fra l'Unicef e l'Università Cattolica di Milano, ha studiato le esperienze di apprendimento a distanza di bambini e genitori durante il blocco in Italia, attingendo ai dati raccolti da 11 paesi europei. Per quanto riguarda l’Italia, emergono fra gli altri due dati su cui riflettere: il 27% delle famiglie non è ben attrezzata dal punto di vista della strumentazione tecnologica per il lavoro in didattica a distanza e il 6% delle studentesse e degli studenti hanno dei collegamenti con una banda troppo lenta.
Questi dati possono essere analizzati da due punti di vista: sono dati negativi, perché indicano delle diseguaglianze, e quindi sono dati preoccupanti; ma da un altro punto di vista, ci dicono anche che la quota percentuale di situazioni su cui dobbiamo lavorare per favorire l'inclusione, corrisponde a numeri in fondo gestibili. Infatti, se affermiamo che il 27% delle famiglie non ha attrezzature tecnologiche adeguate, diciamo anche il 73% delle famiglie invece ne è ragionevolmente dotata. Se diciamo che il 6% ha difficoltà di connessione, vuol dire che oltre il 90% ha comunque connessioni che funzionano. Questi dati non giustificano certo facili ottimismi, ma suggeriscono comunque che azioni mirate di supporto possono aiutare.
Lavorare sulle disuguaglianze digitali è importante non solo nell’emergenza ma anche per ridurre le situazioni di esclusione dalla cittadinanza digitale, che è ormai fondamentale nelle società industriali sviluppate: lavorare su questi dati, considerare queste cifre come delle sfide, ma delle sfide che vanno affrontate anche in tempi relativamente brevi, serve non solo a migliorare la situazione durante la pandemia, ma anche a porre dei fondamenti importanti per il lavoro del periodo successivo.
Ricerca Unicef e l'Università Cattolica di Milano Imparare a distanza. Esperienze di apprendimento a distanza dei bambini in Italia durante la pandemia COVID-19
Webinar “Promuovere la resilienza all’estremismo violento”: martedì 16 febbraio, ore 16 https://www.indire.it/2021/01/14/sicurezza-online-in-classe-nuovo-ciclo-di-webinar-gratuiti-per-docenti-in-collaborazione-con-generazioni-connesse/
Webinar “Storie a scuola”: sabato 20 febbraio dalle 10 alle 13
Questi dati possono essere analizzati da due punti di vista: sono dati negativi, perché indicano delle diseguaglianze, e quindi sono dati preoccupanti; ma da un altro punto di vista, ci dicono anche che la quota percentuale di situazioni su cui dobbiamo lavorare per favorire l'inclusione, corrisponde a numeri in fondo gestibili. Infatti, se affermiamo che il 27% delle famiglie non ha attrezzature tecnologiche adeguate, diciamo anche il 73% delle famiglie invece ne è ragionevolmente dotata. Se diciamo che il 6% ha difficoltà di connessione, vuol dire che oltre il 90% ha comunque connessioni che funzionano. Questi dati non giustificano certo facili ottimismi, ma suggeriscono comunque che azioni mirate di supporto possono aiutare.
Lavorare sulle disuguaglianze digitali è importante non solo nell’emergenza ma anche per ridurre le situazioni di esclusione dalla cittadinanza digitale, che è ormai fondamentale nelle società industriali sviluppate: lavorare su questi dati, considerare queste cifre come delle sfide, ma delle sfide che vanno affrontate anche in tempi relativamente brevi, serve non solo a migliorare la situazione durante la pandemia, ma anche a porre dei fondamenti importanti per il lavoro del periodo successivo.
Ricerca Unicef e l'Università Cattolica di Milano Imparare a distanza. Esperienze di apprendimento a distanza dei bambini in Italia durante la pandemia COVID-19
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