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Lavorare sugli interessi
Scuola News - 1° giugno 2021
L'anno scolastico si sta concludendo, un anno scolastico molto difficile, ma non si chiude il lavoro della scuola. Sappiamo bene che già normalmente la scuola prevede molte attività anche durante il periodo di interruzione delle lezioni ordinarie; quest'anno, questo è ancora più valido. In moltissime scuole durante il periodo estivo saranno previste attività specifiche, anche per cercare, per quanto possibile, di recuperare una parte di dispersione, di competenze e conoscenze compromesse durante l’emergenza.
Una delle principali indicazioni che abbiamo dato nel guardare alla scuola del futuro è di dedicare attenzione agli interessi personali delle studentesse e degli studenti: la nostra scuola è organizzata principalmente intorno ai gruppi classe e alle suddivisioni disciplinari, ma un limite che ha il nostro sistema scolastico è la scarsa capacità di affiancare al lavoro, certo necessario, nei gruppi classe e sulla didattica disciplinare anche un lavoro di ascolto e di risposta agli interessi personali.
Ma come facciamo a conoscere gli interessi personali delle studentesse e degli studenti, e come possiamo lavorarci concretamente, in una scuola che è appunto così fortemente segmentata per gruppi classe, per discipline?
Una prima indicazione, che magari può essere utile anche per le attività del periodo estivo e poi per il prossimo anno scolastico: chiediamolo. Chiediamo alle nostre studentesse e ai nostri studenti quali sono i loro interessi specifici, per esempio attraverso un questionario di rilevazione, naturalmente organizzato in forme diverse, con approfondimenti diversi in funzione dei diversi gradi scolastici. La conoscenza di questi elementi può essere molto utile al corpo docente, giacché si tratta di informazioni che forniscono possibili ‘esche’ di motivazione, ed è naturalmente una sfida alla creatività del docente trovare come usarle, magari organizzando gruppi di lavoro e di interesse che approfondiscono interessi specifici in maniera anche a scollegata rispetto ai gruppi classe tradizionali.
Un meccanismo alternativo, che viene usato spesso nelle scuole di ambito anglosassone, è quello di creare gruppi di interessi attraverso dei “bandi” in cui si suggerisce un interesse specifico: gli studenti che hanno quell’interesse possono firmare e riunirsi in un gruppo di interesse e di attività.
L’obiezione immediata che viene spontaneo fare da parte di un insegnante a questo tipo di proposte è: ma in quali spazi? In quali tempi? Chi se ne occupa? Qui subentra l’importanza della presenza delle biblioteche scolastiche innovative nelle scuole: una biblioteca scolastica ben funzionante non è solo la stanza dei libri, ma anche un centro culturale che opera all’interno della scuola, e che può organizzare questo tipo di attività.
Ripensare alla scuola anche in questa prospettiva, senza nulla togliere ovviamente all'importanza del lavoro disciplinare, è uno dei compiti che il nostro sistema formativo si dovrebbe dare per il prossimo futuro, magari a partire proprio dalle attività un po' particolari che devono essere organizzate durante il periodo estivo.
Ma non ci sono solo gli interessi più strettamente personali: una riflessione analoga potrebbe essere fatta rispetto ad altri interessi che sappiamo importanti e rilevanti e che spesso non trovano una piena risposta: pensiamo ad esempio, con riferimento in questo caso in primo luogo alle scuole superiori, all'attività di orientamento relativa all'ingresso sul mondo del lavoro o al mondo universitario. Sappiamo che quasi in tutte le scuole superiori si svolgono attività di orientamento, organizzate soprattutto come conferenze dei cosiddetti stakeholders, dal mondo del lavoro o dalle università, che presentano la loro offerta di lavoro o universitaria.
Mettiamoci un momento nei panni di una studentessa o di uno studente che sta uscendo dal processo formativo e si affaccia a decidere quale lavoro fare, oppure in quale università andare. In questo momento naturalmente è molto utile conoscere alcune offerte ‘vicine’, ma è molto utile anche cercare di dare le competenze per cercare di muoversi anche autonomamente, su offerte diverse da quelle che abbiamo avuto occasione di incontrare nelle attività di orientamento.
Lavorare su queste competenze, ad esempio simulando situazioni di scelta fra offerte diverse, richiede di utilizzare insieme risorse informative tradizionali e risorse informative digitali e comporta competenze di ricerca, valutazione e selezione delle informazioni, ma anche, ad esempio, competenze di scrittura: come si scrive una domanda o un curriculum? Esercitazioni di questo tipo potrebbero essere utilmente aggiunte al bagaglio di attività da offrire già in questo intervallo estivo, e poi progressivamente anche nell'anno scolastico.
Una delle principali indicazioni che abbiamo dato nel guardare alla scuola del futuro è di dedicare attenzione agli interessi personali delle studentesse e degli studenti: la nostra scuola è organizzata principalmente intorno ai gruppi classe e alle suddivisioni disciplinari, ma un limite che ha il nostro sistema scolastico è la scarsa capacità di affiancare al lavoro, certo necessario, nei gruppi classe e sulla didattica disciplinare anche un lavoro di ascolto e di risposta agli interessi personali.
Ma come facciamo a conoscere gli interessi personali delle studentesse e degli studenti, e come possiamo lavorarci concretamente, in una scuola che è appunto così fortemente segmentata per gruppi classe, per discipline?
Una prima indicazione, che magari può essere utile anche per le attività del periodo estivo e poi per il prossimo anno scolastico: chiediamolo. Chiediamo alle nostre studentesse e ai nostri studenti quali sono i loro interessi specifici, per esempio attraverso un questionario di rilevazione, naturalmente organizzato in forme diverse, con approfondimenti diversi in funzione dei diversi gradi scolastici. La conoscenza di questi elementi può essere molto utile al corpo docente, giacché si tratta di informazioni che forniscono possibili ‘esche’ di motivazione, ed è naturalmente una sfida alla creatività del docente trovare come usarle, magari organizzando gruppi di lavoro e di interesse che approfondiscono interessi specifici in maniera anche a scollegata rispetto ai gruppi classe tradizionali.
Un meccanismo alternativo, che viene usato spesso nelle scuole di ambito anglosassone, è quello di creare gruppi di interessi attraverso dei “bandi” in cui si suggerisce un interesse specifico: gli studenti che hanno quell’interesse possono firmare e riunirsi in un gruppo di interesse e di attività.
L’obiezione immediata che viene spontaneo fare da parte di un insegnante a questo tipo di proposte è: ma in quali spazi? In quali tempi? Chi se ne occupa? Qui subentra l’importanza della presenza delle biblioteche scolastiche innovative nelle scuole: una biblioteca scolastica ben funzionante non è solo la stanza dei libri, ma anche un centro culturale che opera all’interno della scuola, e che può organizzare questo tipo di attività.
Ripensare alla scuola anche in questa prospettiva, senza nulla togliere ovviamente all'importanza del lavoro disciplinare, è uno dei compiti che il nostro sistema formativo si dovrebbe dare per il prossimo futuro, magari a partire proprio dalle attività un po' particolari che devono essere organizzate durante il periodo estivo.
Ma non ci sono solo gli interessi più strettamente personali: una riflessione analoga potrebbe essere fatta rispetto ad altri interessi che sappiamo importanti e rilevanti e che spesso non trovano una piena risposta: pensiamo ad esempio, con riferimento in questo caso in primo luogo alle scuole superiori, all'attività di orientamento relativa all'ingresso sul mondo del lavoro o al mondo universitario. Sappiamo che quasi in tutte le scuole superiori si svolgono attività di orientamento, organizzate soprattutto come conferenze dei cosiddetti stakeholders, dal mondo del lavoro o dalle università, che presentano la loro offerta di lavoro o universitaria.
Mettiamoci un momento nei panni di una studentessa o di uno studente che sta uscendo dal processo formativo e si affaccia a decidere quale lavoro fare, oppure in quale università andare. In questo momento naturalmente è molto utile conoscere alcune offerte ‘vicine’, ma è molto utile anche cercare di dare le competenze per cercare di muoversi anche autonomamente, su offerte diverse da quelle che abbiamo avuto occasione di incontrare nelle attività di orientamento.
Lavorare su queste competenze, ad esempio simulando situazioni di scelta fra offerte diverse, richiede di utilizzare insieme risorse informative tradizionali e risorse informative digitali e comporta competenze di ricerca, valutazione e selezione delle informazioni, ma anche, ad esempio, competenze di scrittura: come si scrive una domanda o un curriculum? Esercitazioni di questo tipo potrebbero essere utilmente aggiunte al bagaglio di attività da offrire già in questo intervallo estivo, e poi progressivamente anche nell'anno scolastico.