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Humane Technology Lab
Il lato umano dell'intelligenza artificiale
Un primo assaggio del contributo scientifico che il nuovo Humane Technology Lab darà alla riflessione culturale su queste tematiche è stato offerto dall’incontro “Esiste una saggezza digitale?”, che si è svolto in diretta streaming giovedì 10 giugno, sui canali social dell’Università Cattolica. Moderato dalla giornalista e conduttrice di Radio Uno Rai Annalisa Manduca, sono intervenuti insieme a Giuseppe Riva e a Ciro De Florio, docente di Logica e Filosofia della Scienza in Cattolica, due tra i massimi esperti a livello internazionale di Intelligenza Artificiale: Lucilla Sioli e Nicola Palmarini, entrambi alumni della Cattolica. La prima, con alle spalle un dottorato in economia all’Università di Southampton e uno all’Università Cattolica, è direttrice per l’Intelligenza artificiale e l’industria digitale alla Commissione europea ed è responsabile del coordinamento della strategia europea per la digitalizzazione dell'industria e dello sviluppo delle politiche nel settore dell'intelligenza artificiale (IA). Palmarini, laureato in Scienze Politiche in Cattolica, è direttore del National Innovation Centre for Ageing (NICA) del Regno Unito, centro di avanguardia nato dalla collaborazione tra il Governo britannico e la Newcastle University per lo sviluppo di soluzioni innovative dedicate alla longevity economy. Precedentemente, negli Stati Uniti, è stato AI Ethics Lead al Laboratorio congiunto sull’Intelligenza Artificiale di MIT e IBM e Direttore del Centro IBM Human Centric Solution, focalizzato sulle tecnologie emergenti per gli anziani.
Scopo principale di Humane Technology Lab è, dunque, promuovere e valorizzare le attività di ricerca multidisciplinare sulle relazioni che intercorrono fra tecnologie e diverse dimensioni dell’esperienza umana, sia in ambito accademico sia soprattutto in prospettiva di divulgazione culturale presso un pubblico più ampio.
Il Laboratorio si avvale un gruppo di ricercatori che fa a capo a diverse facoltà dell’Ateneo – da Psicologia a Economia, da Giurisprudenza a Scienze politiche e sociali, da Scienze della formazione a Scienze agrarie, alimentari e ambientali, solo per citarne alcune – e già impegnato su diversi ambiti di ricerca: robotica e mondo del lavoro; intelligenza artificiale e questioni giuridiche; machine learning e trasformazione dei modelli educativi; cyberpsicologia; tecnologia e ambiente.Partendo dal riconoscimento della dignità umana, ossia che ogni utilizzatore della tecnologia è una persona e in quanto tale ha proprie emozioni, propri obiettivi, proprie aspirazioni, il lavoro del Laboratorio si concentrerà su due aspetti: da una parte, la tecnologia cosiddetta positiva, per capire quale benessere può produrre sulla collettività e sulla società nel suo complesso. Dall’altro, sapendo che la tecnologia può essere invasiva e avere impatti negativi, identificare i problemi e trovare a breve termine soluzioni a scopo preventivo.
Quanto alle prime attività di Humane Technology Lab figurano la partecipazione al primo Dottorato nazionale in Intelligenza Artificiale (PhD AI); il rafforzamento del rapporto con l’Istituto Italiano di Tecnologia; l’attivazione di collaborazioni di ricerca internazionali nell’ambito della Strategic Alliance of Catholic Research Universities (Sacru) e l’organizzazione del convegno mondiale di CyberPsicologia, previsto per metà settembre.