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IIS Leonardo Da Vinci - Nitti di Potenza
Dalla lezione frontale all'apprendimento collaborativo. Metodologie
All’Istituto di Istruzione Superiore Leonardo da Vinci - Nitti di Potenza l’apprendimento collaborativo è stato declinato in un progetto dedicato allo studio di un’area della città di grande interesse storico, architettonico e urbanistico. Il Cooperative e Collaborative Learning è stato applicato in tutte le fasi del lavoro: dalla ricerca della documentazione (in biblioteca e in rete) alla scrittura delle bozze; dalla revisione alla pubblicazione. Naturalmente, nel periodo della didattica a distanza di emergenza, gli strumenti online si sono rivelato indispensabili per la fase preparatoria. Mentre, con la fine della fase più acuta dell’emergenza sanitaria, il lavoro di gruppo, soprattutto i sopralluoghi sul campo, è stato svolto in presenza.
Nel rione Santa Maria della città, agli inizi del XX secolo, fu costruito, ma mai inaugurato, un grande complesso ospedaliero psichiatrico ideato dall’ingegner Quaroni e dall’architetto Piacentini: il “Progetto Ophelia”, nome che gli studenti e le studentesse dell’IIS di Potenza hanno voluto dare anche al proprio lavoro, che ha permesso di individuare tutti gli edifici ancora esistenti e le loro destinazioni d’uso originali.
Le ragazze e i ragazzi hanno anche ricostruito digitalmente quel quartiere. Il frutto della ricerca ha dato vita a una pagina di Wikipedia. L’unica, relativa a Potenza, che disponga anche di una traduzione in inglese. Studenti e studentesse sono stati davvero i protagonisti di quest’esperienza, tanto che i docenti che li hanno sostenuti in questo percorso parlano di sé stessi come di semplici “compagni di viaggio”, che si sono divertiti e che hanno imparato dai e dalle giovani, anziché insegnato loro. Una pratica, quella sorta attorno a “Ophelia”, che molte scuole potrebbero riproporre. Nel nostro Paese non sono certo i siti d’interesse culturale a mancare...
Nel rione Santa Maria della città, agli inizi del XX secolo, fu costruito, ma mai inaugurato, un grande complesso ospedaliero psichiatrico ideato dall’ingegner Quaroni e dall’architetto Piacentini: il “Progetto Ophelia”, nome che gli studenti e le studentesse dell’IIS di Potenza hanno voluto dare anche al proprio lavoro, che ha permesso di individuare tutti gli edifici ancora esistenti e le loro destinazioni d’uso originali.
Le ragazze e i ragazzi hanno anche ricostruito digitalmente quel quartiere. Il frutto della ricerca ha dato vita a una pagina di Wikipedia. L’unica, relativa a Potenza, che disponga anche di una traduzione in inglese. Studenti e studentesse sono stati davvero i protagonisti di quest’esperienza, tanto che i docenti che li hanno sostenuti in questo percorso parlano di sé stessi come di semplici “compagni di viaggio”, che si sono divertiti e che hanno imparato dai e dalle giovani, anziché insegnato loro. Una pratica, quella sorta attorno a “Ophelia”, che molte scuole potrebbero riproporre. Nel nostro Paese non sono certo i siti d’interesse culturale a mancare...