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Istituto Omnicomprensivo di Bobbio
Il ruolo delle famiglie e del territorio. Metodologie
La seconda scuola-laboratorio di questa puntata è l’Istituto Comprensivo Statale di Bobbio, i cui numerosi plessi sono distribuiti su un territorio davvero molto vasto. Qui la collaborazione con le famiglie e con il territorio viene declinata in tante attività e non è unidirezionale: se parenti e abitanti dei vari comuni si prodigano per dare un valido supporto alla scuola, quest’ultima non è da meno nei loro confronti, offrendo, per esempio, lezioni di informatica agli adulti in cui a fare da insegnanti sono gli studenti e le studentesse più grandi.
I progetti sono numerosi e partono tutti dai Patti di Comunità sottoscritti dalla scuola con associazioni ed Enti Locali. Il primo step è stato quello della mappatura delle realtà territoriali, degli spazi, dei tempi e di ogni altra risorsa utile disponibile, a cominciare da quella umana.
Sì, perché è soprattutto il contributo degli uomini e delle donne di quel territorio a fare la differenza. Ci sono mamme e zie che nel tempo libero insegnano a tagliare e cucire ai bambini della primaria; c’è l’agricoltore che con i bambini più piccoli ha allestito dei veri e propri orti produttivi. Ci sono le guide alpine che con i ragazzi e le ragazze hanno tracciato i sentieri per il trekking. E c’è il giornalino online della scuola che fa da trait d’union delle tante esperienze e le racconta.
Uno scambio intergenerazionale e di competenze che rende più vivibile il territorio, incrementando l’amore per esso. Un’esperienza modello riproponibile ad ogni latitudine del nostro Paese.
I progetti sono numerosi e partono tutti dai Patti di Comunità sottoscritti dalla scuola con associazioni ed Enti Locali. Il primo step è stato quello della mappatura delle realtà territoriali, degli spazi, dei tempi e di ogni altra risorsa utile disponibile, a cominciare da quella umana.
Sì, perché è soprattutto il contributo degli uomini e delle donne di quel territorio a fare la differenza. Ci sono mamme e zie che nel tempo libero insegnano a tagliare e cucire ai bambini della primaria; c’è l’agricoltore che con i bambini più piccoli ha allestito dei veri e propri orti produttivi. Ci sono le guide alpine che con i ragazzi e le ragazze hanno tracciato i sentieri per il trekking. E c’è il giornalino online della scuola che fa da trait d’union delle tante esperienze e le racconta.
Uno scambio intergenerazionale e di competenze che rende più vivibile il territorio, incrementando l’amore per esso. Un’esperienza modello riproponibile ad ogni latitudine del nostro Paese.