Guido Scorza
La profilazione artefice del nostro destino
La profilazione è l'artefice del nostro destino, nei tempi in cui viviamo, secondo Guido Scorza ,Componente del Garante per la protezione dei dati personali, è la ragione per la quale accadono le cose anche quelle che non ci spieghiamo, la ragione per la quale restiamo incollati allo schermo dello smartphone così a lungo, la regione per la quale scegliamo di comprare un prodotto piuttosto che un altro, la ragione per la quale sui social ci viene proposta l'amicizia con Paolo e non con Francesco.
Dalla profilazione dipende anche il nostro futuro nelle relazioni personali e in quelle professionali ed educative, perché ovviamente una volta che ho un profilo una volta che i social sono convinti che io sono qualcuno, mi sarà più facile accedere ad un'università piuttosto che ad un altra. Quando domani cercherò un posto di lavoro, lo sappiamo tutti, la prima cosa che farà quel datore di lavoro sarà correre sui social e non è che vedrà sui social tutto di me, ma solo ed esclusivamente quello che, per il profilo, per l'opinione che quel social si è formato su di me, spingerà più in alto, gli proporrà come il vero Paolo o Francesco.
Controllare i dati quelli che condividiamo, è l'unico modo del quale oggi disponiamo, per limitare gli impatti negativi.
Dalla profilazione dipende gran parte del nostro presente, e buona parte del nostro futuro, perchè grazie alla raccolta di questa quantità industriale di dati personali, grazie alla realizzazione di un profilo relativo a chi siamo, naturalmente poi ci si può influenzare nelle scelte.La profilazione è una tecnica, è una scienza che ci studia che ci guarda dentro, che incrocia una quantità industriale do dati, per cercare di capire chi siamo per davvero secondo naturalmente chi fa la profilazione, quindi non per davvero in senso assoluto ma chi siamo per chi vende un prodotto, un servizio, per chi gestisce un social.
Dalla profilazione dipende anche il nostro futuro nelle relazioni personali e in quelle professionali ed educative, perché ovviamente una volta che ho un profilo una volta che i social sono convinti che io sono qualcuno, mi sarà più facile accedere ad un'università piuttosto che ad un altra. Quando domani cercherò un posto di lavoro, lo sappiamo tutti, la prima cosa che farà quel datore di lavoro sarà correre sui social e non è che vedrà sui social tutto di me, ma solo ed esclusivamente quello che, per il profilo, per l'opinione che quel social si è formato su di me, spingerà più in alto, gli proporrà come il vero Paolo o Francesco.
Controllare i dati quelli che condividiamo, è l'unico modo del quale oggi disponiamo, per limitare gli impatti negativi.