Pasquale Stanzione
I dati personali sono importanti
Nella società digitale attuale, secondo Pasquale Stanzione, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, i dati personali sono estremamente importanti perché sono frammenti preziosi, non soltanto della nostra persona ma della stessa nostra libertà, nel senso che dobbiamo avere consapevolezza che con il famoso "click " sul computer, affidiamo alla rete una parte importante della nostra persona e potremmo quindi alimentare ad esempio un pedinamento digitale, ovvero una profilazione particolarmente pervasiva.
Questo discorso ha un particolare significato nei confronti dei giovani, i quali, talvolta con leggerezza, possono affrontare queste nuove tecnologie non avendo piena coscienza del fatto che affidare un frammento della propria vita alla rete, significa determinare talvolta anche dei rischi gravissimi, perché la foto,una parola possono portare a delle vere e proprie tragedie come tutti i giorni noi vediamo al riguardo, come il revernge porn e il cyberbullismo.
Come si risolve questo? Attraverso un'educazione progressiva al digitale, una sorta di paideia, in modo tale che si diffonda sempre di più la cultura della privacy. In tale ottica l'Autorità Garante della privacy ha sottoscritto con la Rai un protocollo di collaborazione, affinche essa diffonda questa cultura soprattutto tra i giovani, rendendoli consapevoli dei vantaggi, ma anche dei rischi che sono insiti nelle nuove tecnologie.
Dunque avere consapevolezza del proprio io, della propria identità e integrità, è guardare con attenzione a queste nuove tecnologie, non concedendo spazio, superficialità a mancanza di consapevolezza nella protezione della persona.E' proprio qui, nella protezione dei dati persona, l’autorità garante ha fatto in questi 25 anni una sorta di percorso evolutivo: è passato dalla tutela del riserbo della persona al controllo corretto dei propri dati, che è anche un profilo di democrazia, nel senso di stare attenti alla diffusione del potere, dalla salvaguardia di piattaforme, talvolta molto invasive, da poteri privati e soprattutto anche dalla diffusione degli algoritmi, i quali non consentono una partecipazione umana alle decisioni.
Questo discorso ha un particolare significato nei confronti dei giovani, i quali, talvolta con leggerezza, possono affrontare queste nuove tecnologie non avendo piena coscienza del fatto che affidare un frammento della propria vita alla rete, significa determinare talvolta anche dei rischi gravissimi, perché la foto,una parola possono portare a delle vere e proprie tragedie come tutti i giorni noi vediamo al riguardo, come il revernge porn e il cyberbullismo.
Come si risolve questo? Attraverso un'educazione progressiva al digitale, una sorta di paideia, in modo tale che si diffonda sempre di più la cultura della privacy. In tale ottica l'Autorità Garante della privacy ha sottoscritto con la Rai un protocollo di collaborazione, affinche essa diffonda questa cultura soprattutto tra i giovani, rendendoli consapevoli dei vantaggi, ma anche dei rischi che sono insiti nelle nuove tecnologie.