"La corsa dell'ORA"
La storia dello storico quotidiano di Palermo
il docu-film di Antonio Bellia La corsa dell'ORA (2017) è dedicato allo storico quotidiano L’Ora di Palermo e ripercorre il ventennio della direzione di Vittorio Nistico. Considerato dalla critica uno dei massimi esempi di giornalismo al servizio della lotta alla mafia, è stato realizzato con il contributo dell'Ordine dei Giornalisti della Regione Sicilia e nel 2018 ha vinto il Nastro d'argento come miglior documentaio
Tra il 1954 e il 1975 sono gli anni in cui Vittorio Nisticò è il direttore del quotidiano L’ORA. Le parole di Nisticò interpretate da Pippo Delbono rappresentano l’ossatura del film:
da un lato le battaglie contro l’intreccio di poteri e interessi tra la mafia e la politica in un momento storico di grande trasformazione per la Sicilia, dall’altro l’impegno di una generazione di intellettuali e artisti che vedono protagonisti personaggi come Sciascia, Consolo, Dolci, Guttuso, Caruso, che si fanno carico della necessità di essere interpreti di un cambiamento sociale e civile e che scelgono il piccolo quotidiano palermitano come luogo e strumento di questa grande scommessa. Il giornale in pochi anni diviene il perno della lotta alla “mentalità mafiosa”, Nisticò diventa un maestro del giornalismo e l’Ora una grande scuola, una “fabbrica delle notizie”.
Dal 2009 è direttore artistico del SiciliAmbiente documentary film Festival giunto alla VIII edizione. Dal 2015 assume la co-direzione del “DIRITTI A TODI Human Right International Film Festival” di Todi
Tra il 1954 e il 1975 sono gli anni in cui Vittorio Nisticò è il direttore del quotidiano L’ORA. Le parole di Nisticò interpretate da Pippo Delbono rappresentano l’ossatura del film:
da un lato le battaglie contro l’intreccio di poteri e interessi tra la mafia e la politica in un momento storico di grande trasformazione per la Sicilia, dall’altro l’impegno di una generazione di intellettuali e artisti che vedono protagonisti personaggi come Sciascia, Consolo, Dolci, Guttuso, Caruso, che si fanno carico della necessità di essere interpreti di un cambiamento sociale e civile e che scelgono il piccolo quotidiano palermitano come luogo e strumento di questa grande scommessa. Il giornale in pochi anni diviene il perno della lotta alla “mentalità mafiosa”, Nisticò diventa un maestro del giornalismo e l’Ora una grande scuola, una “fabbrica delle notizie”.
Antonio Bellia nasce a Catania nel 1969. Si laurea in Psicologia all’Università di Palermo ma fin da giovanissimo coltiva la passione per la fotografia e il cinema. Ben presto inizia un percorso nel cinema prima come assistente e poi come aiuto regia. Per diversi anni alterna la regia di documentari al lavoro di aiuto regia nel cinema. Realizza alcuni documentari per la RAI e altri per ARTE’/ZDF. Nel 2005 fonda la Demetra produzioni con cui realizza le proprie opere e partecipa in qualità di coproduttore e/o produttore esecutivo alla realizzazione di documentari e fiction di altri autori.La cosa che mi ha più stupito studiando, cercando tra gli archivi degli articoli pubblicati su “L’Ora”, è lo spessore culturale di questo piccolo giornale. Le pagine della cultura sono straordinarie, vi erano i contributi di Leonardo Sciascia, di Consolo, di Bufalino, di Perriera, di Danilo Dolci, intellettuali siciliani e non, che bazzicavano in quella redazione
Antonio Bellia
Dal 2009 è direttore artistico del SiciliAmbiente documentary film Festival giunto alla VIII edizione. Dal 2015 assume la co-direzione del “DIRITTI A TODI Human Right International Film Festival” di Todi