Mario Francese
Un cronista contro la mafia
Era nato a Siracusa nel 1925 Mario Francese e negli anni Cinquanta aveva coronato il suo sogno di fare il giornalista diventando corrispondente de La Sicilia di Catania, sezione cronaca nera e giudiziaria. Nel 1960 era passato al Giornale di Sicilia di Palermo. Primo e unico giornalista ad intervistare Ninetta Bagarella, moglie di Totò Riina, il 27 luglio 1971.
Nella sua carriera si occupa di molte inchieste che mostravano un collegamento tra mafia e istituzioni, e si distingue per il coraggio di fare sempre i nomi e i cognomi. Tra le inchieste su mafia e appalti pubblici quella della Diga Garcia, un'opera della valle del Belice mai completata, inserita nel piano di ricostruzione successivo al terremoto del 1968. Nonostante l'omicidio del colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo che collaborava con lui nell'indagine, nel 1977 Francese pubblica sul Giornale di Sicilia un'inchiesta in sei puntate riguardante gli appalti della Diga, collegando la morte del colonnello proprio alle indagini mafia-appalti.
Nella sua carriera si occupa di molte inchieste che mostravano un collegamento tra mafia e istituzioni, e si distingue per il coraggio di fare sempre i nomi e i cognomi. Tra le inchieste su mafia e appalti pubblici quella della Diga Garcia, un'opera della valle del Belice mai completata, inserita nel piano di ricostruzione successivo al terremoto del 1968. Nonostante l'omicidio del colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo che collaborava con lui nell'indagine, nel 1977 Francese pubblica sul Giornale di Sicilia un'inchiesta in sei puntate riguardante gli appalti della Diga, collegando la morte del colonnello proprio alle indagini mafia-appalti.
Qualche tempo dopo il caporedattore Lucio Galluzzo subisce un attentato e anche il direttore del quotidiano Lino Rizzi ritrova la sua auto danneggiata. Lasciando il giornale, Galluzzo consiglia a Francese di fare altrettanto ma lui decide di rimanere a Palermo e continuare a seguire le sue inchieste. Mario Francese viene assassinato davanti alla sua abitazione la sera del 26 gennaio 1979, di ritorno dalla redazione del giornale.Russo ucciso per ordine dei corleonesi. Richiesto forse un mandato di cattura per Leoluca Bagarella. L’eliminazione del colonnello sarebbe stata decisa per le indagini sui subappalti della diga Garcia