Rocco Chinnici
Un uomo libero
Viva la storia arriva a Palermo per raccontare il giudice Rocco Chinnici, un uomo che ha sfidato la mafia e pagato il prezzo della sua grande onestà, un uomo dello Stato che ha combattuto per far trionfare la giustizia. Linda Stroppa ricorda l'uomo e il magistrato con i ragazzi del liceo Vittorio Emanuele II di Palermo:
Queste, a caldo, le definizioni dei ragazzi a proposito di mafia, una realtà che nella città e nelle strade di Palermo ha lasciato segni profondi. Il 29 luglio del 1983 Rocco Chinnici si trovava in Via Federico Pipitone n.59. Era un venerdì e alle otto, come ogni mattina, la macchina della scorta lo aspettava sotto casa. "Davanti al portone è parcheggiata una Fiat 126 verde carica di tritolo – spiega uno dei ragazzi – l'esplosione è fortissima, saltano tutti i vetri nell'arco di 400 metri. Anche nelle case circostanti ci sono molti feriti. Chinnici, il maresciallo Trapassi, l'appuntato Bartolotta, e il portiere dello stabile di via Pipitone Li Sacchi, perdono la vita; l'autista Giovanni Paparcuri è gravemente ferito. E sono solo le 8.05"...Per me la mafia è tutto e non è niente, per me la mafia è solo ignoranza,è una specie di cancro, inaspettato, che colpisce molte cose e non sai come difenderti. La mafia è un fenomeno sociale, politico ed economico