Campionato Italiano Giovanile di Debate: protagonista l'Europa
Su questa pagina lo streaming della finale
Dopo 6 mesi e ben 269 dibattiti che hanno coinvolto più di 300 giovani di tutta Italia si avvia al gran finale la prima edizione del Campionato Italiano Giovanile di Debate – organizzato dalla Società Nazionale Debate Italia con il sostegno di Coop Lombardia, il patrocinio di Commissione europea e Parlamento europeo e la media partnership di Ansa, Rai Cultura e Rai Scuola. Venerdì 7 maggio si svolgono i quarti di finale e domenica 9 le quattro squadre vincitrici si scontreranno nelle semifinali e nella finale che assegnerà il titolo di prima squadra Campione d’Italia e di Best Debater 2021. Ospiti d’onore dell’evento conclusivo: Elio e il Vicepresidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo.
I quarti di finale e la finale sono a tema preparato: solo le posizioni pro e contro verranno assegnate poco prima del dibattito mentre la mozione è nota alle squadre da settimane. Per i quarti sarà: Il Presidente della Commissione europea dovrebbe essere eletto tramite voto popolare diretto. Per la finale il confronto avverrà su una mozione sulla quale le squadre si sono già confrontate più volte in gare molto combattute: L’Unione europea dovrebbe rendere prioritaria la realizzazione del modello degli Stati Uniti d’Europa. Le semifinali saranno invece a tema impromptu: la mozione verrà comunicata alle squadre solo un’ora prima del dibattito e solo in quel momento saranno assegnate per estrazione le posizioni pro e contro.
Domenica 9 maggio, a partire dalle 14:00, la finale sarà diffusa in streaming sul portale di Ansa, sul sito del Campionato e su questa pagina del portale di Rai Scuola.
A presentare i dibattiti un duo d’eccezione: Filippo Solibello, conduttore di Caterpillar AM su Rai Radio2, ed Elio, che assisteranno alle gare e le commenteranno insieme agli ospiti in studio e in collegamento: Fabio Massimo Castaldo – Vicepresidente del Parlamento europeo, Federica Megalizzi - Fondazione Antonio Megalizzi, Massimo Gaudina – Capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea, Maurizio Molinari – Responsabile media del Parlamento europeo in Italia, Manuele De Conti – Presidente della Società Nazionale Debate Italia, Matteo Giangrande – Direttore della SNDI, Marco Costigliolo – Responsabile Organizzativo del Campionato di Debate, Alfredo De Bellis – Vicepresidente di Coop Lombardia, Marco Di Fonzo – Capo Redazione Politica di Sky TG24 e Presidente dell’Associazione Stampa Parlamentare. In apertura verrà diffuso un videomessaggio di saluto e incoraggiamento ai giovani debater da parte del Presidente del Parlamento europeo David Sassoli.
Ma questo weekend all’insegna del debate e dell’Europa si aprirà con un evento eccezionale: per la prima volta in Italia 4 membri di un Parlamento – in questo caso ovviamente quello europeo – si sfideranno in un dibattito pubblico secondo le regole del debate. A ospitare questo evento sarà proprio Caterpillar AM, il programma di Rai Radio2 in onda dalle 6:00 alle 7:30, visibile anche in video streaming su Rai Play e disponibile in podcast. Il tema sarà uno dei più controversi del momento – L'Unione Europea dovrebbe spingere gli Stati membri a consentire i matrimoni fra coppie dello stesso sesso – e la squadra Pro sarà composta da Brando Benifei (PD – Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici) e Eleonora Evi (Verdi – Alleanza Libera Europea), mentre ad opporsi saranno Carlo Fidanza (FdI – Conservatori e Riformisti Europei) e Simona Baldassarre (Lega – Identità e Democrazia). I concorrenti avranno un minuto di tempo ciascuno per esporre le proprie argomentazioni e rispondere a quelle degli avversari. A introdurre e commentare la mozione sarà il responsabile dell'Ufficio del Parlamento europeo a Milano Maurizio Molinari mentre il verdetto sarà affidato ai commenti degli ascoltatori raccolti e sintetizzati dai conduttori Filippo Solibello e Marco Ardemagni.
Sarà naturalmente un gioco, ma fino a un certo punto, perché mai come ora l’Europa è fondamentale per il futuro del nostro paese e perché sarà l’occasione per parlare dell’altro evento che caratterizzerà la giornata di domenica 9 maggio: non solo, come tutti gli anni, Giornata dell’Europa ma anche il giorno dell’inaugurazione a Strasburgo della Conferenza sul Futuro dell’Europa e il lancio della piattaforma digitale che consentirà la partecipazione e il contributo dei cittadini europei alla Conferenza.
In Italia più di 180 scuole hanno assunto il Debate come pratica didattica curricolare trasversale e come attività extra cruciale per consentire agli studenti di acquisire gli strumenti e le competenze (i soft skills) sulla cittadinanza, come previsto dall’Unione Europea e dall’Agenzia 2030. Nel 2013 è nata la Rete Nazionale We Debate e nel 2014 il Movimento di Avanguardie Educative promosso dall’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE) inserisce il Debate tra le metodologie didattiche innovative.
Il progetto Debate Italia, avviato nel 2017 dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, supporta la diffusione della pratica del Debate nelle scuole e la realizzazione delle Olimpiadi nazionali di Debate, offrendo ai migliori speaker l’opportunità di partecipare ai campionati mondiali. Con la nascita nel 2019 della Società Nazionale Debate Italia (SNDI) questa disciplina comincia a diffondersi anche fuori dal mondo della scuola. SNDI si pone infatti l’obiettivo di promuovere questa disciplina in tutti gli ambiti della società ed essere interlocutore progettuale di altre associazioni, enti e istituzioni nazionali e internazionali.
Ma cos’è il Debate? Secondo l’esperto Matteo Giangrande è uno “sport didattico” che affonda le sue radici millenarie nell’arte della dialettica e della retorica dell’antica Grecia e, più recenti, nelle “disputationes” delle università medievali e moderne. Si diffonde come pratica agonistica nel XIX secolo soprattutto negli Stati Uniti dove a sfidarsi sono i club dei college più prestigiosi ed esclusivi del Paese. Oggi il Debate, in virtù della sua forte valenza formativa, è praticato in molti tornei locali e internazionali a livello globale.
L’aspetto più interessante del Debate è che la posizione pro o contro una mozione viene assegnata alle squadre indipendentemente dalle opinioni personali degli speaker che devono comunque dimostrarsi in grado di argomentare in modo adeguato, seguendo precise regole di tempo e di correttezza, per sottoporsi poi al giudizio finale della giuria. Per queste sue caratteristiche il Debate abitua ad analizzare questioni complesse, ad esporre il proprio pensiero valutando anche le ragioni degli interlocutori.
Le regole del Debate:
● Si confrontano due squadre su una mozione (un tema) assegnata.
● Negli incontri con “tema preparato”, la mozione viene comunicata alle squadre diverse settimane prima del dibattito, ma solo pochi minuti prima viene loro assegnata la posizione pro o contro.
● Negli incontri con “tema impromptu”, invece, le squadre conoscono in anticipo la loro posizione ma la mozione viene comunicata solo un’ora prima del dibattito.
● La squadra Pro sostiene la mozione.
● La squadra Contro vi si oppone.
● Ognuna delle due squadre è composta da tre speaker che, in totale, tengono quattro discorsi.
● I primi due speaker presentano le argomentazioni che costituiscono la strategia della propria squadra.
● Il terzo speaker si occupa invece della confutazione delle tesi della squadra avversaria.
● Lo speaker che tiene l’arringa finale riassume le argomentazioni della propria squadra e conclude l’argomentazione.
● I dibattiti sono discussi e valutati da una giuria di esperti, che assegna i punteggi alle squadre e dichiara il vincitore.
Tutte le informazioni sul debate e sul Campionato sul sito del Campionato Italiano di Debate
I quarti di finale e la finale sono a tema preparato: solo le posizioni pro e contro verranno assegnate poco prima del dibattito mentre la mozione è nota alle squadre da settimane. Per i quarti sarà: Il Presidente della Commissione europea dovrebbe essere eletto tramite voto popolare diretto. Per la finale il confronto avverrà su una mozione sulla quale le squadre si sono già confrontate più volte in gare molto combattute: L’Unione europea dovrebbe rendere prioritaria la realizzazione del modello degli Stati Uniti d’Europa. Le semifinali saranno invece a tema impromptu: la mozione verrà comunicata alle squadre solo un’ora prima del dibattito e solo in quel momento saranno assegnate per estrazione le posizioni pro e contro.
Domenica 9 maggio, a partire dalle 14:00, la finale sarà diffusa in streaming sul portale di Ansa, sul sito del Campionato e su questa pagina del portale di Rai Scuola.
A presentare i dibattiti un duo d’eccezione: Filippo Solibello, conduttore di Caterpillar AM su Rai Radio2, ed Elio, che assisteranno alle gare e le commenteranno insieme agli ospiti in studio e in collegamento: Fabio Massimo Castaldo – Vicepresidente del Parlamento europeo, Federica Megalizzi - Fondazione Antonio Megalizzi, Massimo Gaudina – Capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea, Maurizio Molinari – Responsabile media del Parlamento europeo in Italia, Manuele De Conti – Presidente della Società Nazionale Debate Italia, Matteo Giangrande – Direttore della SNDI, Marco Costigliolo – Responsabile Organizzativo del Campionato di Debate, Alfredo De Bellis – Vicepresidente di Coop Lombardia, Marco Di Fonzo – Capo Redazione Politica di Sky TG24 e Presidente dell’Associazione Stampa Parlamentare. In apertura verrà diffuso un videomessaggio di saluto e incoraggiamento ai giovani debater da parte del Presidente del Parlamento europeo David Sassoli.
Ma questo weekend all’insegna del debate e dell’Europa si aprirà con un evento eccezionale: per la prima volta in Italia 4 membri di un Parlamento – in questo caso ovviamente quello europeo – si sfideranno in un dibattito pubblico secondo le regole del debate. A ospitare questo evento sarà proprio Caterpillar AM, il programma di Rai Radio2 in onda dalle 6:00 alle 7:30, visibile anche in video streaming su Rai Play e disponibile in podcast. Il tema sarà uno dei più controversi del momento – L'Unione Europea dovrebbe spingere gli Stati membri a consentire i matrimoni fra coppie dello stesso sesso – e la squadra Pro sarà composta da Brando Benifei (PD – Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici) e Eleonora Evi (Verdi – Alleanza Libera Europea), mentre ad opporsi saranno Carlo Fidanza (FdI – Conservatori e Riformisti Europei) e Simona Baldassarre (Lega – Identità e Democrazia). I concorrenti avranno un minuto di tempo ciascuno per esporre le proprie argomentazioni e rispondere a quelle degli avversari. A introdurre e commentare la mozione sarà il responsabile dell'Ufficio del Parlamento europeo a Milano Maurizio Molinari mentre il verdetto sarà affidato ai commenti degli ascoltatori raccolti e sintetizzati dai conduttori Filippo Solibello e Marco Ardemagni.
Sarà naturalmente un gioco, ma fino a un certo punto, perché mai come ora l’Europa è fondamentale per il futuro del nostro paese e perché sarà l’occasione per parlare dell’altro evento che caratterizzerà la giornata di domenica 9 maggio: non solo, come tutti gli anni, Giornata dell’Europa ma anche il giorno dell’inaugurazione a Strasburgo della Conferenza sul Futuro dell’Europa e il lancio della piattaforma digitale che consentirà la partecipazione e il contributo dei cittadini europei alla Conferenza.
In Italia più di 180 scuole hanno assunto il Debate come pratica didattica curricolare trasversale e come attività extra cruciale per consentire agli studenti di acquisire gli strumenti e le competenze (i soft skills) sulla cittadinanza, come previsto dall’Unione Europea e dall’Agenzia 2030. Nel 2013 è nata la Rete Nazionale We Debate e nel 2014 il Movimento di Avanguardie Educative promosso dall’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE) inserisce il Debate tra le metodologie didattiche innovative.
Il progetto Debate Italia, avviato nel 2017 dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, supporta la diffusione della pratica del Debate nelle scuole e la realizzazione delle Olimpiadi nazionali di Debate, offrendo ai migliori speaker l’opportunità di partecipare ai campionati mondiali. Con la nascita nel 2019 della Società Nazionale Debate Italia (SNDI) questa disciplina comincia a diffondersi anche fuori dal mondo della scuola. SNDI si pone infatti l’obiettivo di promuovere questa disciplina in tutti gli ambiti della società ed essere interlocutore progettuale di altre associazioni, enti e istituzioni nazionali e internazionali.
Ma cos’è il Debate? Secondo l’esperto Matteo Giangrande è uno “sport didattico” che affonda le sue radici millenarie nell’arte della dialettica e della retorica dell’antica Grecia e, più recenti, nelle “disputationes” delle università medievali e moderne. Si diffonde come pratica agonistica nel XIX secolo soprattutto negli Stati Uniti dove a sfidarsi sono i club dei college più prestigiosi ed esclusivi del Paese. Oggi il Debate, in virtù della sua forte valenza formativa, è praticato in molti tornei locali e internazionali a livello globale.
L’aspetto più interessante del Debate è che la posizione pro o contro una mozione viene assegnata alle squadre indipendentemente dalle opinioni personali degli speaker che devono comunque dimostrarsi in grado di argomentare in modo adeguato, seguendo precise regole di tempo e di correttezza, per sottoporsi poi al giudizio finale della giuria. Per queste sue caratteristiche il Debate abitua ad analizzare questioni complesse, ad esporre il proprio pensiero valutando anche le ragioni degli interlocutori.
Le regole del Debate:
● Si confrontano due squadre su una mozione (un tema) assegnata.
● Negli incontri con “tema preparato”, la mozione viene comunicata alle squadre diverse settimane prima del dibattito, ma solo pochi minuti prima viene loro assegnata la posizione pro o contro.
● Negli incontri con “tema impromptu”, invece, le squadre conoscono in anticipo la loro posizione ma la mozione viene comunicata solo un’ora prima del dibattito.
● La squadra Pro sostiene la mozione.
● La squadra Contro vi si oppone.
● Ognuna delle due squadre è composta da tre speaker che, in totale, tengono quattro discorsi.
● I primi due speaker presentano le argomentazioni che costituiscono la strategia della propria squadra.
● Il terzo speaker si occupa invece della confutazione delle tesi della squadra avversaria.
● Lo speaker che tiene l’arringa finale riassume le argomentazioni della propria squadra e conclude l’argomentazione.
● I dibattiti sono discussi e valutati da una giuria di esperti, che assegna i punteggi alle squadre e dichiara il vincitore.
Tutte le informazioni sul debate e sul Campionato sul sito del Campionato Italiano di Debate