Giardini d'Italia
Storia ed evoluzione
Il filmato, realizzato nel 1985, percorre, brevemente la storia e l’evoluzione dei giardini in Italia facendocene visitare alcuni tra i più belli.
I primi giardini di cui si può parlare, sono quelli classici d’epoca romana con macchie di verde, prati e sentieri, qualche elemento architettonico, laghetti, molti rosai e poche aiuole fiorite.
Più tardi, nel Rinascimento, nasce il giardino all’italiana che possiamo ammirare, in una delle sue massime espressioni, in quello dell’Isola Bella del lago Maggiore, realizzato su disegno dell’architetto Angelo Crivelli, nei primi anni del Seicento.
Verso la fine del Settecento nasce il giardino all’inglese, impostato su una sequenza di prati e macchie boschive o gruppi d’arbusti. Scompaiono le forme geometriche e nascono i giardini selvaggi che vogliono copiare la natura, come l’isola Madre, un gioiello verde sul lago Maggiore, dove convivono il giardino all’italiana e quello all’inglese.
Ci spostiamo, poi, nel parco di Villa Cicogna, in un paese nei pressi di Varese, considerato quello che maggiormente conserva le caratteristiche di giardino all’italiana, e nel parco settecentesco di Collodi, che ha visto nascere la favola di Pinocchio.
Infine il giardino di Villa d’Este, presso Tivoli, fatto costruire intorno al 1550 dal cardinale Ippolito d’Este, figlio di Lucrezia Borgia, in cui la differenza di piani fu utilizzata per inserire meravigliosi giochi d’acqua.
I primi giardini di cui si può parlare, sono quelli classici d’epoca romana con macchie di verde, prati e sentieri, qualche elemento architettonico, laghetti, molti rosai e poche aiuole fiorite.
Più tardi, nel Rinascimento, nasce il giardino all’italiana che possiamo ammirare, in una delle sue massime espressioni, in quello dell’Isola Bella del lago Maggiore, realizzato su disegno dell’architetto Angelo Crivelli, nei primi anni del Seicento.
Verso la fine del Settecento nasce il giardino all’inglese, impostato su una sequenza di prati e macchie boschive o gruppi d’arbusti. Scompaiono le forme geometriche e nascono i giardini selvaggi che vogliono copiare la natura, come l’isola Madre, un gioiello verde sul lago Maggiore, dove convivono il giardino all’italiana e quello all’inglese.
Ci spostiamo, poi, nel parco di Villa Cicogna, in un paese nei pressi di Varese, considerato quello che maggiormente conserva le caratteristiche di giardino all’italiana, e nel parco settecentesco di Collodi, che ha visto nascere la favola di Pinocchio.
Infine il giardino di Villa d’Este, presso Tivoli, fatto costruire intorno al 1550 dal cardinale Ippolito d’Este, figlio di Lucrezia Borgia, in cui la differenza di piani fu utilizzata per inserire meravigliosi giochi d’acqua.