Benvenuti in Italia - 10

Unità 9 - Livello A1


SKETCH A LAVORI IN CORSO
SKETCH B L’APPUNTAMENTO
SKETCH C MUSICA MAESTRO!
SKETCH D UN LAVORO PER PAULINE

 

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH A LAVORI IN CORSO

PERSONAGGI:

OPERAIO ZOU ZOU

OPERAIO PAVEL PAVEL (INVECCHIATO)

OPERAIO GIUSEPPE GIUSEPPE

Esterno giorno. Strada. Cantiere metropolitana

Tre operai, Zou, Pavel e Giuseppe, sono al lavoro. Con tanto di tuta, caschi, scarpe regolamentari, occhiali da lavoro, guanti da lavoro…

Sono tutti e tre chinati, fa caldo. Zou lavora velocemente, Giuseppe brontola…, ad un certo punto Giuseppe si alza, si toglie i guanti, poi il casco, si passa un braccio sulla fronte sudata e poggia il casco a terra…

GIUSEPPE brontolando

Uff! che caldo…

Gli altri due lo guardano e si rimettono al lavoro

ZOU allegro continuando a lavorare

Dai, Giuseppe, tra poco facciamo una pausa. Continuiamo ancora un po’

GIUSEPPE borbottando

E già. Però che caldo. Va bene. Lavoriamo

Giuseppe si infila i guanti ma dimentica di mettere il casco. Pavel lo osserva. Senza dire niente si alza, raccoglie il casco e lo calca sulla testa di Giuseppe

PAVEL A GIUSEPPE

Il casco, Giuseppe. Il casco…

GIUSEPPE borbottando

Ah sì, grazie. Però che caldo…

Pavel guarda l’orologio al polso, e togliendosi casco e guanti:

PAVEL

Va bene. Facciamo una pausa. Comincio a sentire gli anni… ma fra tre settimane vado in pensione e torno al mio paese…

ZOU

E come fai a prendere la pensione?

PAVEL

In tutti questi anni ho sempre versato i contributi e potrò ricevere la pensione anche in Moldavia!

Giuseppe scatta in piedi, si libera di casco e guanti

GIUSEPPE

Beh… allora vado al bar e ordiniamo per festeggiare… Prendete qualcosa?

Anche Zou si alza in piedi e si toglie casco e guanti

ZOU

Perché no? Ho fame e sete.

PAVEL

Volentieri, grazie. Anch’io ho fame e sete. Però offro io, eh? Da bere vorrei un bicchiere d’acqua con una fetta di limone, grazie.

GIUSEPPE

Allora per Pavel un bicchiere d’acqua con limone… e poi? Vuoi qualcos’altro?

PAVEL

Anche un caffè, per favore. E un panino.

GIUSEPPE

Un panino come?

PAVEL

Pane integrale con il salame.

GIUSEPPE

Allora per Pavel un bicchiere d’acqua con limone… pane integrale con salame e un caffè.

E tu Zou? Prendi qualcosa?

ZOU

Io vorrei un panino con il tonno, un thè freddo e un dolce, per favore.

PAVEL

No, due dolci, per favore: uno anche per me!

Pavel guarda perplesso Giuseppe, poi tira fuori da una tasca un blocco e una matita e fa per scrivere

PAVEL

Scrivo tutto, così non dimentichi niente

GIUSEPPE con sufficienza

Ma no. Grazie. Io non dimentico mai niente

E battendosi un dito sulla tempia un paio di volte aggiunge

GIUSEPPE

C’è un computer qui dentro. Non sfugge niente

Pavel cerca nello zaino il portafoglio per dare i soldi a Giuseppe.

PAVEL

Aspetta, Giuseppe! Ecco i soldi! Voglio offrire!

Giuseppe li allontana con un gesto della mano

GIUSEPPE

No, grazie. Sei tu che vai in pensione! Io ho ancora venti anni di lavoro! Quindi oggi offro io!

E Giuseppe si allontana uscendo di scena

Pavel intanto si china per rimettere il suo portafoglio nella borsa a terra, e vede, vicino agli attrezzi un altro portafoglio, quello di Giuseppe

PAVEL

Ah, Giuseppe non dimentica mai niente, eh?

ZOU

Ma è il portafoglio di Giuseppe…

Pavel rincorrendo Giuseppe fino a uscire anche lui dalla scena

PAVEL

Giuseppeeeeee, il portafoglioooooooooo

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH B L’APPUNTAMENTO

PERSONAGGI:

JULIA JULIA

KEVIN KEVIN

Interno sera. Classe

In classe, fine lezione, due banchi con su ancora libri, quaderni, penne... Julia e Kevin si preparano ad andar via. Stanno raccogliendo, ognuno dal suo banco le sue cose. Kevin è lentissimo, si gira i quaderni tra le mani, prende una penna poi la rimette sul banco, sistema l’orecchia di un libro, liscia una pagina un po’ sgualcita… Julia intanto ha finito, guarda Kevin un momento incerta su cosa fare, poi alza le spalle e fa per uscire. Ma, fatti due passi, ci ripensa, si gira sospirando e s’avvicina al banco di Kevin che continua a cincischiare cupo sulle sue cose

JULIA

Avanti, Kevin, che c’è? Che succede? Stai male?

KEVIN scuotendo la testa

No. No. Grazie. Sto bene.

Julia capisce che qualcosa c’è. Posa la sua borsa sul banco di Kevin e si siede sul banco

JULIA

Non è vero, Kevin. Posso aiutarti?

Kevin continua a scuotere la testa, senza guardare in faccia Julia

JULIA dolcemente

È una ragazza? Problemi d’amore?

Kevin continua a scuotere la testa, senza guardare in faccia Julia

Julia non sa che fare, lo osserva indecisa, poi scende dal banco, prende la borsa e fa per andarsene

JULIA un po’ indispettita

Va bene. Allora io vado via. Ciao

KEVIN

Ciao… No aspetta, Julia. Sì, un problema c’è.

Julia torna indietro e si siede di nuovo sul banco di Kevin

JULIA dolcemente

Vuoi un consiglio? Parla. Ti ascolto.

KEVIN a bassa voce

È una ragazza

JULIA entusiasta

Una ragazza. Bene! E qual è il problema?

KEVIN a bassa voce

Abbiamo un appuntamento

JULIA entusiasta

Wow! Un appuntamento. Quando?

KEVIN a bassa voce

Tra 20 minuti

JULIA stupita

Tra venti minuti? E dove?

KEVIN a bassa voce

In un bar qui vicino…

JULIA dubbiosa

Bene! E qual è il problema? Sai come si corteggiano le donne da noi? Con tanti fiori! Rose… tulipani… e poi si invitano in un locale dove si balla e si canta! A noi piace moltissimo! Vai, sbrigati!

Julia comincia a mettere le cose di Kevin nello zaino di Kevin, un po’ alla rinfusa. Kevin, come fosse un riflesso condizionato, le tira fuori di nuovo per sistemarle bene.

KEVIN

E cosa faccio?

JULIA sorridendo

Cosa fai? Prima saluti e poi le offri qualcosa

KEVIN a bassa voce

Come le offro qualcosa?

JULIA sorridendo bonaria

Come? Le dici “ciao”, e poi le chiedi: “cosa prendi?”, oppure le chiedi: “vuoi un caffè?”

KEVIN spaventato

E se non le piace il caffè?

JULIA sorridendo bonaria

Va bene. La tua ragazza rifiuta il caffè. E allora tu: “preferisci un thè? Al limone? Alla pesca?”

KEVIN ancora più spaventato

E se mi dice “no grazie”?

JULIA un po’ spazientita

Allora un gelato, ah è molto buono il gelato al melone…

KEVIN terrorizzato

E se non accetta il gelato al melone?

JULIA

Allora… (pensierosa sorridendo) le dici: “Yatjebya ljublju zajcik”

KEVIN

E che vuol dire?

JULIA (sorridendo)

Ti amo, leprottino!

KEVIN (confuso)

Ma io non so parlare russo!

Julia esasperata si alza e va via, mentre va via

JULIA esasperata

Allora… prova con un bacio e fine!

Kevin lascia cadere a terra tutto quello che ha in mano

Julia dalla porta, ad alta voce, quasi urlando perché ormai è fuori, e ridendo

JULIA ridendo

E spegni le luci quando esci!

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH C MUSICA MAESTRO!

PERSONAGGI:

RAGAZZO ANGEL

DIRETTORE PERSONALE GIOVANNA GIOVANE

Interno giorno. Ufficio capo personale di un Ente lirico

Il direttore del personale, in impeccabile tailleur, capelli raccolti, occhiali, è seduta alla sua scrivania (solito armamentario: computer, fogli, penne, telefono, una pila di giornali, e una pila di curricula). Dalle foto e dall’ambiente si deduce che siamo in un Ente lirico (strumenti, foto della sala concerti ecc). Il direttore del personale ha la sedia girata rispetto alla scrivania, la vediamo di spalle che parla al telefono e intanto legge un curriculum. Bussano alla porta.

DIRETTORE PERSONALE

Restando di spalle

Avanti

Vediamo entrare esitante un ragazzo con una grande custodia di viola sulle spalle. Il direttore resta girato di spalle, finché Angel non inciampa nella sedia e la butta giù con un gran fracasso. Il direttore allora si gira allarmato, riattacca il telefono e poggia il curriculum che stava leggendo sulla scrivania. Vede solo l’enorme custodia del violoncello, perché Angel si è chinato a raccogliere la sedia. La donna allora si alza e guarda oltre la scrivania il ragazzo che goffamente tenta di rimettere in piedi la sedia caduta e intanto deve tenersi in equilibrio con la custodia sulle spalle. La donna osserva. Finalmente Angel riesce a tirar su la sedia e a raddrizzarsi

ANGEL imbarazzato

Buongiorno. Sono Angel…

DIRETTORE

Ah è lei! Il nuovo violoncellista!

Mentre si sporge per tendere la mano alla donna alla scrivania, la custodia urta la sedia che cade di nuovo con un gran fracasso, sorpreso dal rumore, Angel si gira e col braccio teso spazza via la pila dei curricula, che finiscono sul tavolo, per terra… Angel cercando di raccogliere i curricula

ANGEL sempre più imbarazzato

Ohhh, mi scusi… Sì, sono Angel…

La donna è talmente sorpresa dai casini che combina Angel da rimanere immobile… Angel tentando goffamente di raccogliere i curricula e rimetterli in pila sul tavolo, sempre ingombrato dall’enorme custodia che ha sulle spalle, fa cedere anche il portapenne con tutte le penne per terra. Angel va completamente nel pallone, cerca contemporaneamente di rimettere in piedi la sedia, raccogliere i curricula sparsi sul pavimento e sulla scrivania e rimetterli in ordine in pila, ora anche le penne… A questo punto la donna si riprende

DIRETTORE PERSONALE

Basta, basta. Lasci stare…

ANGEL

Scusi, scusi… io non volevo… che disastro… un momento solo e rimetto tutto a posto

DIRETTORE PERSONALE

No, guardi, lasci stare. Si accomodi.

Angel smette di raccattare cose da terra, tira su la sedia e cerca di sedersi, ma la custodia lo ingombra, però invece di togliere la custodia dalle spalle, si siede, scomodamente, sul pizzo della sedia

ANGEL

Sono Angel Soriano.

DIRETTORE PERSONALE

Sì, lo so! Ho visto il suo provino! Bravo! Ecco… questo è il suo contratto! Ho già preso appuntamento per andare insieme allo Sportello Unico! Così potrà avere il permesso di soggiorno per un anno! È un permesso rilasciato appositamente per i lavoratori come lei…

Il direttore cerca il contratto sulla scrivania tra i fogli sparpagliati e il casino combinato da Angel. Angel fa un movimento per aiutare la donna a raccogliere le cose sulla scrivania, ma lei lo blocca perentoria

DIRETTORE PERSONALE

Ah no, per carità… fermo…

Tirando fuori il contratto

ecco qui il contratto.

la donna si siede col contratto in mano, lo scorre velocemente. Angel intanto rigido nella sua posizione scomodissima sulla sedia, tamburella nervosamente con le dita sulla scrivania

la donna alza lo sguardo dal contratto, lo guarda e bonariamente, poi gli porge una copia del contratto

DIRETTORE PERSONALE

Dunque, questa è la sua copia. Lei comincia la prossima settimana. Ha diritto a un giorno di riposo a settimana, il lunedì, e poi ci sono le ferie… e i permessi per malattia… il permesso per malattia è un diritto dei lavoratori…

La donna s’interrompe perché intanto ha osservato Pavel sempre più nervoso, gli tremano le mani e non riesce a tener fermo il contratto per poterlo leggere. La donna mette giù il curriculum e con fare bonario

DIRETTORE PERSONALE

Nervoso eh? Beh, è normale. È un nuovo lavoro, un nuovo ambiente, nuovi colleghi. Senta, facciamo così, ricominciamo daccapo. Vuole un bicchiere d’acqua?

ANGEL balbettando imbarazzato

No, grazie.

DIRETTORE PERSONALE

Forse gradisce un succo di frutta?

ANGEL balbettando imbarazzato

No, grazie

DIRETTORE PERSONALE

Non so. Cosa posso offrirle?

ANGEL balbettando imbarazzato

Posso avere un caffè per favore?

DIRETTORE PERSONALE incredula

Un caffè?

ANGEL deciso

Sì, un caffè!

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH D UN LAVORO PER PAULINE

PERSONAGGI:

 

MOGLIE PAULINE

MARITO PAVEL

Sera. Interno casa.

Soggiorno. C’è un divano. Davanti al divano un tavolino basso d’appoggio con su delle riviste. E c’è una sedia e una lampada. La lampada adesso è spenta. Una donna, la moglie, è impegnata a sistemare il divano, le riviste… all’improvviso si sente un rumore di chiavi nella serratura, la porta che si apre e poi si chiude… ed entra in scena un uomo con una piccola valigia

La donna va incontro all’uomo felice, abbracciandolo

MOGLIE abbracciando l’uomo

Che bella sorpresa! Sei tornato prima

La moglie mentre prende la borsa dalla mano del marito, lo aiuta a liberarsi dalla giacca, lo accompagna al divano e lo fa sedere.

MOGLIE

Ecco, vieni sul divano. Sei stanco?

Il marito sprofonda esausto sul divano. Si allenta un po’ la cravatta

MARITO

Sì.

Il marito si guarda intorno come se cercasse qualcosa. La moglie intanto sistema la giacca del marito sulla spalliera della sedia

MARITO

E il cane? Dov’è?

MOGLIE

È fuori. Al parco con Julia. Così può giocare con altri cani.

Vuoi qualcosa da bere? Intanto preparo la cena

MARITO

Sì, grazie. Un bicchiere d’acqua, per favore.

La moglie esce di scena come se andasse in cucina e torna subito dopo con addosso un grembiule da cucina, ha in mano un bicchiere d’acqua con una fetta di limone. Porge il bicchiere al marito

MOGLIE

Ecco il tuo bicchiere d’acqua, frizzante e con il limone

MARITO

Grazie.

MOGLIE

Vuoi un giornale oppure vuoi vedere la televisione?

MARITO

No, niente, grazie.

MOGLIE

Sai, oggi ho avuto un colloquio di lavoro come badante…

MARITO

Ma puoi lavorare con il tuo permesso di soggiorno?

MOGLIE

Certo! Ho il permesso di soggiorno per motivi familiari… posso lavorare!

Il marito beve. La stanza è in penombra. La moglie si avvicina alla lampada e accendendo la luce

MOGLIE

È buio. Accendo la luce.

Hai fame? Vuoi la carne al sugo?

Il marito fa una faccia un po’ disgustata

MARITO

No grazie. La carne no.

MOGLIE sorridendo

Preferisci il pesce con le patate?

MARITO sempre un po’ disgustato

Pesce? No, grazie.

MOGLIE ancora sorridendo

Allora preparo degli spaghetti?

MARITO quasi annoiato

No, grazie.

MOGLIE un po’ preoccupata

Vuoi dei rigatoni al sugo?

MARITO quasi annoiato

No, grazie. Vorrei…

MOGLIE interrompendolo illuminata

Un risotto?

MARITO quasi disgustato

Noooo …

MOGLIE spazientita con le mani sui fianchi

Un minestrone?

MARITO quasi disgustato

Noooo …

A questo punto la moglie perde la pazienza e mentre si toglie il grembiule, lo infila al collo del marito esterefatto, si siede accanto a lui sul divano, prende una rivista dal tavolo davanti al divano e sfogliandola

MOGLIE

Va bene. Sai che c’è? Sono stufa di fare la casalinga! Stasera cucini tu!

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Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale