Benvenuti in Italia - 12

Unità 11 - Livello A1


SKETCH A - MODA A TUTTI I COSTI
SKETCH B - FUORI MISURA
SKETCH C  ORIGINALE AFRICANO
SKETCH D - UN REGALO ‘AZZECCATO’
 

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH A

MODA A TUTTI I COSTI

PERSONAGGI:

CLIENTE PAULINE

COMMESSO ZOU

SARTA MARCIA

Interno giorno negozio abbigliamento femminile.

Ci sono un bancone e uno stand con vestiti, tailleur, gonne pantaloni di diversi colori. Sul bancone un po’ di vestiti, gonne, giacche, camicie, pantaloni, magliette da sistemare. Il commesso, Zou, sta piegando camicie e magliette, rimettendo pantaloni, giacche e gonne sullo stand… tutto in maniera esageratamente meticolosa.

Entra una cliente, Pauline. Ha indosso un paio di pantacollant e una lunga camicia.

COMMESSO

Buongiorno. Posso essere utile?

CLIENTE

Buongiorno

Sì, grazie. Vorrei vedere un vestito.

Il commesso squadra la cliente come se fosse un chirurgo estetico davanti a un corpo da rifare, o come fosse uno scultore davanti a un corpo da riprodurre, fate voi!

Commesso girando intorno alla cliente

COMMESSO gentile, ma saputello

Un vestito. Facile dire vestito. Ma un vestito come? un abito lungo? Un abito corto? un tailleur giacca e gonna? un tailleur giacca e pantaloni?...

La cliente comincia a sospettare che il commesso sia un po’ toccato (a questo punto Pauline potrebbe guardare dritto in camera sgranando gli occhi)

CLIENTE sorridendo imbarazzata

Ha ragione, scusi. Vorrei vedere un completo giacca e gonna

Mentre la cliente parla il commesso continua a girarle intorno. La cliente lo guarda sempre più perplessa e ogni tanto guarda in camera come cercasse aiuto o volesse scoprire chi è che le sta giocando uno scherzo.

COMMESSO concentrato come se Pauline non avesse detto niente

Un vestito, sì. Un bel vestito verde…

CLIENTE sorridendo imbarazzata

No, scusi. Non un vestito verde, io vorrei un tailleur marrone, come quello in vetrina.

La cliente indica sempre più imbarazzata un punto che dovrebbe essere la vetrina.

Il commesso continua imperterrito a studiarla e sempre concentrato sui suoi pensieri ignorando completamente quello che dice la cliente parla come se stesse semplicemente riflettendo ad alta voce

COMMESSO concentrato tra sé

O forse è meglio un bel vestito rosso? O celeste?

CLIENTE sorridendo imbarazzata

No guardi, mi scusi. Io non voglio un vestito. Né verde, né rosso, né celeste. Voglio un tailleur. Gonna e giacca, marroni.

Il commesso guarda la cliente con sufficienza, come se la sua presenza fosse solo un impiccio, poi va allo stand, tira fuori un gigantesco vestito azzurro e glielo porta. Poggia il vestito sulla cliente ed è evidente che il vestito è veramente troppo grande

COMMESSO soddisfatto e deciso

Ecco, può provare questo. È esattamente la sua taglia

CLIENTE

Ma scherza? La mia taglia? Ma è troppo grande. È almeno una taglia 56. Io porto una 42, o una 44

COMMESSO sorridendo con sufficienza

Dettagli. Lo provi.

CLIENTE irritata

Ma no. Questo vestito è grande. Non ho bisogno di provarlo. E poi non voglio un vestito azzurro. Voglio un completo elegante, come quello in vetrina. Non è difficile!

COMMESSO perentorio

Lo provi.

La cliente un po’ spaventata infila l’enorme abito azzurro sui vestiti che ha indosso. Poi estendendo con le mani l’enorme ampiezza del vestito dice al commesso

CLIENTE

Vede? È troppo grande…

Il commesso ignora le parole della cliente e le gira intorno studiandola, poi si blocca e urla

COMMESSO urlando

Sartaaaaaaaaaaaa

Entra in scena correndo una donna coi capelli stravolti, grandi occhiali da miope e un camice azzurro. La donna ha intorno al polso un portaspilli da sarta, da una tasca del camice spunta un enorme paio di forbici da sarto, nell’altra tasca (lo scopriremo solo dopo) un enorme gessetto da sarto. Dalle tasche escono anche brandelli di stoffa di vari colori, e altre strisce di stoffa di diverso colore s’intrecciano con un metro intorno al collo. La donna arriva con una specie di sgommata

SARTA urlando anche lei

Arrivoooooooooo

La cliente è troppo sorpresa dallo sviluppo della scena per riuscire a opporre una qualunque resistenza.

Il commesso comincia a comportarsi esattamente come un chirurgo in sala operatoria. Fissa il vestito indosso alla cliente e chiede uno per uno gli attrezzi per l’”operazione” tendendo la mano verso la sarta ma senza mai voltarsi a guardarla

COMMESSO

Metro

La sarta si sfila il metro dal collo e lo passa al commesso.

SARTA

Metro.

Il commesso prende le misure della cliente (in realtà traccia col metro righe senza senso per aria), poi restituendo il metro alla sarta

COMMESSO

Gesso

La sarta tira fuori il gesso dalla tasca e lo passa al commesso.

SARTA

Gesso.

Il commesso prende il gesso e traccia sul vestito azzurro diverse linee, disegnano di fatto una sagoma ridotta sul vestito

COMMESSO

Forbici

La sarta tira fuori le enormi forbici dalla tasca e le passa al commesso

SARTA

Forbici.

COMMESSO alla cliente

Ora, per favore, attenzione. Non deve fare nessun movimento.

Il commesso prende a tagliare furiosamente il vestito addosso alla cliente. Noi vediamo per qualche secondo la scena velocizzata, a sottolineare la furia musica tipo wagner o musica degli assalti militari o dei film western

Silenzio improvviso. Il commesso si blocca. Il suo corpo ci impedisce di vedere la cliente.

COMMESSO urlando invasato

Filo

La sarta tira fuori il filo infilato in un enorme ago e lo passa al commesso

SARTA

Filo.

Riprende la scena velocizzata.

Silenzio improvviso. La scena si blocca. Il commesso è fermo e di nuovo la sua figura ci impedisce di vedere l’opera.

Poi fa un passo indietro-di lato rispetto alla cliente e scopre così la sua opera alla telecamera. Il vestito è ridotto a una specie di tubino o canottiera che supera di poco l’inguine (tanto Pauline aveva mantenuto i pantacollant sotto il vestito)

COMMESSO soddisfatto

Perfetto!

SARTA annuendo compiaciuta

Perfetto!

La cliente resta paralizzata a fissare allibita la telecamera come se fosse uno specchio, poi corre via urlando

CLIENTE

aiutoooooooooooooooooo

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH B

FUORI MISURA

PERSONAGGI:

CLIENTE DONNA KHADIJA

FARMACISTA ITALIANO PAVEL

Interno tardo pomeriggio-sera.

Farmacia. C’è un bancone con su scatole di pillole, creme ecc.. e una cassa. Accanto al bancone c’è un raccoglitore per medicinali scaduti.

Il farmacista sta sistemando scatole di pillole…

Arriva una cliente, un po’ rotondetta, ma molto curata. Capelli perfetti, trucco irreprensibile, vestito elegantissimo, gioielli

CLIENTE

Buonasera

FARMACISTA

Buonasera.

La cliente tira fuori dalla borsa una ricetta e la porge al farmacista

CLIENTE

Ecco. Devo prendere queste medicine per favore

Il farmacista legge la ricetta, osserva la cliente

FARMACISTA

Sono per lei?

CLIENTE sospirando

Sì, non sto bene in questi giorni

Il farmacista si gira verso lo scaffale alle sue spalle, prende tre scatole di medicine diverse e le mette sul bancone davanti alla cliente

FARMACISTA

Ecco. Segua le indicazioni. Le serve altro?

CLIENTE

No. Grazie.

Poi tirando fuori dalla borse altra scatole di pillole e mostrandole al farmacista

CLIENTE

E queste? Sono vecchie…

FARMACISTA indicando il contenitore per medicine scadute

Può buttarle lì, nel contenitore per i medicinali scaduti. Le serve altro?

La donna buttando le medicine scadute nell’apposito contenitore indicato dal farmacista

CLIENTE

No, grazie.

Il farmacista impacchetta le tre scatole di pillole e le mette davanti alla donna

FARMACISTA

Ha la tessera sanitaria?

La donna tira fuori dal portafoglio la tessera sanitaria e la consegna al farmacista

CLIENTE

Ecco qua la mia tessera sanitaria. Però vorrei anche delle pillole per mia madre.

FARMACISTA

Che cos’ha?

CLIENTE

Ha problemi di circolazione… è venuta a trovarmi in Italia e non ha portato le sue pillole…

Il farmacista prende un farmaco da un cassetto (o altro) e glielo porge

FARMACISTA

Ecco un farmaco di automedicazione! Ha la tessera sanitaria di sua madre?

CLIENTE

No, ma ha un’assicurazione privata finchè è qui in Italia con me!

FARMACISTA

Benissimo!

Il farmacista prende la tessera magnetica della cliente, si sposta verso il lato della cassa per battere il conto, passa la tessera nel poss,

FARMACISTA

Ecco, sono 19 euro.

La cliente tira fuori 19 euro dal portafogli e li consegna al farmacista che in cambio le restituisce la tessera e le dà lo scontrino

CLIENTE

Grazie. Arrivederci

FARMACISTA

Grazie a lei. E buona serata.

La cliente fa per uscire, poi ci ripensa e torna indietro

FARMACISTA

Vuole altro?

CLIENTE un po’ esitante

Sì, veramente… delle calze nere.

FARMACISTA

Delle calze?

La cliente un po’ esitante tira fuori dalla borsa un altro foglio e lo porge al farmacista

CLIENTE

Sì, delle calze. Ecco guardi

FARMACISTA leggendo il foglio

Ah…, calze a compressione graduata. Che taglia porta?

CLIENTE

una 40, al massimo una 42.

Il farmacista la osserva un po’ scettico, poi gentilmente

FARMACISTA gentilmente

40? Forse è meglio una 44. Sa, queste calze sono molto strette.

CLIENTE

È sicuro? Ma io porto la 40, qualche volta la 42

FARMACISTA

Guardi, in realtà le misure sono S, M e L. E secondo me la M per lei è perfetta

CLIENTE

No, guardi. Prendo la S

Il farmacista si volta di nuovo verso lo scaffale, prende due scatole di calze, le poggia sul bancone davanti alla cliente, tira fuori due collant da due scatole e li stende davanti alla cliente. Uno è visibilmente troppo piccolo per lei.

La donna prende le due calze incerta. Le osserva accigliata. Poi con un gesto stizzoso mette via le calze più piccole, tiene le più grandi e le consegna al farmacista

CLIENTE saputella

Ah vabbè… Ma mettono le taglie sbagliate…!

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH C

ORIGINALE AFRICANO

PERSONAGGI:

VENDITORE GIUSEPPE

CLIENTE JULIA

RAGAZZA AFRICANA PAULINE

Esterno giorno. Mercatino.

C’è un po’ di tutto. Dai generi alimentari di tutto il mondo ai vestiti, vestiti usati e non, anche questi di tutti i tipi: jeans usati, giacche e giubbotti di pelle… vestiti cinesi, giapponesi, africani.

In scena c’è una bancarella di vestiti indiani, cinesi, africani… Il venditore legge un quotidiano, una ragazza curiosa tra la mercanzia… estrae un vestito africano e se lo poggia addosso, poi ne prende un altro lo esamina, lo mette da parte, poi un altro ancora… tutti africani, poi torna a guardare quelli messi da parte… L’uomo la tiene d’occhio da dietro il giornale. Dopo un po’ si decide. Abbassa il giornale e si avvicina alla ragazza

VENDITORE

Belli eh?

CLIENTE

Cosa?

VENDITORE

I vestiti sono belli, vero? Poi adesso l’abbigliamento etnico va tanto di moda

CLIENTE

Ah i vestiti… sì, sono molto belli

Il venditore indicando i vestiti messi da parte dalla ragazza

VENDITORE

E sono vestiti originali! Vengono tutti dall’Africa!

La cliente annuisce osservando attentamente un vestito

VENDITORE

Ah, quello è perfetto

La ragazza lo guarda perplessa

CLIENTE

Ma la taglia…

VENDITORE

La taglia? Ah, ma non c’è problema. Ci sono tutte le taglie.

Il venditore si mette a rovistare tra i vestiti, tira fuori un vestito identico a quello cha ha in mano la ragazza e lo dà alla ragazza

VENDITORE

Ecco, guardi, questo dovrebbe essere proprio la sua misura, una 42

CLIENTE

Ma no... io veramente…

VENDITORE

Meglio più grande? una 44?

CLIENTE

Ma no...

Il venditore indicando qualcosa alle sue spalle

VENDITORE

Allora lo provi. C’è un camerino proprio qui dietro

CLIENTE

No guardi...

Il venditore interpreta la resistenza della cliente come un’indecisione sul modello o sui colori, quindi con fare complice

VENDITORE

Ho capito. Guardi ho proprio una gonna perfetta per lei.

Il venditore esce di scena, la ragazza rimane di stucco, poi lo vede rientrare in scena con una gonna che sventola davanti alla donna

VENDITORE

Ecco. Guardi che meraviglia.

La ragazza sopraffatta dall’esuberanza e dall’intraprendenza del venditore

CLIENTE

Beh, sì, ma io...

VENDITORE

Preferisce un altro colore? C’è anche in blu e verde, rosso, arancione e marrone, bianco e rosso…

CLIENTE

No, è che non è per me. Cerco un regalo per una mia amica

VENDITORE

Un regalo per una sua amica?

Non va bene la taglia? Serve più grande?

CLIENTE

No, no, la taglia va bene… è che non so. Ma davvero vengono dall’Africa questi vestiti?

VENDITORE quasi offeso

E come no! Certo che vengono dall’Africa

Mentre il venditore fa quest’ultima affermazione entra in scena Pauline con un vestito tipico africano. Saluta Julia con un bacio

PAULINE

Ciao, cara

CLIENTE

Ciao, Pauline… volevo un vestito per te.

Pauline si avvicina al venditore, prende il vestito che ha in mano, cerca l’etichetta e la legge ad alta voce

PAULINE

Dall’Africa, eh… qui però c’è scritto “made in China!”

Pauline con un gesto brusco riconsegna il vestito al venditore, prende l’altra ragazza sotto il braccio, le due se ne vanno ridendo lasciando il venditore di stucco a guardare le due ragazze andar via

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH D

UN REGALO ‘AZZECCATO’

PERSONAGGI:

FESTEGGIATO KEVIN KEVIN

AMICA MARCIA MARCIA

AMICO ZOU ZOU

AMICA KHADIJA KHADIJA

Interno sera. Soggiorno.

C’è un divano, davanti al divano un tavolino basso, sopra il tavolino patatine, noccioline, salatini, bibite varie, bicchieri… Kevin è impegnato a sistemare in maniera maniacale le cose sul tavolino… Kevin indossa un maglione verde… a un certo punto si ferma, si toglie il maglione, lo sistema per bene, lo piega e lo poggia sul bracciolo del divano…

Entra Marcia con un pacco in mano

MARCIA abbracciando Kevin

Auguri, Kevin. Buon compleanno

Marcia consegnando il pacco a Kevin

MARCIA

Questo è per te.

Kevin scarta il pacco. È un maglione identico a quello che ha appena tolto. Kevin guarda il regalo, poi il maglione appena poggiato sulla sedia

MARCIA

Ti piace? Avanti, provalo. Vediamo se la taglia è giusta

Kevin infilando il maglione

KEVIN

È bellissimo. Mi piacciono molto i maglioni verdi

Una volta infilato il maglione è evidente che è piccolo

MARCIA dispiaciuta

Forse è un po’ piccolo… ma tu che taglia porti? Non porti la 46?

KEVIN sorridendo gentile

La 50. Porto la taglia 50. Ma questo maglione è bellissimo e va bene così

Squilla il telefonino di Marcia, Marcia si scusa e si allontana per rispondere. Resta in scena ma di spalle e defilata rispetto alla telecamera. Entra Zou, anche lui ha un pacco

ZOU

Auguri, vecchio mio

KEVIN

Zou! Che bello vederti!

ZOU

Arrivo dall’ospedale il mio amico Jama è stato operato alla gamba…

KEVIN

E’ venuto apposta dalla Somalia, vero?

ZOU

Sì, con un permesso di soggiorno speciale per cure mediche… è un’operazione complessa e poteva farla solo in Italia…

KEVIN

E’ andata bene, vero?

ZOU

Sì, benissimo… ma ora ecco il mio regalo per te! (e gli porge il pacco)

Kevin sorridendo un po’ imbarazzato scarta il pacco e tira fuori un altro maglione, identico a quello che ha addosso e a quello poggiato sul divano

KEVIN sorridendo un po’ imbarazzato

Grazie

ZOU allegro

Ah, il colore è giusto. Verde come piace a te. Dai provalo. Togli quel vecchio maglione. È troppo piccolo per te.

Kevin un po’ imbarazzato si sfila il ridicolo maglione troppo piccolo che ha addosso, lo piega meticolosamente, lo poggia sull’altro piegato e appoggiato sul bracciolo, e s’infila quello identico di Zou, che però è enorme

ZOU allegro

Oh. Benissimo. Così stai comodo…

Kevin guardando le maniche lunghissime

KEVIN un po’ incerto

Certo. È comodo. E verde!

Zou vede Marcia e la raggiunge con due bicchieri

Intanto entra Khadija. Anche lei ha in mano un pacco. Bacia Kevin

KHADIJA allegra

Tanti auguri, Kevin.

Khadija squadrando Kevin e consegnandoli il pacco

KHADIJA allegra

Ma… di chi è il maglione che porti?!?. Tieni prova questo

Kevin apre il pacco. È un altro maglione verde identico a tutti gli altri. Kevin sfila quello che indossa, lo piega meticolosamente e lo poggia sulla pila degli altri sul bracciolo, poi infila il maglione appena scartato. È ancora più piccolo di quello di Marcia, tanto che Kevin fa addirittura fatica a infilarlo…

Khadija lo osserva sorridendo e quando finalmente Kevin riesce a infilarsi il maglione, tanto stretto che fa fatica a respirare e a muoversi

KHADIJA

Dopo un po’ di tempo si allarga…!

Intanto è entrato Angel con l’enorme custodia di viola o contrabbasso sulle spalle. Senza togliere la custodia dalle spalle abbraccia goffamente Kevin che non riesce a muoversi.

Osserva perplesso Kevin, guarda la pila di maglioni verdi sul bracciolo del divano, toglie la custodia dalle spalle, la apre e tira fuori un pacco che consegna a Kevin

KEVIN tiepidamente, rassegnato a un altro maglione verde fuori misura

Grazie

Kevin apre il pacco svogliatamente e tira fuori una sciarpa a righe marroni, grigie, blu, rosse

KEVIN esultante

Una sciarpa! arancione, marrone e blu… e nemmeno una riga verde…! Grazie grazie grazie grazie grazie

Kevin esultante abbraccia Angel

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Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale