Benvenuti in Italia - 13
Unità 12 - Livello A1
SKETCH A - IL RISVEGLIO DI KHADIJA
SKETCH B - UN CASO DI DISTRAZIONE
SKETCH C - IL VALORE DEL SILENZIO
SKETCH D - DONNE IN RITARDO
BENVENUTI IN ITALIA!
SKETCH A
IL RISVEGLIO DI KHADIJA
PERSONAGGI:
IMPIEGATO PAVEL
IMPIEGATA PAULINE PAULINE
IMPIEGATA KHADIJA KHADIJA
Interno giorno. Ufficio mattina.
Davanti alla macchinetta del caffè (la situazione richiama Camera caffè) un uomo e una donna. L’uomo è in giacca e cravatta, la donna in tailleur. Stanno prendendo il caffè. Pauline ha in mano una cartellina, Pavel un’agenda. Parlano degli impegni della giornata
PAULINE sfogliando la sua cartellina
È pronta la relazione per la riunione di domani mattina?
PAVEL
Domani mattina? Ma no! La riunione è di pomeriggio!
PAULINE sfogliando la sua cartellina
Ti sbagli. È di mattina.
PAVEL
Questa sera la scrivo, allora…
L’arrivo di Khadija li interrompe. Khadija arriva trafelata, quasi correndo
KHADIJA
Ragazzi, che corsa! Sono in ritardo?
PAULINE
Ehi, ciao, Khadija. Calma. Anche stamattina sei in perfetto orario. Anzi, hai cinque minuti per la colazione. Vuoi un caffè?
KHADIJA sospirando
Sì, grazie! Ho davvero bisogno di un caffè…
PAVEL sarcastico
Perché? A casa non fai colazione?
KHADIJA
La colazione?
Pauline offre un bicchiere di plastica col caffè a Khadija e la prende bonariamente in giro
PAULINE sorridendo
Ehi, ma cosa fai la mattina prima di venire al lavoro? Confessa: fai un altro lavoro e poi vieni qui
Pavel sta al gioco e comincia anche lui a prendere in giro la povera Khadija
PAVEL mimando quello che dice
mmm… Secondo me, Khadija prima del lavoro si alza, fa un lunghissimo bagno, sceglie i vestiti – almeno mezz’ora –, si trucca – altra mezz’ora – e poi è tardi e deve correre…
KHADIJA
Il bagno? Il trucco? I vestiti? Con due bambini da portare a scuola?
PAVEL spavaldo
E vabbè, dai… la mattina porti i bambini a scuola. E allora?
PAULINE sarcastica
Ah certo. Anche tu porti i bambini a scuola tutte le mattine prima del lavoro. Vero, Pavel?
Pavel alza le spalle un po’ piccato
PAVEL
Beh, no… io
KHADIJA furibonda
Ecco che cosa faccio tutte le mattine: mi sveglio presto, metto in ordine la casa, stendo il bucato, preparo la colazione, poi mi faccio una doccia veloce, mi vesto… e sveglio i bambini, che non vogliono mai alzarsi. Poi i bambini fanno colazione e si lavano! Una tragedia! E poi si vestono (mimando i bambini): “io voglio mettere questi pantaloni” – e naturalmente i pantaloni sono sporchi – “io oggi voglio andare a scuola con il pigiama”…
E questo succede TUTTI I GIORNI. TUTTE LE MATTINE.
Poi andiamo a scuola in autobus - un’altra corsa... E in autobus i bambini piangono e litigano sempre! Dopo la scuola faccio un viaggio in metropolitana, ed eccomi in ufficio, al lavoro!
PAVEL terrorizzato a Khadija
Lavoro? questa è una vacanza!... Il tuo vero lavoro è la mattina in famiglia!
KHADIJA borbottando
E già! Grande idea cercare un lavoro e fare la conversione del permesso di soggiorno. Fare la casalinga non è già un lavoro?
BENVENUTI IN ITALIA!
SKETCH B
UN CASO DI DISTRAZIONE
PERSONAGGI:
ANGEL ANGEL
ZOU ZOU
Esterno giorno. Fermata d’autobus.
Giuseppe passeggia nervosamente avanti e indietro, si ferma, guarda se arriva l’autobus, poi riprende a passeggiare, si ferma di nuovo, guarda l’ora, si tende (come a guardare in fondo a una strada se si intravede la sagoma dell’autobus)
ZOU brontolando
Niente. Non arriva. Non arriva. Non arriva
Entra in scena Angel con la sua inseparabile custodia di contrabbasso sulle spalle e un casco in mano, si avvicina a Giuseppe
ANGEL
Ciao, Giuseppe, che fai?
ZOU sorpreso brontolando
Oh, Angel, ciao. Sto aspettando il 70.
ANGEL
L’autobus?
ZOU esasperato
Certo, l’autobus, Angel. Oh, voi artisti! Ma dove avete la testa?
ANGEL finto preoccupato
La testa?
Angel ridendo dandosi una manata sulla testa
ANGEL sorridendo
Ah, qui. In testa.
Giuseppe lo guarda ma non sorride
ZOU brontolando
L’autobus non arriva e io ho un impegno importante
ANGEL serio
Un appuntamento? Non vai al lavoro?
ZOU brontolando
Più tardi. Adesso vado all’università.
ANGEL
All’università?
ZOU piccato mostrando il permesso di soggiorno per studio
Sì, all’università. Ho un permesso di soggiorno per studio. Ecco vedi: dura un anno.
ANGEL
E come si ottiene il permesso di soggiorno per studio?
ZOU sospirando
Eh… il primo permesso, per sostenere l’esame di ammissione all’Università, dura in genere tre mesi. Poi, con fotocopia di tutto il passaporto, fotocopia della certificazione attestante il corso di studio da seguire vistata dall’ambasciata italiana, fotocopia della polizza assicurativa per malattia ed infortunio, ho chiesto il permesso di soggiorno per studio. E poi mi ha convocato la Questura - ufficio immigrazione - per il fotosegnalamento e adesso ho un permesso di durata annuale.
ANGEL
Ma tu lavori anche!
ZOU
Il permesso di soggiorno per motivi di studio permette di lavorare, ma non a tempo pieno. Posso lavorare massimo 1.040 ore durante l’intero anno.
ANGEL
Ma come fai a lavorare e studiare?
ZOU un po’ imbarazzato
La mattina lavoro e il pomeriggio studio. Anzi… studio anche la sera.
ANGEL
Vuoi un passaggio in motorino?
ZOU un po’ dubbioso
Grazie. Ma tu non hai un altro casco. Posso andare in autobus…
Angel si toglie la custodia dalle spalle, la poggia a terra, la apre e tira fuori un casco e lo porge all’esterefatto Pavel
ANGEL sorridendo
Il casco per te? Ecco.
ZOU incerto
Ma tu dove vai?
ANGEL
Vado a lezione di musica, tre volte a settimana. Ma oggi cominciamo più tardi. Il motorino è proprio qui
ZOU guardandosi intorno
Qui? Dove? Qui non c’è niente.
Giuseppe intanto guarda l’orologio scuotendo la testa. Angel sicuro indicando un punto dove ovviamente non c’è niente
ANGEL
Ma sì. È qui. Parcheggio sempre qui la sera.
Angel si gira e vede che non c’è nessun motorino, comincia a passeggiare e a guardarsi intorno.
ANGEL incerto parlando tra sé
Ma dov’è il motorino? Forse non è qua.
ZOU esasperato
No, Angel. Il motorino non è qua
ANGEL guardando incerto Giuseppe
Ma dov’è il motorino?
ZOU Sei sicuro di averlo parcheggiato qui?
ANGEL
(picchiandosi la testa)
Giuseppe! Il motorino! L’ho prestato alla mia ragazza!!
BENVENUTI IN ITALIA!
SKETCH C
IL VALORE DEL SILENZIO
PERSONAGGI:
PAVEL PAVEL
PAULINE PAULINE
Interno sera. Classe scuola d’italiano,
la lezione è appena finita. PAVEL raccoglie velocemente libri e quaderni e si prepara ad andar via. Pauline è ancora seduta al banco. Sfoglia nervosamente il libro che ha davanti. PAVEL mentre si prepara ad andarsene non può fare a meno di attaccare bottone con Pauline.
PAVEL allegro
Pauline, che fai? La lezione è finita
PAULINE assorta
Lo so
PAVEL allegro
Non vai a casa?
PAULINE secca
No.
PAVEL allegro
Resti qui in classe?
PAULINE secca
Sì.
PAVEL si ferma come se non avesse capito
PAVEL allegro
Perché?
PAULINE sempre assorta
Devo studiare
PAVEL allegro
E perché non studi a casa?
PAULINE sempre assorta
Perché oggi è lunedì
PAVEL allegro
Sì, oggi è lunedì. E allora?
PAULINE sempre assorta
Il lunedì mio fratello torna a casa prima.
PAVEL perplesso
Torna prima? E allora?
PAULINE alzando lo sguardo verso PAVEL
E allora io non posso studiare
PAVEL perplesso
Perché?
PAULINE seccata
Perché chiacchiera troppo
PAVEL
E tu non rispondere!
Pauline fissa PAVEL come per incenerirlo, poi si concentra di nuovo sul libro
PAVEL
Ma non puoi restare qui.
PAULINE sempre assorta
Sì, invece
PAVEL allegro guardando l’orologio
Ma tra poco chiudono la scuola
Pauline alza le spalle senza sollevare lo sguardo dal libro. PAVEL la osserva un po’ smarrito
PAVEL
Se andiamo a casa mia puoi studiare lì…
PAULINE sempre assorta
No, grazie
PAVEL resta un momento indeciso sul da farsi. Poi prende una sedia, la sposta rumorosamente vicino a Pauline e si siede
PAVEL deciso
Va bene. Allora resto con te
PAVEL allegro
Pauline?
PAULINE sempre assorta
Sì?
PAVEL allegro
Cosa fai la sera dopo la scuola?
PAULINE secca
La sera studio sempre
PAVEL sempre allegro
E poi?
PAULINE seccata
Preparo la cena
PAVEL sempre allegro
E poi?
PAULINE seccata
Ceno
PAVEL sempre allegro
E poi?
PAULINE seccata
Lavo i piatti e metto in ordine la cucina
PAVEL sempre allegro
E poi?
PAULINE seccata
Guardo la tv
PAVEL sempre allegro
Anch’io dopo cena guardo sempre un po’ di tv. E poi cosa fai?
PAULINE seccata
Mi lavo. Mi faccio la doccia.
PAVEL allegro
E poi?
PAULINE sempre assorta
Mi metto il pigiama e vado a letto
PAVEL allegro
Ah. No. Io no. Io telefono agli amici. Domani cosa fai?
PAULINE sempre assorta
Vado al lavoro
PAVEL allegro
Anch’io. E dopo il lavoro?
PAULINE sempre assorta
Vado al supermercato a fare la spesa.
PAVEL allegro
Domani pomeriggio, dopo il lavoro, io vado in palestra. Il martedì e il venerdì ho lezione di judo.
NB: Pauline in tutta la conversazione non ha mai alzato la testa dal libro. PAVEL sbircia sul libro di Pauline
PAVEL
Pauline?
PAULINE sempre assorta
Sì?
PAVEL
Cosa studi?
Pauline finalmente alza la testa dal libro esasperata. Spingendo il libro sotto il naso di PAVEL
PAULINE esasperata
Verbi in –ere, come TA-CE-RE, PAVEL
Tieni, studia anche tu
Pauline si alza e se ne va lasciando PAVEL a leggere ad alta voce
PAVEL
-non parlare, non dire niente..
-fare silenzio, cessare di parlare..
BENVENUTI IN ITALIA!
SKETCH D
DONNE IN RITARDO
PERSONAGGI:
GIUSEPPE GIUSEPPE
KEVIN KEVIN
JULIA JULIA
Interno giorno. Interno ufficio posta.
Kevin è in fila. Ogni tanto guarda l’orologio e poi si gira per vedere se arriva qualcuno. Arriva Giuseppe
GIUSEPPE
Ciao, Kevin. Anche tu devi pagare le bollette eh?
KEVIN
Ciao, Giuseppe. No, non devo pagare le bollette. Devo mandare un telegramma.
GIUSEPPE
Mandi un telegramma ai tuoi genitori?
KEVIN
No. Ai genitori di Julia.
GIUSEPPE sorpreso
E perché mandi un telegramma ai genitori di Julia?
KEVIN
No, il telegramma non è mio.
GIUSEPPE sempre più sorpreso
Eh? Non è tuo?
KEVIN sorridendo
No. Io aiuto Julia e mando un telegramma ai genitori.
GIUSEPPE guardandosi intorno
Ah. Ma dov’è Julia?
Kevin si guarda intorno smarrito
KEVIN
Non lo so…
GIUSEPPE
Ah, le donne! Prima o poi Julia arriva, stai tranquillo.
KEVIN
Ma tra dieci minuti l’ufficio chiude.
GIUSEPPE
Lo so, ma le donne hanno un’altra misura del tempo.
KEVIN smarrito
Un’altra misura del tempo.
GIUSEPPE
Per esempio: tu cosa fai prima di uscire di casa?
KEVIN
Dipende.
GIUSEPPE
Se devi andare a un appuntamento…
KEVIN
Con chi?
GIUSEPPE esasperato
Come “con chi”, Kevin? Non lo so. Con una ragazza. Hai appuntamento con una ragazza.
KEVIN
È mattina, pomeriggio o sera?
GIUSEPPE sempre più esasperato
Mattina. È mattina.
KEVIN
E dov’è l’appuntamento?
GIUSEPPE sull’orlo di una crisi di nervi
Qui. L’appuntamento è qui all’ufficio postale.
KEVIN sollevato
Ah, allora vado a piedi. Prima di uscire mi faccio una doccia, mi lavo i denti, mi faccio la barba, indosso un paio di jeans, una camicia pulita, una giacca e…
GIUSEPPE
Eeee?
KEVIN
E basta. Esco.
I due parlando non si accorgono dell’arrivo di Julia alle loro spalle. Julia resta ad ascoltare in silenzio. E commenta con la mimica quello che dice Giuseppe
GIUSEPPE
Ecco. Una donna invece si fa la doccia, poi si spalma almeno 5 creme diverse, poi deve scegliere un vestito e si cambia almeno 3 volte prima di decidere. Poi si trucca, e poi ci sono i capelli. Si pettina… Tu ti pettini?
KEVIN piccato passandosi una mano tra i capelli
Certo. Io mi pettino!
GIUSEPPE saputello con fare cospiratore
Per un’ora?
KEVIN
Un’ora?
GIUSEPPE annuendo compiaciuto
Un’ora, sì. E poi sceglie i gioielli, la borsa, le scarpe… ore Kevin. Servono ore.
KEVIN costernato
Capisco.
Julia a questo punto gli si para davanti con le mani sui fianchi
JULIA arrabbiata
Kevin!
KEVIN sorpreso
Julia!
JULIA arrabbiata
Ma che fai qui? È un’ora che aspetto fuori
KEVIN sorpreso
Fuori?
JULIA arrabbiata
Fuori, sì. L’appuntamento era DAVANTI ALL’UFFICIO POSTALE NON DENTRO
Mentre Kevin comincia a balbettare scuse e Giuseppe si guarda le scarpe fischiettando, una voce annuncia che l’ufficio è chiuso. Giuseppe alza la testa sorpreso, guarda le bollette che ha in mano
GIUSEPPE
Chiuso? Come chiuso? E le mie bollette?
JULIA
Forse chiacchieri troppo…!
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Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale