Benvenuti in Italia - 14
Unità 13 - Livello A1
SKETCH A IN LOTTA CON IL TEMPO
SKETCH B LA DOLCE ATTESA
SKETCH C L’APPUNTAMENTO DI JULIA
SKETCH D L’INFORMAZIONE RAPIDA
BENVENUTI IN ITALIA!
SKETCH A IN LOTTA CON IL TEMPO
PERSONAGGI:
CAPO REPARTO STAMPA GIUSEPPE
APPRENDISTA PAVEL
Interno notte – Reparto stampa di una grande tipografia
In un angolo di una grande tipografia c'è un tavolo con sopra alcune copie di un giornale, due computer, una tazzina di caffè, una bottiglia d'acqua e un bicchiere.
Giuseppe, il caporeparto della stampa, un uomo avanti con gli anni, sta lavorando al computer. In un angolo l'orologio segna le 24. Di sottofondo il rumore delle rotative al lavoro.
Arriva Pavel, un uomo giovane. È il nuovo apprendista.
APPRENDISTA
Le macchine lavorano, capo.
CAPO REPARTO
Bene. Aspettiamo la stampa delle copie. Poi controlliamo le consegne.
APPRENDISTA (titubante)
Io vado a casa...
CAPO REPARTO
Tu vai a casa?
APPRENDISTA
Sono qui dalle cinque e mezza...
Il capo reparto parla con l'apprendista senza mai distogliere lo sguardo dal computer.
CAPO REPARTO
Sai che le macchine hanno bisogno di noi... se arriva un problema? Come fanno?
APPRENDISTA
Ci sono gli altri operai...
CAPO STAMPA (esaltato)
Gli altri operai... certo... ma siamo noi gli operai che si occupano della stampa... noi facciamo il giornale... Ma che ore sono?
APPRENDISTA
È quasi mezzanotte.
CAPO STAMPA
E già vuoi andare a casa? È vero: il direttore ha chiuso tardi il giornale... il solito problema del titolo di prima pagina... lo so…
L'apprendista torna alla carica.
APPRENDISTA
Oggi è il compleanno della mia fidanzata... mi aspetta a mezzanotte e mezza...
CAPO REPARTO
Da quanto lavori qui al giornale?
APPRENDISTA
Solo da sei mesi...
CAPO REPARTO
Ancora non sai che l'orologio è il nostro nemico...
Senza di noi il giornale non esce...
L'apprendista rassegnato si mette all'altro computer. Il Capo reparto guardando nel vuoto comincia a ricordare...
CAPO REPARTO (nostalgico)
Il giornale ormai è in stampa... ricordo benissimo una notte... alle tre e dieci... il direttore porta una nuova notizia: L'Italia ha vinto i mondiali di calcio... La prima pagina è tutta da rifare...
APPRENDISTA (stupito)
Com'è possibile!?
CAPO STAMPA
Alle tre e mezzo il giornale è di nuovo pronto per la stampa...
L'apprendista si lascia coinvolgere al racconto del Capo stampa.
APPRENDISTA
Eccezionale!
CAPO STAMPA
Noi abbiamo un appuntamento con i lettori.
L'apprendista torna alla carica.
APPRENDISTA
Ma stasera non giocano i mondiali e io devo cenare con la mia fidanzata!
CAPO STAMPA
Cenare? Forse fare colazione....! Tu sei a casa domani mattina verso le cinque e un quarto. Se tutto va bene!
APPRENDISTA
Alle cinque e un quarto!?
CAPO STAMPA
Alle cinque e un quarto!
APPRENDISTA
Capo?
CAPO STAMPA
Sì?
APPRENDISTA
O la stampa o la fidanzata…
CAPO STAMPA (invasato)
La stampa, la stampa, sempre la stampa!!!
APPRENDISTA
Capo?
CAPO STAMPA
Sì?
APPRENDISTA
Ma la stampa non ha gli occhi della mia fidanzata!!!!
Sale il rumore delle rotative.
BENVENUTI IN ITALIA!
SKETCH B LA DOLCE ATTESA
PERSONAGGI:
PRIMO PADRE KEVIN
SECONDO PADRE PAVEL
Ospedale – reparto maternità – sala d'attesa per parto. Int giorno
In una piccola stanza bianca con la scritta sala d'attesa – Reparto maternità un uomo è seduto e accartoccia nervosamente un foglio di carta. Un altro passeggia avanti e indietro. Le mogli sono in sala parto e loro aspettano da varie ore. Un grande orologio segna le dieci e un quarto. In evidenza il cartello Vietato fumare.
PAVEL
Sono qui da sei ore. Sono arrivato verso le quattro di notte. Sa l’ora, per favore?
KEVIN (in piedi)
Sono già le dieci e quindici.
PAVEL
Perché non dicono qualcosa?
KEVIN (fa un lungo respiro)
La nascita di un bambino è una cosa lunga...
L'orologio fa uno scatto di mezz'ora. Kevin si siede accanto a Pavel.
KEVIN (guardando l'orologio)
E ora sono le undici meno un quarto.
PAVEL
Il tempo passa e noi stiamo qui...
KEVIN (fa un altro respiro profondo)
Facciamo un respiro profondo... come insegnano al corso di preparazione al parto
PAVEL
Io e mia moglie respiriamo per ore insieme...
KEVIN
E gli incontri? Quanti incontri!
PAVEL
Con lo psicologo, con il dottore...
KEVIN
L’infermiera e la pediatra...
PAVEL
E poi i corsi...
KEVIN
Li facciamo tutti.
Ora è Pavel che si alza e cammina nervoso, mentre l'orologio scatta di un'altro quarto d'ora. Sono le undici.
PAVEL
Che ora è?
KEVIN (guardando l'orologio)
Sono le undici. Non finisce questa attesa. Sa che cosa penso?
PAVEL (quasi commuovendosi)
Pensa al piccolo nella pancia...
KEVIN
Vero! E ai sonni agitati...
PAVEL
E poi alla dieta... rigorosa... noi mangiamo solo cibi sani...
KEVIN (con tenerezza)
E la sera tutti e due con le gambe in alto per la circolazione...
PAVEL
Sappiamo bene quanta fatica in questi mesi…
Si sentono dei vagiti ed entra Marcia, l'infermiera, con un carrello da ospedale e due “bambini” avvolti nelle copertine. I due scattano in piedi e si scambiano uno sguardo soddisfatto.
MARCIA
Ecco i vostri bambini sono nati insieme. Sono bellissimi, sapete?
Kevin si avvicina timoroso.
KEVIN
Lei è mia figlia Induma.
INFERMIERA
No, si chiama Karuba
Pavel si avvicina al carrello e ammira il figlio con lo sguardo tenero.
PAVEL
Lui è mio figlio Alexandru.
INFERMIERA
No, si chiama Kheinde
Kevin e Pavel si guardano interdetti.
PAVEL (rassegnato)
In fondo il lavoro pesante lo fa la madre...
BENVENUTI IN ITALIA!
SKETCH C L’APPUNTAMENTO DI JULIA
PERSONAGGI:
PARRUCCHIERA KHADIJA
CLIENTE JULIA
Interno giorno - negozio di parrucchiere
(Nella foto l'interno di un negozio di parrucchiere con caschi poltrone e specchi).
In scena un tavolino-banco cassa con sopra numerose riviste femminili, un orologio da tavolo ben in vista e un vaso di fiori. A fianco una poltroncina.
La parrucchiera è seduta dietro la cassa e sta scrivendo qualcosa su un quaderno, quando entra Julia che ha un appuntamento. I suoi capelli sono vistosamente in disordine.
JULIA
Buongiorno.
KHADIJA
Buongiorno, signorina Julia.
JULIA
Scusi il ritardo, ma corro da questa mattina...
Khadija controlla su un grande quaderno, poi indica l'orologio.
KHADIJA
Ma sono le dieci e venti... È in ritardo di venti minuti... Non ho più posto per lei...
JULIA
Ma come? Non è possibile! Io devo fare i capelli... Oggi ho un incontro importante. E poi devo truccarmi... possiamo prendere un altro appuntamento subito?
KHADIJA
Ora non c’è posto, ma può tornare alle 12 e 40.
JULIA
All’una meno venti? Ma è tardi! E io non posso pettinarmi e truccarmi da sola... è impossibile...
KHADIJA (dispiaciuta)
Signorina Julia, lei è una nostra cliente fedele, ma questa mattina il negozio è pieno... se lei ha pazienza... forse alle dodici e mezzo possiamo aiutarla...
JULIA (risoluta)
Pazienza? Ma io ho un appuntamento importante per il mio lavoro e non posso presentarmi così! Se perdo il lavoro la colpa è sua!
Khadija è visibilmente scocciata per la insistenza di Julia e non sa come fare.
KHADIJA
Ma signorina... Io non posso fare di più.
JULIA
A mezzogiorno devo vestirmi... così all’una sono al ristorante...
KHADIJA (scocciata)
Devo mandare via un’altra cliente per lasciare il posto a lei?
Julia sorride e acconsente, senza capire l'ironia della battuta di Khadija.
JULIA
È una buona idea!
Khadija fa una smorfia.
KHADIJA
Ma è una battuta...
Julia è di nuovo irritata.
JULIA
Ma io non scherzo... Il tempo passa e il mio appuntamento è sempre più vicino...
Khadija prende una rivista sul banco e, con un sorriso di circostanza, la porge a Julia.
KHADIJA
Ecco una poltrona comoda... e mentre sceglie la pettinatura su questa rivista, io cerco di trovare il posto per lei...
JULIA (urlando)
Ma noooo! Io non mi siedo su questa poltrona e aspetto... io ho fretta, capito!!!
Allora Khadija spazientita prende una parrucca, un caschetto biondo platino, da sotto il bancone e la porge con decisione a Julia.
KHADIJA
Ho la soluzione al suo problema. Per una pettinatura veloce e perfetta serve... una bella parrucca!!!
BENVENUTI IN ITALIA!
SKETCH D L’INFORMAZIONE RAPIDA
PERSONAGGI:
RAGAZZO IN FILA ZOU
SIGNORE IN FILA GIUSEPPE
RAGAZZA IN FILA MARCIA
Interno giorno – Ufficio postale
Nella sala d'attesa di un Ufficio postale c'è un grande orologio e a fianco il quadro con i numeri di chiamata per gli sportelli. In un angolo la scritta con il logo dello “Sportello amico”.
Vicini in attesa ci sono Giuseppe, un signore non più giovane che legge il giornale e Zou, un giovane cinese che smanetta su un piccolo computer palmare.
Giuseppe controlla i numeri per la fila.
GIUSEPPE (a Zou)
Per fortuna ci sono i numeri per la fila... così leggo il giornale mentre aspetto..
ZOU (senza distogliere lo sguardo dal computer)
Uh, uh. E io posso leggere le ultime notizie...
Arriva Marcia, una giovane donna, con in testa il caschetto da bici e i pantaloni stretti alle caviglie. In mano un grosso pacco. Marcia e Zou si conoscono.
MARCIA (a Zou)
Ciao, Zou.
ZOU (alzando un secondo lo sguardo)
Ehi, Marcia, anche tu qui? Sempre in bici, eh!
MARCIA
Io non voglio inquinare l'ambiente.
ZOU (guardando e indicando il pacco che ha in mano Marcia)
Com’è grande!
MARCIA
Eh, sì! Devo spedire questo pacco a Milano e ho tre bollette dell'ufficio da pagare... Sai l’ora?
ZOU
È l’una.
MARCIA
E tu, perché sei qui?
ZOU
Devo pagare delle bollette e visto che in questo ufficio postale c'è lo Sportello Amico (indica il cartello) voglio ritirare il Kit per il rinnovo del mio Permesso di soggiorno...
MARCIA
Io invece mi sono fatta aiutare da un Patronato, dove ho trovato persone molto gentili, che seguono i cittadini nel rapporto con le Amministrazioni pubbliche...
ZOU
Sono ormai qui da cinque anni. L'Italia è la mia seconda patria e voglio chiedere il permesso di soggiorno CE di lungo periodo.
MARCIA
Fai bene... così ti sentirai più partecipe della vita sociale di questo paese...
ZOU
Hai proprio ragione... l'integrazione non è solo un buon lavoro, ma riguarda tutta la vita di una persona...
MARCIA
Bravo Zou! Non ti facevo così saggio!
ZOU
Non mi prendere in giro.
E Zou torna al suo computerino. Marcia, invece, è attratta da un titolo sul giornale che Giuseppe tiene aperto accanto a lei.
MARCIA (entusiasta)
Ottimo! (legge) Da oggi molti quartieri della città cominciano la raccolta differenziata dei rifiuti. Questa sì che è una notizia!
ZOU (digitando veloce sul suo palmare)
Leggi qui… anche nel nostro quartiere...
Marcia cerca di sbirciare di nuovo il giornale di Giuseppe, che lo sistema un po' infastidito.
MARCIA
Io faccio la raccolta differenziata da tanti anni.
ZOU (digitando)
Io cerco le informazioni su come fare...
MARCIA
L’informazione è fondamentale... Tutti i cittadini devono sapere come possono rispettare l'ambiente...
ZOU
L'informazione è un diritto...
MARCIA
Giornali, computer, radio, televisione... le notizie devono arrivare a tutti...
Zou continua a smanettare.
ZOU
Marcia, senti questa notizia...
MARCIA
Che c'è?
Marcia passa a guardare il palmare di Zou.
ZOU
Gli scienziati sanno perché diventiamo vecchi… pare…
MARCIA
Bene! Così ci aiutano a rimanere sempre giovani.
E Marcia guarda Giuseppe con un sorrisino ironico.
ZOU
E questa! La squadra della Roma vince 3 a 0 contro il Real Madrid...
Giuseppe, con un gesto di stizza, chiude il giornale.
GIUSEPPE
È troppo! Io non sono ancora alle pagine sportive... Con il suo computer è inutile leggere il giornale...!
E si allontana. Marcia e Zou si scambiano uno sguardo complice e divertito.
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Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale