Benvenuti in Italia - 21
Unità 15 - Livello A1
SKETCH A - ATTENZIONE AI CARTELLI!
SKETCH B - UNA CARTA D'IDENTITA'... VARIABILE!
SKETCH C - LE SCARPE ARGENTATE
SKETCH D - UN BUON PADRE
BENVENUTI IN ITALIA!
SKETCH A
ATTENZIONE AI CARTELLI!
PERSONAGGI:
UOMO 1 ZOU
IDRAULICO ANGEL
Esterno giorno – Strada
Zou guarda il cartello [MATTINA 8-13 POMERIGGIO 16-20] appeso alla porta del negozio che riporta l'orario di apertura:
ZOU (leggendo)
La mattina dalle 8 alle 13. Il pomeriggio dalle 16 alle 20.
Poi guarda l'ora sul suo cellulare.
ZOU
Sono le 4 e un quarto! Perché non apre?
Zou ha in mano una chiave e deve fare un duplicato. Cammina nervoso davanti alla porta del negozio. Arriva Angel, con la tuta da idraulico. Anche lui va di corsa. Ha in mano un rubinetto rotto.
ANGEL
Ancora chiuso! Ma a che ora apre?
ZOU
Il pomeriggio riapre alle quattro, dopo la pausa pranzo, ma sono già le quattro e un quarto!
ANGEL
Ho tolto l'acqua a tutto il palazzo... mi devo sbrigare...
ZOU
Per me, il ferramenta è un servizio per chi lavora! Deve fare orario continuato...
ANGEL
Ha proprio ragione.
Zou è sempre più nervoso.
ZOU
Devo fare solo una copia di una chiave...
ANGEL
E io devo comprare una guarnizione per il rubinetto...
ZOU
Ma se il padrone non arriva...
ANGEL
A via Matteotti c'è un altro ferramenta che non chiude mai...
ZOU
Ottimo. È lontano?
ANGEL
Con la macchina è vicino...
ZOU (deluso)
Ma io sono a piedi!
ANGEL
Allora, ci mette una mezz'ora se cammina veloce!
ZOU (indicando il negozio)
Forse apre prima!
ANGEL
Speriamo!
I due continuano a passeggiare nervosamente.
ANGEL (scocciato)
Ho le guarnizioni di tutte le misure... mi manca solo questa...
E Angel agita il rubinetto. Zou gli mostra la chiave.
ZOU
Io faccio dieci copie di questa chiave... così se la perdo di nuovo sono a posto!
ANGEL
Io compro una scatola intera di guarnizioni...
ZOU
Molti negozi non chiudono più per il pranzo...
ANGEL
Ma questo ferramenta è anziano... Lo conosce? è un uomo con la barba bianca...
ZOU (arrabbiato)
Va bene, è anziano... Ma lì c'è scritto dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle 20.
Angel si avvicina al cartello con l'orario e legge con attenzione...
ANGEL
E lunedì chiuso per riposo settimanale.
ZOU (costernato)
E oggi...
Zou e Angel si guardano perplessi.
ANGEL e ZOU (insieme)
È proprio lunedì!
VIVERE IN ITALIA!
SKETCH B:
UNA CARTA D'IDENTITA'... VARIABILE!
PERSONAGGI:
IMPIEGATA GIOVANNA (ITALIANA)
UOMO PAVEL
FIGLIA MARCIA
Interno giorno – Sportello dell'Anagrafe
Allo sportello di un ufficio dell'Anagrafe l'impiegata (Giovanna) sta timbrando alcune carte. Sopra lo sportello la scritta:
CARTA D'IDENTITA'
ORARIO:
DAL LUNEDI' AL VENERDI' DALLE 8,30 ALLE 12,30
MARTEDI' E GIOVEDI' DALLE 14,30 ALLE 16,30.
Davanti allo sportello c'è una striscia gialla a terra e un cartello con la scritta: DISTANZA DI CORTESIA.
Da un lato sui sedili per l'attesa si siedono una ragazza con una vistosa parrucca rossa (Marcia) e Pavel, il padre.
PAVEL (con il fiatone)
Giusto in tempo! (guardando il cartello) Guarda, è aperto dalle otto e trenta alle dodici e trenta (guarda l'orologio)... mancano solo dieci minuti!
La ragazza (Marcia) apre il suo libro e si mette a leggere.
MARCIA (annuisce)
Uh,Uh!!
Si sente il DLIN del numero che scatta. Pavel , con in mano alcuni fogli, si alza in piedi.
PAVEL
Tocca a noi!
MARCIA
Vai tu, poi arrivo!
PAVEL
Ma è la per tua carta d'identità!
MARCIA
Devo studiare, domani ho il compito di storia...
PAVEL (paziente)
Va bene! Ma quando ti chiamo arriva subito!
Marcia annuisce, senza alzare la testa dal libro. Pavel si affretta allo sportello
PAVEL
Buongiorno.
IMPIEGATA
Buongiorno a lei.
PAVEL
Ecco tutti i documenti... (passandoli all’impiegata). Il modulo compilato per la carta d'identità, il passaporto valido, il permesso di soggiorno e... ecco le tre foto.
L'impiegata guarda le foto.
IMPIEGATA
Ma la carta d’identità non è per lei!
Pavel indica Marcia.
PAVEL
No, è per mia figlia... ormai ha 15 anni... quando esce da sola deve avere un documento...
IMPIEGATA
Allora deve venire lei allo sportello...
PAVEL
Certo, quando è tutto pronto la chiamo... (scusandosi) deve studiare... domani ha il compito di storia...
IMPIEGATA (comprensiva)
Va bene...
L'impiegata passa in rassegna i vari documenti.
IMPIEGATA
I documenti sono a posto... manca solo la descrizione fisica.
Pavel indica la figlia seduta e intenta a leggere.
PAVEL
È alta circa un metro e sessanta, occhi scuri e capelli...
Pavel si blocca e guarda di nuovo la figlia.
PAVEL (deciso)
Oggi rossi!
IMPIEGATA
Come oggi rossi? Nella foto sono biondi!
PAVEL
Lei cambia colore ogni settimana.
IMPIEGATA
E io cosa scrivo... capelli arcobaleno.???
Pavel è impacciato e fa cenno alla figlia di avvicinarsi.
PAVEL
Marcia, puoi venire.
Marcia chiude il libro e si avvicina allo sportello.
MARCIA
Si, che c'è?
IMPIEGATA
Devo scrivere il colore dei suoi capelli... biondi o rossi?
MARCIA
Dipende dalla giornata.
IMPIEGATA (rassegnata)
Lasciamo perdere... però l'altezza precisa?
PAVEL
Un metro e sessanta.
MARCIA (arrabbiata)
Noooo! Con i tacchi sono quasi un metro e ottanta!
BENVENUTI IN ITALIA!
SKETCH C
LE SCARPE ARGENTATE
PERSONAGGI:
UOMO GIUSEPPE
DONNA PAULINE
IMPIEGATO BANCA COMPARSA MUTA
Esterno giorno – Banca
L'entrata di una banca con la porta ancora chiusa. Arriva Giuseppe con in mano una cartella da ufficio. Legge il cartello degli orari.
GIUSEPPE (fra sé)
La banca è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8 alle13,30 e dalle 14,30 alle 15,30.
Guarda l'orologio e si mette ad aspettare.
Arriva Pauline con una grande borsa colorata.
Anche lei getta uno sguardo all'orario e si mette ad aspettare.
PAULINE
Apre fra poco?
GIUSEPPE
Fra cinque minuti.
PAULINE
Di solito sono puntuali?
GIUSEPPE
È la mia banca da tre anni e sono sempre puntuali.
PAULINE
Meno male... ho chiuso il negozio per venire a depositare i soldi...
Giuseppe impaziente getta uno sguardo oltre il vetro della porta della banca.
PAULINE
Io ho un negozio da parrucchiera e faccio orario continuato... dalle nove della mattina fino alle otto della sera... a volte anche oltre le otto. Lavoro con mia sorella.
GIUSEPPE
È faticoso!
PAULINE
È un lavoro che mi piace, ma le clienti vogliono appuntamenti in ogni momento e non posso chiudere nemmeno per mangiare.
GIUSEPPE
Capisco!
PAULINE (agitandosi)
Oggi però ho chiuso per depositare l'incasso di ieri. Non posso tenere in borsa tanti soldi...
GIUSEPPE
Fa bene. C'è sempre il rischio di un furto.
PAULINE
Ma no! Io non penso ai ladri... ma al negozio di scarpe vicino al mio...
GIUSEPPE
Negozio di scarpe?
PAULINE
Vede, io sono fissata con le scarpe... Sono piena di scarpe di tutti i colori... gialle, rosse, verdi, bianche, marroni...
GIUSEPPE
E dove mette tutte queste scarpe?
PAULINE
Beh, la casa è piena!
Avvicinandosi a Giuseppe in tono confidenziale.
PAULINE
Oggi in vetrina ci sono delle scarpe argentate, con i tacchi alti… sono meravigliose!
GIUSEPPE
Argentate? Sicuramente sono alla moda...
PAULINE
Sono bellissime! (riprendendosi dall'entusiasmo) Ma io non posso... non posso comprare un altro paio di scarpe. (determinata) Per questo voglio depositare tutto in banca...
GIUSEPPE
Fa bene!
PAULINE
E lei perché va in banca ?
GIUSEPPE
Io devo solo pagare l'affitto di casa. Scade oggi e voglio essere puntuale...
Mentre Giuseppe e Pauline parlano alle loro spalle un impiegato della banca attacca un cartello sulla porta a vetri.
PAULINE (impaziente)
Ma perché oggi non aprono?
E girandosi verso la porta della banca nota il nuovo cartello. Si avvicina seguita da Giuseppe.
PAULINE (legge)
Per un guasto elettrico la banca riapre domani.
GIUSEPPE (dispiaciuto)
Così pago l'affitto in ritardo!
PAULINE (si lamenta)
Vede? Adesso DEVO comprare le scarpe argentate!
BENVENUTI IN ITALIA!
SKETCH D
UN BUON PADRE
PERSONAGGI:
GIOVANE MURATORE KEVIN
CAPO MURATORE PAVEL
Esterno giorno – Cantiere edile
Kevin e Pavel stanno costruendo un muro. Kevin prende i mattoni da una pila e li passa a Pavel che dopo aver messo il cemento li sistema con attenzione.
Tutti e due portano il caschetto, le scarpe, i guanti e la tuta regolamentare.
Da un lato alcuni cartelli segnalano i doveri e i rischi di chi lavora in cantiere.
KEVIN (ammirato)
Sei molto preciso!
PAVEL
Ogni mattone ha il suo posto nel muro... e i muri di una casa devono durare per anni... se non lavori bene... la casa crolla!
KEVIN
Giusto! Mi piacciono le tue parole!
PAVEL (orgoglioso)
Io non sono andato all'università, ma... penso molto.
Kevin aggiunge dell'acqua nel contenitore e la impasta con del cemento.
KEVIN
Sai, io da un mese la sera frequento un corso d'italiano...
PAVEL
Bravo! È una buona idea. Se decidi di vivere in un paese devi parlare bene la sua lingua.
KEVIN (orgoglioso)
Adesso riesco a leggere anche i giornali... e ho preso un libro in biblioteca...
Pavel guarda Kevin con ammirazione e fa un lungo sospiro.
PAVEL
Allora ti presento mio figlio. Così gli fai capire quanto è fortunato.
KEVIN (non capisce)
Perché?
PAVEL
Lui può andare a scuola la mattina e invece... non studia. Ieri arriva a casa con un quattro in italiano...
KEVIN (sorride)
Quanti anni ha?
PAVEL
Quindici, e pensa solo al motorino.
KEVIN
È un ragazzo! Pensa ai divertimenti!
PAVEL
Tu prendevi quattro a scuola?
KEVIN
No, quattro no, ma qualche cinque...
PAVEL
Pensa che il compagno di banco di mio figlio, Nabil, è in Italia da solo un anno e già prende ottimi voti a scuola... E' arrivato da solo per lavorare come venditore per le strade, ma... per fortuna ora vive in un centro di assistenza per minori non accompagnati che lo fa andare a scuola e gli insegna un buon lavoro...
KEVIN
Già, per le leggi italiane tutti i minori fino a 16 anni hanno il diritto, che è anche un dovere, di andare a scuola... anche se non sono regolari...
PAVEL
Spiegalo a mio figlio che deve andare a scuola! Io fatico dalle sette del mattino fino alla sera... e lui ascolta la musica e legge i fumetti...
KEVIN
I fumetti, veramente, li leggo anch'io...
Pavel gli dà un'occhiataccia.
PAVEL (sospira)
Oggi la professoressa di italiano riceve i genitori degli studenti... dalle dieci alle dodici... le voglio chiedere qualche consiglio...
KEVIN
Fai bene!
PAVEL (deciso e arrabbiato)
Mio figlio non vuole, ma io vado!
KEVIN
Giusto, devi parlare con la professoressa...
Kevin passa a Pavel un altro mattone e lui continua il suo muro.
PAVEL
E se vuole bocciarlo... pazienza! Passa tutta l'estate a studiare... Non un giorno di vacanza... e gli prendo pure il motorino!
KEVIN
Non è troppo!?
PAVEL
Per andare dalla professoressa ci vogliono due ore, ma il direttore del cantiere è d’accordo...
Kevin lo guarda preoccupato.
KEVIN
A che ora vai via?
PAVEL
Alle dieci e mezza, devo stare a scuola per le undici. Ma questo muro deve essere pronto per stasera.
KEVIN
E come finiamo il lavoro?
PAVEL
Puoi continuare tu.
KEVIN
Io?
PAVEL
Vuoi che ti metto quattro?
E ridono insieme.
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Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale