Benvenuti in Italia - 36

Unità 11 - Livello A2

SKETCH A  - UN MATRIMONIO SPECIALE
SKETCH B - TRATTARE CON CURA!
SKETCH C - UN CHIODO DI TROPPO
SKETCH D - IL PRIMO GIORNO DI LAVORO




 

SKETCH A

UN MATRIMONIO SPECIALE

PERSONAGGI:

SIGNORA ANZIANA ITALIANA (GIOVANNA)

BADANTE KHADIJA

Interno giorno – Casa della SIGNORA

Nel salotto della casa c'è un tavolo con alcune sedie. Al lato un tavolino con alcuni libri. Sul tavolo un piatto con della frutta. La signora sta seduta al tavolo e sta sbucciando una mela. Entra Khadija tutta agitata.

KHADIJA (preoccupata)

Signora, lei mi deve aiutare.

SIGNORA

Che succede, Khadija?

Khadija è agitata.

KHADIJA

Signora, signora...

SIGNORA

Smettila di dire signora e parla.

KHADIJA

Mia sorella si sposa fra una settimana.

SIGNORA

Non è una novità, lo dici da un mese.

KHADIJA

Sì, lo so... ma ora c'è un problema.

SIGNORA (comprensiva)

Sentiamo... per tutti i problemi c'è una soluzione.

KHADIJA (lamentosa)

Ma questo è un grande problema.

SIGNORA

Avanti... spiegami.

La signora intanto continua a sbucciare la sua mela, mentre Khadija le mostra un foglio.

KHADIJA

Il problema è questo!

SIGNORA

Veramente questo è un modulo da compilare.

KHADIJA

Si, un modulo... ma non lo so compilare.

SIGNORA (spazientita)

Adesso siediti qui (e le sposta la sedia) Cosa devi fare con questo modulo?

KHADIJA (sospira)

Mia sorella si sposa fra una settimana a Bologna...

La signora fa segno che questo ormai lo sa.

SIGNORA

Oramai lo sanno tutti... avanti!

KHADIJA

E mia madre deve prendere l'aereo a Casablanca per venire in Italia, ma non ha i soldi per il biglietto...

SIGNORA

Questo è un problema!

KHADIJA

L'ho detto che c'è un problema! Io ho il denaro per il biglietto, ma devo mandarlo a Casablanca.

SIGNORA

Semplice... ci sono tante agenzie per trasferire denaro in tutto il mondo.

Khadija batte sul modulo appoggiato sul tavolo.

KHADIJA

Questo! In agenzia mi hanno dato questo!

La signora guarda il foglio e comincia a leggere.

SIGNORA

Scrivi qui il tuo nome e cognome... quanti soldi vuoi mandare?

KHADIJA

Mando 500 euro? No, meglio 600... ci sono sempre degli imprevisti.

SIGNORA

Hai ragione. Poi scrivi il nome di tua madre...

KHADIJA

Amina Mernissi.

SIGNORA

E il nome del paese dove vive.

KHADIJA

Il Marocco.

La signora continua a leggere sul foglio.

SIGNORA

L'agenzia poi ti dà un numero di controllo dell'operazione... e tu al telefono lo dai a tua madre. Quando vai in agenzia non scordare la carta d'identità e il permesso di soggiorno. Tutto qui. Facile, no?

Khadija si è calmata

KHADIJA (sognando)

Mia sorella si sposa con un bolognese e al matrimonio vengono italiani e marocchini... ci sono lasagne e tajina, si balla il liscio e la danza baladi... è un matrimonio speciale...

SIGNORA

Uno splendido matrimonio...!

Khadija prende Marcia sotto braccio e si avvia a uscire di scena.

KHADIJA

Sa che facciamo, signora, perché non si mette quel vestito blu elegante… quello del 1953… del suo fidanzato… Mario? e viene a Bologna con me.

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH B

TRATTARE CON CURA!

PERSONAGGI:

UOMO PAVEL

DONNA 1 PAULINE

RAGAZZO ZOU

DONNA 2 JULIA

Interno giorno – Ufficio postale

Alcune persone sono in attesa in un Ufficio Postale. Ogni tanto suona il Dlin del cambio del numero per la fila. Tutti alzano gli occhi, ma non è ancora il loro turno. Ci sono Pavel, Pauline, con un bel pacco di raccomandate da spedire, e Zou, che gioca con il suo cellulare. Suona di nuovo il Dlin.

PAVEL (impaziente legge il tabellone)

Ecco, siamo al numero centoquarantaquattro... il prossimo sono io.

PAULINE

Ha molte cose da fare allo sportello? I bambini escono da scuola... è già l'una.

Pavel mostra alcune banconote.

PAVEL

Oggi ho preso lo stipendio e devo mandare questi soldi a mio nipote a Bucarest... deve andare a scuola... gli ho promesso un aiuto. Vorrei avere un milione di euro per aiutare tutti i parenti...

PAULINE

Ma chi ha un milione di euro? Nessuno!... Anch'io, quando posso, mando un po' di soldi alle mie sorelle in Nigeria... siamo sette e io sono la più grande.

PAVEL

Tutte donne?

PAULINE (sorridendo)

Eh, sì. Mio padre voleva un maschio ma ora… adora noi sorelle!

Zou stacca gli occhi dal cellulare e si intromette nella conversazione.

ZOU

Perché paga in contanti?... oramai ci sono le carte prepagate... le carte di credito... può fare tutto on-line...

PAULINE

Io non capisco niente di computer e..... voglio vedere i miei soldi!

Zou alza le spalle. Suona un altro Dlin e Pavel si affretta uscendo di scena.

PAULINE (guardando Zou)

Anche mio nipote gioca sempre con il cellulare.

ZOU (risentito)

Io non gioco...lavoro!

PAULINE

Lo chiami lavoro schiacciare i tasti di un cellulare?

ZOU

Io lavoro in un negozio di computer e devo provare i nuovi giochi che arrivano.

PAULINE

Ti pagano per giocare?

ZOU

Beh, possiamo dire così.

PAULINE

Mi piace questo lavoro... dove si può imparare?

ZOU

Vieni al negozio e ti faccio provare.

PAULINE

Ci vengo davvero. Ma tu qui che devi fare?

ZOU

Ho bisogno di una carta prepagata per comprare un nuovo gioco on-line...

PAULINE

Lavoro?

ZOU

No, un gioco per me...

PAULINE

Giochi per lavoro e lavori con i giochi... sei un tipo speciale!

Entra Julia con una pila di pacchetti in mano. La pila è così alta da coprirle il viso. Su ogni pacchetto c'è scritto DELICATO, ATTENZIONE, FRAGILE, TRATTARE CON CURA. Julia si mette in fila.

JULIA (sbuffando)

A che numero siamo?

PAULINE

Centoquarantacinque.

JULIA

Spero di fare presto... con tutti questi pacchi.

PAULINE

Per chi sono?

JULIA

Sono la nuova segretaria di una fabbrica di bicchieri. Il proprietario vuole mandare dei regali ai clienti più importanti... e io li spedisco.

La pila di pacchi ondeggia e Julia cerca di non farli cadere.

PAULINE (interviene)

Attenta!

JULIA

Proprio il primo giorno di lavoro... tutti questi pacchi, pesanti e...

Dlin il numero scatta.

JULIA

Tocca a me?

Julia si allunga per guardare il tabellone dei numeri e la pila di pacchi precipita per terra, con un tonfo fragoroso di cocci rotti. Zou distoglie lo sguardo dal suo cellulare e guarda i pacchi per terra.

ZOU (scandisce sorridendo)

Attenzione! Delicato! Fragile! Trattare con cura!

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH C

UN CHIODO DI TROPPO

PERSONAGGI:

IMPIEGATO KEVIN (ITALIANO)

CLIENTE 1 ANGEL

CLIENTE 2 GIUSEPPE

GUARDIA PAVEL

Interno giorno – Banca

Siamo all'interno di una banca. Kevin è l'impiegato seduto allo sportello.

Angel il cliente. Da un lato c'è la porta d'entrata a vetri e a fianco una cassettiera con gli sportelli e le chiavi appese. In piedi, a fianco della porta c'è Pavel, la guardia giurata.

ANGEL (all'impiegato)

Vorrei inviare 1.200 euro a mia madre in Ecuador.

IMPIEGATO

Come vuole pagare? In contanti?

ANGEL

No, ho un conto corrente aperto in questa banca.

IMPIEGATO

Il suo nome, prego.

ANGEL

Angel Soriano.

IMPIEGATO

Bene.

L'impiegato controlla sul suo computer.

Intanto, un altro cliente, Giuseppe, si è avvicinato alla porta a vetri e sta cercando di entrare.

VOCE OFF (metallica)

Lasciare gli oggetti metallici negli armadietti.

Giuseppe posa le chiavi nella cassettiera e riprova. La Voce Off ripete.

VOCE OFF (metallica)

Lasciare gli oggetti metallici negli armadietti.

Giuseppe si toglie l'orologio e riprova. La Voce Off ripete.

VOCE OFF (metallica)

Lasciare gli oggetti metallici negli armadietti.

IMPIEGATO

Si, lei ha un conto qui da noi...

ANGEL

Tutti i mesi mi versano qui lo stipendio.

IMPIEGATO

Perfetto! Ha detto che vuole inviare 1.200 euro in Ecuador... Compili questo foglio, prego...

L'impiegato passa ad Angel un foglio da compilare e mentre Angel scrive...

Giuseppe si toglie la cintura dei pantaloni e la mette nell'armadietto. Poi si riavvicina alla porta e la Voce Off ripete.

VOCE OFF (metallica)

Lasciare gli oggetti metallici negli armadietti.

Giuseppe è disperato. Si guarda e non sa più cosa fare. Fa segno alla guardia giurata che gli indica l'anello. Giuseppe cerca di togliere la fede ma è troppo stretta. Nel frattempo...

IMPIEGATO (mostra un foglio)

Lei deve comunicare a sua madre questo numero di controllo del trasferimento del denaro. I soldi vanno da noi a una banca in Ecuador collegata con la nostra...

ANGEL

Quanti giorni ci vogliono?

IMPIEGATO

L'operazione è veloce... due o tre giorni al massimo.

ANGEL

Bene, grazie... devo versare duecentotrenta euro e poi...vorrei un libretto di assegni...

IMPIEGATO

Va bene.

Nel frattempo Giuseppe ha finalmente tolto la fede e l'ha riposta nella cassettiera. Si avvicina alla porta ma la Voce Off ripete.

VOCE OFF (metallica)

Lasciare gli oggetti metallici negli armadietti.

Giuseppe comincia a battere sul vetro. La guardia giurata apre le braccia: non può fare niente. Giuseppe continua a battere.

GIUSEPPE

Devo entrare... aprite questa porta.

GUARDIA GIURATA (gesticolando)

Guardi bene in tasca.

GIUSEPPE

Non ho più niente!

E tira fuori la fodera delle tasche.

GUARDIA GIURATA

Dicono tutti così, poi...

GIUSEPPE

Ho un chiodo nel ginocchio...devo levare anche questo?

L'impiegato e Angel guardano esterrefatti Giuseppe, mentre la guardia giurata apre di nuovo le braccia.

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH D

IL PRIMO GIORNO DI LAVORO

PERSONAGGI:

CAPO CANTIERE GIUSEPPE

OPERAIO PAVEL

OPERAIO KEVIN

Esterno giorno – Cantiere edile

Una casa in costruzione. Due operai, Pavel e Kevin, stanno lavorando insieme. Uno versa l'impasto e l'altro lo spiana con la cazzuola. Tutti e due hanno il casco, i guanti, la tuta e le scarpe regolamentari. Da un lato numerosi cartelli segnalano i rischi e i doveri di chi lavora in un cantiere. I due parlano mentre lavorano.

KEVIN

Quando sei arrivato?

PAVEL

Ieri.

KEVIN

Ma parli bene l'italiano?

PAVEL

Sono già stato in Italia qualche anno fa, nel 2000 e nel 2005... per sei mesi... con un lavoro stagionale in un'azienda agricola... poi sono venuto per un breve periodo due anni fa...

KEVIN

E poi sei tornato in Moldavia...

PAVEL

E mi sono sposato.

KEVIN

Io sono solo fidanzato... per il matrimonio è presto...

PAVEL

Stai attento... basta poco e ti ritrovi sposato, con mille problemi…

I due sorridono e si scambiano uno sguardo d'intesa. Kevin si alza e controlla il lavoro fatto.

KEVIN (a Pavel)

Versa un po' di cemento.

Pavel versa e poi riprende a stendere il cemento insieme a Kevin.

KEVIN

Come hai trovato questo lavoro?

PAVEL

Il padrone mi conosce, due anni fa ho lavorato per lui... e così ha fatto la domanda di assunzione...

KEVIN

Si fida di te!

PAVEL

Gli piace come lavoro... poi conosce mio fratello...

KEVIN

Chi è tuo fratello?

PAVEL

Mio fratello maggiore Ciprian! È tornato in Moldavia con un progetto di rimpatrio volontario assistito...

KEVIN

Ma che cos'è questo progetto?

PAVEL

Il progetto di Rimpatrio Volontario Assistito prevede un sostegno e l'assistenza sulla base delle tue esigenze e bisogni, anche nella preparazione del viaggio di ritorno; nel tuo paese, poi, puoi essere aiutato per realizzare un progetto di reintegrazione ... mio fratello è un bravo falegname ed è stato aiutato ad aprire una sua attività nel nostro Paese!

KEVIN

E' interessante. Anche tu pensi di tornare in Moldavia?

PAVEL

No, appena trovo una casa grande, faccio venire qui mia moglie...

KEVIN

Fai bene.

Arriva il capo cantiere Giuseppe.

GIUSEPPE

Ehi, Pavel!

PAVEL

Sì, capo.

GIUSEPPE

Vieni, ti spiego quello che devi fare.

Pavel si avvicina a Giuseppe.

GIUSEPPE

Entro otto giorni dal tuo arrivo devi presentarti allo Sportello Unico per l'Immigrazione per firmare il “contratto di soggiorno”.

PAVEL

Questo lo so, capo.

GIUSEPPE

Allo Sportello Unico devi ritirare anche il codice fiscale e il modulo 209 per la richiesta del permesso di soggiorno... poi vieni da me, compiliamo il modulo insieme.

PAVEL

Lo so, poi devo portare il modulo all'Ufficio postale dove mi danno un numero per controllare quando il mio permesso è pronto.

GIUSEPPE

Sai già tutto!

PAVEL

Mio fratello...

GIUSEPPE

Ciprian, come sta?

PAVEL

Bene... due figli e tanto lavoro, ma è contento così.

Suona la sirena di pausa pranzo.

GIUSEPPE

Allora, Pavel, non ti scordare l'appuntamento per il contratto.

PAVEL

Certo, capo, ci vado domani.

Giuseppe se ne va. Kevin intanto si è seduto su alcuni mattoni e ha preso la sua sacca del pranzo. Pavel si avvicina.

PAVEL

Mangiamo insieme?

Kevin gli fa posto sul muretto e Pavel prende la sua borsa e tira fuori un piccolo panino incartato. Anche Kevin tira fuori il pranzo: un'enorme focaccia imbottita che scarta con cura e comincia a mangiare sotto lo sguardo di Pavel. Inghiottisce a fatica un boccone ed esclama:

KEVIN

La vita all'aria aperta mette appetito!

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Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale