Benvenuti in Italia - 6

Unità 5 - Livello A1

SKETCH A - IL ciuffo di zou
SKETCH B - I fiori parlano
SKETCH C - L'urlo di GIOVANNA
SKETCH D - Strade diverse

 

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH A IL ciuffo di zou

PERSONAGGI:

FIDANZATA JULIA

FIDANZATO ZOU

Esterno sera – strada davanti all'entrata di un teatro all'aperto

Julia e Zou sono due fidanzati che si sono dati appuntamento davanti all'entrata di uno spettacolo di teatro all'aperto. Dietro a loro un grande cartellone con il nome dello spettacolo: Artisti in piazza.

Arriva prima Julia. La ragazza indossa un vestito molto elegante con sopra uno scialle colorato. E' vestita per un'uscita speciale. Zou invece entra in scena un attimo dopo e indossa un giubbotto di jeans e pantaloni molto larghi, un po' buffi. Ma soprattutto si è fatto con il gel una cresta al centro della testa alta e rigida. Zou si avvicina affettuoso a Julia e fa per darle un bacio.

ZOU

Ciao, Julia! Finalmente!

Julia mentre lo vede arrivare lo squadra sorpresa e incredula.

JULIA

Scusa, ma... (non trova le parole) Proprio stasera... non capisco... non capisco questi capelli... e questi vestiti così...

Zou sta guardando con interesse il cartellone dello spettacolo e non coglie il disappunto di Julia.

ZOU

Cosa? Scusa, non ho capito. Puoi ripetere, per favore?

JULIA (più decisa)

Questi capelli e questi vestiti... che sono?

ZOU

Non sono bello?

JULIA

No, non sei bello.

ZOU (indicando il giubbotto)

Questo è nuovo, comprato oggi.

JULIA

Non sembra...

ZOU

Davvero?

JULIA (indicando i pantaloni)

E i pantaloni?

ZOU (soddisfatto)

Sono nuovi anche loro... dai, Julia, andiamo allo spettacolo… sai che domani dormiamo tutti nella casa al mare di Francesco?

JULIA

(non rispondendo irritata) Da quando ti vesti così?

ZOU

Io sono sempre alla moda... mi piacciono i vestiti... (ride)

JULIA

Tu ridi... io invece non rido... sei buffo... sembri tu un attore del teatro... solo nelle vetrine dei negozi ci sono abiti così strani...

ZOU (risentito)

Ma insomma! Ognuno è libero di vestirsi come vuole, basta che sia decente,. Non faccio male a nessuno con i miei vestiti!

Zou si allontana di qualche passo per controllare che lo spettacolo non sia iniziato.

ZOU

Entriamo?

Julia lo guarda ancora incredula.

JULIA (insistente)

Hai ragione, va bene. Non dico niente sui vestiti, ma i capelli... E' questo il modo per andare a teatro?

ZOU (distratto)

Scusa, non ho capito bene, puoi ripetere, per piacere?

JULIA (spazientita)

I capelli! I tuoi capelli sono un disastro!

ZOU

Uffa Julia... Sono libero di pettinarmi come mi pare?

Si sente della musica che segnala l'inizio dello spettacolo. Zou freme, vuole entrare.

ZOU

Allora, entriamo? Cosa aspetti?

Julia risoluta prende dalla borsa un pettinino.

JULIA

E va bene per il giubbotto, vanno bene anche i pantaloni, ma... la cresta è troppo...

E con il pettinino abbassa la cresta sulla testa di Zou, che la guarda esterrefatto. Poi lei soddisfatta lo prende sottobraccio e si avvia decisa verso l'entrata del teatro.

JULIA

E ora andiamo.

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH B I fiori parlano

PERSONAGGI:

FIORAIA KHADIJA

CLIENTE ANGEL

Esterno giorno - Chiosco di fiori

Khadija, la donna marocchina, lavora in un chiosco di fiori. Intorno a lei vari secchi con fiori e alcuni vasi di piantine. Lei sposta e sistema le piante.

Arriva Angel, il ragazzo ecuadoriano, con in spalla una custodia rigida da viola. E' impacciato e si avvicina titubante ai fiori, li guarda con attenzione.

ANGEL

Sono belli... che fiori sono?

Khadija occupata a sistemare alcuni vasi non si è accorta di lui. Si volta.

KHADIJA

Scusi, non ho capito, può ripetere, per favore?

ANGEL

Come si chiamano questi fiori, per cortesia?

Khadija ha l'aria di chi la sa lunga in fatto di fiori...

KHADIJA

Vuole dei fiori? Deve fare un omaggio? A chi? E' importante sapere chi deve ricevere i fiori... I fiori parlano... per un fiore sbagliato, un amore parte e ti lascia...

ANGEL (intimidito)

È un regalo speciale...

KHADIJA(soddisfatta)

Speciale! Ah sìì... Lei non è il primo che fa un regalo speciale...

ANGEL

Questo fiore... come si chiama?

KHADIJA

È un giacinto, ma non va bene... è un fiore troppo “leggero”...

ANGEL

Non ho capito il nome del fiore, può ripetere, per favore?

KHADIJA

Giacinto… è una parola che signifca significa gioco, divertimento... non va bene per una donna...

Angel indica un altro mazzo di rose.

ANGEL

E queste?

KHADIJA

Sono rose. Ogni colore trasmette un messaggio diverso... è pericoloso regalare rose... la rosa bianca significa purezza, la gialla gelosia, la rossa passione e la rosa dolcezza... (scuote il capo) troppo pericoloso...

ANGEL (titubante)

Forse sono meglio i cioccolatini...

Khadija alza le spalle e e quasi offesa ritorna a trafficare con i suoi fiori. Angel si allontana di un passo poi ritorna alla carica.

ANGEL

E questi?

KHADIJA (spazientita)

Sono gli Ibisco.

ANGEL

Come ha detto? non ho capito bene il nome, può ripetere, per favore?

KHADIJA

(scandisce lentamente il nome)

Ibisco. Un fiore impegnativo... in Polinesia le ragazze innamorate mettono questi fiori tra i capelli... così...

Khadija si infila un fiore sull'orecchio.

ANGEL (tra sé)

Le ragazze innamorate... quasi quasi parto…

E si allontana di qualche passo. Poi deciso torna indietro.

KHADIJA

Vuole partire per la Polinesia?

ANGEL

Perché no? Come si chiama il fiore?

Khadija spazientita, prende una piantina di ibisco e la mette in mano ad Angel.

KHADIJA

Anche se non capisce il nome, ecco i fiori... per la sua innamorata…

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH C L'urlo di GIOVANNA

PERSONAGGI:

VECCHIETTA GIOVANNA (donna anziana)

BADANTE KHADIJA

Interno giorno – Casa di Giovanna - Cucina

Giovanna e Khadija sono in piedi davanti ad un fornello sul quale c'è una pentola. A fianco su un tavolo da cucina i vari ingredienti della ricetta: un tagliere con della cipolla tritata, un barattolo di sugo, un piatto con dello spezzatino crudo, olio, sale, e una ciotola con del peperoncino. Mestoli e cucchiai.

GIOVANNA

Oggi facciamo un piatto tipico italiano... Così impari una ricetta molto usata in Italia... lo spezzatino con i piselli...

Khadija è intenta a svuotare le buste della spesa e non capisce.

KHADIJA

Lo spezza... ? Non ho capito, come ha detto? Può ripetere, per piacere? Scusi ma… dormo poco la notte…

GIOVANNA

Lo spezzatino con i piselli...

KHADIJA

Spezzatino?

GIOVANNA

La carne di manzo tagliata a pezzetti... si chiama spezzatino.

Giovanna sistema tutti gli ingredienti intorno alla pentola.

GIOVANNA

Ecco, serve la cipolla. Prima mettiamo nella pentola la cipolla a rosolare... poi...

Giovanna versa la cipolla nella pentola. Khadija si avvicina alla pentola con una ciotola piena di peperoncini tritati e fa il gesto di offrirli a Giovanna.

KHADIJA:

Metti molto peperoncino?

Marcia la blocca inorridita.

GIOVANNA:

No, il peperoncino no... non c'è in questa ricetta...

Khadija posa la ciotola delusa e segue gli ordini di Giovanna.

GIOVANNA:

Adesso aggiungiamo la carne, poi devi girare bene... ecco, poi un po' di sugo di pomodoro... e gira ancora...

Appena Giovanna distoglie lo sguardo dalla pentola Khadija torna alla carica con la sua ciotola di peperoncini.

KHADIJA

E ora un po' di peperoncino?

GIOVANNA:

No, il peperoncino in questa ricetta non c’è... invece servono i piselli... dove sono i piselli?

Giovanna cerca il barattolo dei piselli. Mentre si gira per guardare dentro una busta della spesa, Khadija ne approfitta e mette due bei cucchiai di peperoncino nella pentola. Poi gira velocemente. Marcia torna ai fornelli.

GIOVANNA: (deliziata)

Ecco qui i piselli... Lo spezzatino con i piselli è un piatto molto delicato... I piselli sono dolci e stanno bene con la carne...

Giovanna versa i piselli dal barattolo nella pentola e gira con il mestolo. Ha l'aria soddisfatta.

GIOVANNA:

Ora manca solo un po' di sale... (lo mette e gira ancora) Ora Khadija sai cucinare lo spezzatino con i piselli... assaggio per il sale...

Soddisfatta Giovanna prende un cucchiaio e assaggia un po'di sugo. Immediatamente strabuzza gli occhi e lancia un urlo. Khadija la guarda intimidita, l'ha fatta grossa.

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH D Strade diverse

PERSONAGGI:

UOMO PAVEL

PRIMO PASSANTE GIUSEPPE

SECONDO PASSANTE ANGEL

TERZA PASSANTE PAULINE

Esterno giorno – Strada trafficata di città.

Pavel è un giovane uomo con in mano una grossa borsa da viaggio. Dal modo con cui guarda le strade si capisce che ha fretta, ma non sa quale direzione prendere. Incrocia un uomo, Giuseppe, con la cartella del lavoro in mano. Pavel è sempre più agitato e lo ferma.

PAVEL

Scusi, come arrivo alla stazione?

GIUSEPPE

Quale stazione?

PAVEL

Ferroviaria.

Giuseppe ci pensa un attimo.

GIUSEPPE

La stazione ferroviaria. Sì. Lei segue questa strada fino al semaforo e poi prende via Roma, arriva fino alla chiesa... lì... (è incerto) Forse è meglio girare al semaforo... la strada è più corta...

PAVEL

Mi scusi, non ho capito bene, può ripetere, per piacere... giro al semaforo o alla chiesa?

GIUSEPPE

È lo stesso... poi sempre dritto per cento metri e alla fine trova...

Pavel è spazientito.

PAVEL

Cosa trovo?

GIUSEPPE

Trova le indicazioni per la stazione...

PAVEL

Solo le indicazioni... e la stazione?

GIUSEPPE

Beh, lei segue le indicazioni e... è chiaro?

PAVEL (rassegnato)

Chiaro... chiaro...

Giuseppe si allontana e Pavel fa qualche passo, ma è ancora più confuso.

PAVEL (fra sé)

Non ho capito niente.

Arriva Angel, un ragazzo giovane che cammina veloce, anche lui ha fretta. Pavel lo abborda.

PAVEL

Mi scusi, per la stazione?

ANGEL

La stazione del treno?

Pavel annuisce e resta in attesa delle indicazioni. Angel gli indica la strada nella direzione opposta a quella di Giuseppe.

ANGEL

E' lontana... prima deve camminare lungo via Dante... poi deve girare a destra e attraversare il ponte...

Pavel è sorpreso dalle indicazioni totalmente diverse.

PAVEL

Non ho capito, può ripetere? Devo attraversare il ponte?

ANGEL

Certo! La stazione è oltre il fiume... Dopo il ponte, ci sono... uno... (cerca di ricordare, contando con le dita) due... tre semafori a sinistra... c'è un grande parcheggio... e poi... e poi forse trova la stazione...

PAVEL

Forse...

Angel ha fretta e si avvia veloce. Pavel rimasto solo è sempre più interdetto.

PAVEL (ripete inebetito)

Un grande parcheggio e poi forse la stazione.

Intanto arriva Pauline, una giovane donna nigeriana, con grandi borse della spesa. Disperato Pavel chiede anche a lei.

PAVEL

Mi scusi, come arrivo alla stazione?

Pauline è presa dai suoi pensieri e non capisce la sua richiesta.

PAULINE

Come? Scusi, può ripetere?

PAVEL (disperato)

La stazione! Come arrivo alla stazione? Per favore. Perdo il treno.

Pauline ci pensa un attimo.

PAULINE

Dritto per due semafori...

E Pauline indica una direzione completamente diversa da quella indicata dagli altri due.

PAULINE

Poi... a destra... c’è un sottopassaggio... (e precisa) pedonale... poi ancora dritto fino ad una fontana...

PAVEL (ripete disperato)

Una fontana?

PAULINE

Si, una bella fontana... grande...

PAVEL (senza speranze)

Una fontana grande...

PAULINE

Poi il marciapiede fino ad un muro...

PAVEL

Un muro...

PAULINE

Sì.. è il muro del parco... è proprio un bel parco per i bambini...

Poi deve riprendere la strada e continuare...

PAVEL (deciso)

No, non è possibile... (urlando) Taxi!!!

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Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale