Benvenuti in Italia - 7

Unità 6 - Livello A1


SKETCH A - IL TRUCCO C’È
SKETCH B - TUTTE LE STRADE PORTANO A…
SKETCH C - GLI ANNI IN TASCA
SKETCH D - MEGLIO TARDI CHE MAI

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH A IL TRUCCO C’È

PERSONAGGI:

REGISTA GIUSEPPE

TRUCCATRICE KHADIJA

ATTORE AL TRUCCO ANGEL

UOMO DEI CESTINI PAVEL

Interno giorno sala trucco

L’interno dà l’idea di un set e insieme della sala trucco. Al centro della scena il regista, seduto sulla sua sedia da regista con tanto di scritta “regista” e un paio d’occhiali da vista, con montatura nera sulla testa come un cerchietto. Osserva attento e un po’ accigliato la scena davanti a sé: una donna sta truccando un attore… l’attore è seduto su una sedia girevole con le rotelle, adesso dà le spalle al regista. Il regista vede di fronte a sé la faccia della donna che lavora.

Il regista ha in mano un copione. Sfoglia nervosamente il copione, poi guarda la scena del trucco, e dà l’idea di borbottare (ma noi non sentiamo cosa dice). La truccatrice comincia a dare segni di nervosismo

REGISTA tuonando verso truccatrice

Allora! siamo pronti? Abbiamo poco tempo…

Vediamo…

La truccatrice dà un’ultima pennellata, ammira un momento il lavoro fatto sorridendo soddisfatta, poi gira lentamente la sedia dell’attore verso il regista

TRUCCATRICE sorridendo

Ecco così ha 50 anni

REGISTA brontolando nervoso

50 anni? No no, non va bene, non è l’età giusta!

Il sorriso si spegne lentamente sulla faccia della truccatrice. La truccatrice guarda perplessa prima il regista, poi il truccato, poi di nuovo il regista

TRUCCATRICE dolcemente

Non ha 50 anni?

TRUCCATRICE all’attore

Non hai 50 anni?

L’attore alza le spalle , come a dire: e io che ne so, se non lo sapete voi

TRUCCATRICE all’attore

Ma quanti anni hai?

ATTORE AL TRUCCO

53.

TRUCCATRICE di nuovo col sorriso al regista

Vede? Ha 53 anni

REGISTA

No. No. Non va bene. Il mio personaggio ha 80 anni, anzi 88.

La truccatrice torna a guardare perplessa l’attore, poi sorride con pazienza, gira verso di sé la sedia dell’attore, lo studia un po’, guarda i suoi pennelli, trucchi e matite e si rimette all’opera brontolando.

TRUCCATRICE

88 anni. Va bene. 88 anni!

La truccatrice dà qualche pennellata, disegna sulla faccia del truccato qualche ruga con la matita, poi gira di nuovo la sedia del truccato verso il regista con un sorriso radioso

TRUCCATRICE trionfante

Ecco adesso ha 88 anni.

REGISTA con fare esasperato

Ma no. Adesso ha… 63-65 anni. Guardi forse 69

TRUCCATRICE nervosa

63, 65, 69? Ma no, ha 88 anni!

Sulla battuta la truccatrice spinge la sedia del truccato vicinissimo al regista

TRUCCATRICE sicura

Guardi, ha 90 anni. Anche 91.

Il regista scattando in piedi furibondo:

REGISTA urlando

No. Non ha 88 anni. Non ha 91 anni. Non va bene. Ha 72-73 anni.

La truccatrice gira di nuovo la sedia verso di sé, avvicina la faccia a un millimetro da quella del truccato, poi alza le spalle

TRUCCATRICE dubbiosa

Boh.

REGISTA

Avanti, avanti. Facciamo presto. 88 anni. Voglio un uomo di 88 anni. E anche bello.

La truccatrice si rimette al lavoro, ma è palesemente più nervosa. Tempera una matita, la alza come se stesse studiando uno strumento chirurgico di alta precisione. L’attore sgrana gli occhi spaventato. Intanto la truccatrice comincia a brontolare stavolta rivolta verso l’attore, come se la colpa fosse sua

TRUCCATRICE brontolando

88 anni. Tu hai 88 anni! E sei anche bello! Capito?

L’attore annuisce. La truccatrice adesso si muove come una furia. Il regista si siede, poi si alza, passeggia nervosamente avanti e indietro, si ferma butta un occhio alla truccatrice che lavora, scuote la testa e riprende a passeggiare, poi si siede e ricomincia (deve dare l’idea di un uomo che aspetta fuori dalla sala parto). Mentre va avanti questo teatrino si sente fischiettare… sempre più forte… il regista si blocca e si gira verso l’origine del fischio pronto a fare una scenata, la truccatrice si ferma e istintivamente chiude gli occhi e si tappa le orecchie con le mani piene di matite e pennelli. L’attore si raggomitola nella sedia

Entra un uomo, UN CINQUANTENNE, con in mano i cestini del pranzo (quelli classici del cinema)

UOMO COI CESTINI

Buongiorno. Ecco il pranzo

La voce dell’uomo di affievolisce sull’ultima parola, perché il regista si sta avvinando a lui. L’uomo resta paralizzato. La truccatrice non sentendo urlare, toglie le mani dalle orecchie e guarda stupita la scena. Anche l’attore si raddrizza, riprende forma umana sulla sedia e guarda stupito la scena. Il regista inforca gli occhiali che ha sulla testa e studia la faccia dell’uomo come un entomologo

REGISTA

Perfetto. Meraviglioso. È lui!

TRUCCATRICE perplessa

Perfetto? Meraviglioso? È lui?

REGISTA saltellando di gioia come un bambino

Sì. Perfetto. Meraviglioso. È lui!

L’attore guarda esterefatto ora il regista ora l’uomo dei cestini

ATTORE a UOMO CESTINI timidamente

Scusi, ma lei quanti anni ha?

UOMO DEI CESTINI sorpreso

Io… 53…, ho cinquantatré anni. Veramente quasi 54.

La truccatrice esasperata buttando per aria quello che ha in mano: pennelli, matite ecc…

TRUCCATRICE urlando

Ah no eh. Io non ricomincio tutto dall’inizio

Il regista prende dalle mani dell’uomo dei cestini i cestini, prende l’uomo sotto braccio e con fare amichevole lo porta via con sé. Uscendo consegna i cestini alla truccatrice e dice

REGISTA sorridendo tutto soddisfatto

Lui è perfetto così!

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH B TUTTE LE STRADE PORTANO A…

PERSONAGGI:

DONNA CON VESTITI AFRICANI PAULINE

DONNA IN TAILLEUR MARCIA

UOMO ZOU

Esterno giorno. Strada di città. Negozi intorno.

Sul marciapiede passeggiano, guardando le vetrine, due amiche. Una Pauline ha indosso vestiti africani e sandali africani, l’altra Marcia indossa invece un tailleur molto rigoroso, cittadino e scarpe col tacco. Pauline ha una carrozzina, Marcia un passeggino.

A un certo punto si ritrovano a un incrocio, devono attraversare la strada. C’è un semaforo. È arancione. Marcia però non sta guardando, perché guarda verso l’amica e le sta indicando una vetrina. Pauline afferra Marcia per un braccio e indicando il semaforo:

PAULINE

Attenta. È rosso

MARCIA

Ma no. È arancione.

PAULINE

Sì, ma dobbiamo aspettare il verde.

MARCIA

Sì, hai ragione.

Le due donne adesso sono ferme, accanto a un semaforo. Marcia si china sulla carrozzina e vezzeggia il proprio bambino.

MARCIA

Amorinho (amorigno)… criança (crianza) mea… creaturina mia!

PAULINE

Che tesori i nostri bambini!

Marcia si china verso la carrozzina di Pauline

MARCIA

E’ vero! Ma oggi non devi andare dal pediatra per i vaccini…?

PAULINE

No. Ho appuntamento per il 30 novembre

MARCIA

E’ molto importante seguire il piano delle vaccinazioni obbligatorie!

PAULINE

Certo! Infatti per iscrivere Hippo, mio figlio grande alla scuola elementare ho dovuto presentare il certificato di vaccinazione!

MARCIA

E’ vero! Hippo ha compiuto 6 anni e ora per lui la scuola è obbligatoria!

Mentre parlano si avvicina un uomo. L’attenzione dell’uomo cade sul bambino nel passeggino, poi alzando lo sguardo verso Marcia

UOMO

Buongiorno. Quanti anni ha?

MARCIA sorpresa

Ventotto

UOMO anche più sorpreso

Ventotto? (poi sorridendo) Ma no, scusi. Il bambino. Quanti anni ha il bambino?

MARCIA ridendo

Ah. Scusi. Io ho ventotto anni.

Lui ha 21 giorni.

UOMO indicando il bambino nella carrozzina

E lei? È una bambina vero?

PAULINE sorridendo

Sì è una bambina. Ha 3 mesi

L’uomo si guarda intorno un po’ spaesato

UOMO

Scusate, un’informazione per favore. Dov’è l’ufficio postale?

Le due donne contemporaneamente indicano due direzioni opposte

MARCIA E PAULINE

Di qua…

L’uomo le guarda completamente disorientato, poi indicando a sua volta le due direzioni indicate dalle donne

UOMO

Scusate non ho capito. Di qua… o di là?

Le due donne si guardano e ridono

MARCIA

Scusi. L’ufficio postale è a piazza Mazzini. Può andare di qua oppure di là…

L’uomo continua a guardare Marcia disorientato, interviene Pauline

PAULINE

Via Garibaldi e via Cavour... arrivano tutte e due a piazza Mazzini

UOMO

Ah! allora avete ragione tutte e due! E posso andare a piedi o devo prendere un autobus?

Le due ancora all’unisono

MARCIA

A piedi

PAULINE

Con l’autobus

L’uomo le guarda interrogativo

MARCIA

Sono solo due fermate

UOMO

E quale autobus devo prendere?

Di nuovo le donne all’unisono:

MARCIA

Il 36

PAULINE

Il 60

L’uomo fa un gesto con la mano come a dire stavolta ho capito:

UOMO

Ho capito. Posso prendere il 60 e anche il 36. Tutti e due vanno a piazza Mazzini. Giusto?

Le donne ridendo

MARCIA PAULINE

Giusto

UOMO sorridendo anche lui

Giusto. Grazie

L’uomo si volta per andar via, poi ci ripensa, si ferma, si gira di nuovo verso le donne:

UOMO

Scusate, che ore sono per favore?

Pauline guarda il telefonino, Marcia l’orologio al polso, poi ancora all’unisono

PAULINE

Le 15

MARCIA

Le 3

L’uomo ridendo e salutando con la mano mentre si gira e se ne va

UOMO

È inutile… (sorridendo). Arrivederci…

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH C GLI ANNI IN TASCA

PERSONAGGI:

UOMO GIUSEPPE

CASSIERA JULIA

PRIMA RAGAZZA IN FILA

SECONDA RAGAZZA IN FILA

Interno sera Biglietteria Museo.

Un uomo è davanti alla cassiera per comprare biglietto per mostra. In fila per il momento c’è solo lui.

La cassiera è una giovane donna molto carina. L’uomo è sui sessanta, ma è evidente che cura molto l’aspetto. Indossa jeans con giacca e camicia senza cravatta,, ma con un foulard intorno al collo… insomma un casual molto ricercato… capelli curati ecc… uno che ci tiene all’aspetto e anche a dimostrare meno dei suoi anni

CASSIERA

Buonasera.

UOMO un po’ seducente

Buonasera signorina. Complimenti. Questo museo è molto bello.

CASSIERA sorridendo professionale

Grazie. Lo conosce già?

UOMO

No, è la prima volta

CASSIERA

Vuole visitare la mostra sul Rinascimento o la mostra sull’antica Roma?

UOMO avvicinandosi un po’ alla ragazza

Lei quale consiglia?

La cassiera butta un’occhiata alle spalle dell’uomo, proprio mentre sta arrivando una ragazza che si mette in fila dietro l’uomo

CASSIERA

Sono molto interessanti tutte e due. Deve scegliere lei. L’antica Roma o il Rinascimento? Hanno lo stesso prezzo…

UOMO

Oh, io amo tutta l’arte. Mi piacciono le cose belle.

CASSIERA

Bene, allora può vedere prima la mostra sull’antica Roma e poi la mostra sul Rinascimento

UOMO

Oppure posso vedere una mostra oggi e una mostra domani…

Intanto è arrivata un’altra ragazza, la fila cresce. La cassiera guarda alle spalle dell’uomo, vede la fila crescere e vorrebbe tagliar corto senza essere scortese… l’uomo invece sembra intenzionato a sta lì con la cassiera tutto il giorno

CASSIERA

Certo. Domani siamo aperti. Allora? Quanti biglietti?

UOMO

Uno.

CASSIERA

Per quale mostra?

UOMO

Decidiamo insieme?

La cassiera sta cominciando a perdere la pazienza

CASSIERA

Insieme? Va bene… Un biglietto… per la mostra sull’antica Roma. Va bene?

UOMO

Certo… se piace a lei…

La cassiera ignorando palesemente le avances dell’uomo

CASSIERA

Scusi, quanti anni ha?

Alla domanda sull’età l’uomo si raddrizza, fa un passo indietro, si guarda intorno, vede le due ragazze in fila dietro di lui, si passa una mano tra i capelli, quasi a volersi dare una sistemata, poi si avvicina di nuovo alla cassiera e sconcertato dice a bassa voce quasi in un sussurro, con fare circospetto per non farsi sentire dalle ragazze dietro

UOMO sussurrando

Quanti anni ho?

CASSIERA

Sì, quanti anni ha!

UOMO

Ma scusi… io…

CASSIERA

Scusi signore, vede? C’è la fila dopo di lei… quanti anni ha?

UOMO bisbigliando

Ho sessant…

CASSIERA alzando un po’ la voce

Scusi, non ho capito. Quanti anni ha!

L’uomo si guarda alle spalle come se fosse spiato, le due ragazze in realtà lo ignorano, una è impegnata a mandare sms col telefonino, l’altra legge un giornale

L’uomo però si avvicina ancora di più alla cassiera e con aria circospetta

UOMO bisbigliando ancora di più

Ho sessanta cin..

CASSIERA a voce sempre più alta

Non ho capito. Sessant…?

La voce della cassiera attira l’attenzione delle due ragazze che smettono di mandare messaggi e leggere il giornale e cominciano a seguire la scena.

L’uomo a questo punto si raddrizza, si guarda alle spalle, s’accorge che adesso sì che le due ragazze lo stanno osservando, ripete i gesti automatici di chi si sistema, passa le mani tra i capelli, aggiusta il foulard al collo… e stavolta a voce alta e sicura scandendo bene le parole

UOMO a voce alta

Ho cinquantatré anni

La cassiera lo guarda perplessa

CASSIERA delusa

Mi dispiace.

Sì. Dopo i 65 anni è gratis, non si paga niente

UOMO

Niente? Non si paga niente? È gratis? Sempre? Tutti i giorni?

CASSIERA

Sì. È gratis sempre. Tutti i giorni. Ma lei ha solo 53 anni… deve pagare 12 euro…

UOMO stupito

Le dispiace?

CASSIERA

Sì, questo è un museo statale, dopo i 65 anni è gratis

UOMO

Gratis?

L’uomo sorridendo trionfante tira fuori dalla tasca il portafoglio e dal portafoglio la carta d’identità e la porge alla cassiera, si raddrizza e scandendo bene le parole a voce alta senza curarsi più delle ragazze dietro di lui:

UOMO trionfante

Ecco vede. 65 anni. Ho 65 anni. Oggi è il mio compleanno. Compio 65 anni

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH D MEGLIO TARDI CHE MAI

PERSONAGGI:

RAGAZZO KEVIN

UOMO-PADRE PAVEL

ISTRUTTRICE GUIDA ITALIANA

Interno giorno. Interno ufficio motorizzazione civile.

C’è una scrivania con sopra moduli, fogli rosa, carte varie, timbri, telefono, computer ecc… e delle patenti. C’è anche la sagoma di un’auto

Una donna è indaffarata a mettere timbri su moduli e patenti…

Entrano un ragazzo giovane e un uomo visibilmente più maturo. L’uomo ha un fare più sicuro, quasi spavaldo, il ragazzo è visibilmente timido, si muove incerto, è un po’ impacciato, parla a bassa voce, s’ammutolisce subito se s’accorge che qualcun altro sta per parlare o di stare per dire una cosa sbagliata o fuori luogo…

Entra prima l’uomo spavaldo

UOMO

Buongiorno

DONNA

Buongiorno

L’uomo si gira e s’accorge di essere solo. Quasi parlando tra sé

UOMO parlando tra sé

Ma dov’è?

L’uomo si volta verso l’entrata e urla

UOMO

Kevin!

Entra il ragazzo a testa bassa e sussurra imbarazzato

RAGAZZO

Buongiorno

La donna intanto ha osservato la scena sorridendo. Adesso guarda con attenzione il ragazzo intenerita

DONNA gentile sorridendo

Buongiorno

Siete qui per l’esame di pratica della patente?

Il ragazzo annuisce.

DONNA

I documenti li avete già tutti consegnati per l'esame di teoria, vero? I due bollettini di pagamento, il certificato medico, il codice fiscale, le foto?

RAGAZZO

Si, si.

La donna prende un modulo nuovo, una penna, e continua, pronta a scrivere.

DONNA

Quanti anni hai?

RAGAZZO timidamente e un po’ sorpreso

Io? 21. Ho 21 anni.

DONNA

21.bene. E come ti chiami? Prima il nome e poi il cognome per favore

RAGAZZO sempre più stupito

Io? Kevin Bajraktari

DONNA mentre scrive ripete

Ke-vin Baj-ra-kta-ri. Di che paese sei?

RAGAZZO

Albanese.

DONNA

Mi dai un documento per favore?

Il ragazzo guarda incerto il padre, comincia a sospettare che ci sia un equivoco, ma il padre annuisce tutto soddisfatto, il ragazzo allora tira fuori la carta d’identità e il permesso di soggiorno e li consegna alla donna

DONNA

Bene. I documenti sono regolari. E hai il foglio rosa?

RAGAZZO sempre più stupito

Il foglio rosa?

DONNA sorridendo paziente con aria materna

Non hai il foglio rosa? Non hai già fatto l’esame di teoria?

Interviene il padre anticipando la risposta del ragazzo

UOMO tutto orgoglioso

Certo. E l’ha anche superato bene, anzi benissimo

DONNA

Bene. Dov’è il foglio rosa?

RAGAZZO stupito e incerto

A casa.

DONNA

Va bene. Ricordati di portarlo. Allora adesso c’è l’esame di guida. Sai già guidare un po’?

Di nuovo interviene il padre anticipando il ragazzo. Stavolta l’uomo è quasi un po’ piccato.

UOMO quasi seccato

Un po’? be-nis-si-mo. Mio figlio guida benissimo

DONNA alzandosi

Bene. Allora mettiti in fila per l’esame di guida…

Il ragazzo ha capito l’equivoco e cerca di intervenire per chiarire

RAGAZZO

L’esame di guida? Io?

DONNA stavolta è lei stupita

Certo. L’esame di guida. Non vuoi la patente?

RAGAZZO

La patente? Io?

Il ragazzo tirando fuori la patente e mostrandola alla donna

RAGAZZO

Ma io ho la patente da due anni! Ecco guardi

La donna lo guarda interrogativa, come a dire e allora che sei venuto a fare? Che vuoi da me?

Ragazzo indicando l’uomo

RAGAZZO

È lui. Lui, mio padre, deve prendere la patente.

DONNA (con l’aria di aver capito)

E già, suo padre ha preso la patente in Albania e per guidare in Italia deve convertirla.

UOMO

Ma io non ho mai preso la patente!

DONNA( rivolta all’uomo)

Scusi, ma lei quanti anni ha?

UOMO stavolta meno sicuro

Cinquantasei.

DONNA

Beh, meglio tardi che mai.

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Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale