Benvenuti in casa Ba - Karim trova lavoro
Unità 4 - Livello B2
SCENA 0 - ANELLO – INT GIORNO - CAMERA DA LETTO Salif Olga SALIF: Perché non rispondi, Olga, chi è? Mi vuoi spiegare? FERMO IMMAGINE Il giorno prima…
SCENA 1 – INT GIORNO - CAMERA ANNA Anna, poi Fela FELA: Anna? Hai preso tu il mio cd di Daniele Silvestri? ANNA: Io? Ti sembra il momento? Figurati se penso ai tuoi cd ora, con tutto quello che devo ancora studiare… FELA: Potresti anche calmarti un po’ eh? ANNA: Senti, Fela, mi sono dovuta impegnare parecchio, va bene? FELA: E studia. Ma ricordati che domani Mansour ‘tocca’ a te. Io oggi inizio la settimana di prova in libreria e domano pomeriggio Olga ha un’intervista… ANNA: Ma a me non ci pensa nessuno? Io ho l’esame! Volete preoccuparvi un po’ anche per me? Devo studiare! Ma non ci pensa nessuno? Avete tutti i vostri problemi e io? Intanto…
SCENA 2 – INT GIORNO - BOTTEGA Salif e Karim SALIF: Comincio a invecchiare… tutti questi pesi… KARIM: Ma no… dovevamo mettere i prodotti diversamente… SALIF: Meno male che sei voluto venire con me! KARIM: Te l’ho detto… mi diverte lavorare qui… adesso ho un po’ di tempo libero, prima di cominciare a scrivere la tesi per la specialistica… SALIF: La specialistica è la seconda laurea? KARIM: Beh. in un certo senso… è una specializzazione biennale che si fa dopo la laurea triennale… SALIF: Bravo Karim! Hai dovuto studiare tanto ma ora raccogli i frutti! KARIM: Sì, lo studio mi piace… ho sempre dato gli esami senza problemi… SALIF: Sei un genio! Adesso prepariamo queste scatole… KARIM: Queste sono quelle della spesa collettiva vero? SALIF: Bravo! KARIM: Come funziona? SALIF: Beh, un gruppo di persone ordina una grossa quantità di prodotti biologici, così risparmia, poi i prodotti vengono divisi tra le varie famiglie. Noi li dividiamo subito, così è più semplice la consegna… si chiama “gruppo di acquisto solidale”. KARIM: Bene, cominciamo? SALIF: Ti ricordi dove ho messo i succhi di frutta? KARIM: Certo, sono qui dietro… ricordi? Ne avevi ordinato di più proprio per questa consegna… SALIF: Ormai sai come funziona questa bottega anche meglio di me… SALIF: A proposito… ho visto come hai sistemato il mio registro acquisti! Sei bravissimo, Karim! KARIM: Grazie, Salif, esageri ma grazie! SALIF: Sai, Karim… volevo dirti una cosa… KARIM: Cosa?
SCENA 3 – INT GIORNO - LIBRERIA Fela, cliente, direttore CLIENTE: Può darmi qualche notizia per una vacanza in Costa d’Avorio? FELA: Certo, certo, abbiamo qui dei libri molto interessanti… le faranno venir voglia di conoscere l’Africa… CLIENTE: Bene! FELA: Sa… io sono africano, del Senegal… amo molto il mio paese… CLIENTE: È vero che quando si lascia l’Africa si sente nostalgia? FELA: Sì, lo chiamano ‘mal d’Africa’ ma è una bella malattia… Viene ai viaggiatori che si innamorano dell’Africa, ma anche noi africani ne soffriamo quando siamo lontani dal nostro Paese… è successo a mio zio… FLASH BACK BADOU: Sarà il mare… può essere… sarà forse la vicinanza con l’Africa… che ti fa venire questo mal d’Africa?
SALIF: Può darsi. Deve essere sicuramente questo. Eppure, io desidero vivere qui, con la mia nuova famiglia… in Italia… ma è capitato pure a te di essere così triste, malinconico…
BADOU: Eh sì, quando sono arrivato in Sicilia, vedendo tutto questo mare spesso pensavo al Senegal e devo dire che molto spesso vengo a rifugiarmi qui a guardare il mare… OLGA: Siamo tornati, Salif! Ho portato i ragazzi!
FELA: Zio! Catania è una città bellissima!
ANNA: E ci sono tante posti per studiare e lavorare! E poi c’è il mare…
OLGA: Eh si…
BADOU: Salif, so che qui a Catania noi africani sentiamo spesso nostalgia di casa… il mare, il sole qualche volta fanno quest’effetto… perciò per questo voglio farti un regalo… un regalo semplice semplice così lo puoi guardare quando hai nostalgia di casa… SALIF: Ragazzi, è un wure, la dama africana … ma è bellissima! Sono commosso, è stato fantastico incontrare una persona come te e ricevere un regalo così… ma mi sa che Olga c’entra qualcosa… eh?
Per tutti voi una parola sola: grazie! FELA: L’Africa resta nel cuore… però sa una cosa? Anche se è piena di contraddizioni, è una terra che sta cambiando velocemente: io sono stato lontano per qualche anno e quando sono potuto tornare ho trovato tanti cambiamenti… vedrà che le piacerà… scoprirà tanta voglia di cambiare, tante iniziative e progetti in una terra proiettata nel futuro… CLIENTE: Sono convinto… lei ne parla con tanto amore… poi le farò sapere… e questo libro? FELA: Beh, le consiglio questo. Eccolo. CLIENTE: Grazie mille! FELA: Arrivederci! CLIENTE: Arrivederci!
SCENA 4 – INT GIORNO - BAGNO Olga rimette a posto qualcosa, poi si prepara, truccandosi con molta cura per andare all’intervista… Nel frattempo…
SCENA 5 – INT GIORNO - BOTTEGA Salif, Karim KARIM: E allora, Salif? Che mi devi dire? SALIF: Beh… KARIM: Niente di grave spero eh? SALIF: Non credo… KARIM: E allora? SALIF: Ho deciso di assumerti sul serio! KARIM: Davvero? SALIF: Eh sì. Te l’ho detto sei molto prezioso qui! KARIM: Ma come mai Fela non ha voluto lavorare lui qui? Ha trovato lavoro in libreria ma… non vorrei prendere il suo posto… magari vuole lavorare con te! SALIF: Ma no! Io e Fela abbiamo parlato a lungo… E io non ho voluto insistere... Per lui è meglio lavorare per conto suo… sai… abbiamo un rapporto… un po’… KARIM: Tempestoso? SALIF: Eh sì! E poi per Fela è importante avere la sua indipendenza… e gli piace stare tra i libri… per te questo lavoro è molto adatto, si avvicina ai tuoi studi… KARIM: Salif… quanto sono contento… ti aiuterò vedrai… SALIF: Eh certo… ora sono il tuo capo eh! Dovrai lavorare duramente! KARIM: Povero Fela… ha ragione… sei un despota! SALIF: Comunque adesso mi informo bene per le pratiche… i tuoi genitori saranno d’accordo? KARIM: Certo. Mio padre e mia madre hanno sempre voluto il meglio per me… E sono convinti che il lavoro fa diventare più maturi e responsabili… io sono arrivato qui a 5 anni, con mia madre… mio padre era già qui… in Algeria faceva l’insegnante, sai? SALIF: Davvero? Ma qui ha cambiato lavoro? KARIM: Sì, ha dovuto adattarsi... Ora lavora come traduttore ed è contento, ma quando è arrivato non ha potuto scegliere e ha fatto di tutto… lavorava per noi… il benzinaio… il tipografo… il cameriere… SALIF: Tutti noi abbiamo sofferto un po’ all’inizio… per fortuna è andata bene! KARIM: Sì. Papà sarà felice del mio lavoro qui! SALIF: Ma lo sa che non ti darò nemmeno un giorno di ferie? Il giorno dopo…
SCENA 6 – INTERNO GIORNO – RISTORANTE Olga, Heinz Beck OLGA: La ringrazio prima di tutto. Sono molto contenta di poterle rivolgere alcune domande. Per cominciare…. Come mai ha scelto l’Italia per la sua professione di chef? BECK: Perché l’Italia è un paese molto bello, è un paese tra i più importanti nel campo enogastronomico. OLGA: In che modo le sue origini tedesche entrano nella sua cucina? BECK: Per niente proprio. Perché faccio una cucina mediterranea. OLGA: Cosa pensa delle contaminazioni tra diverse culture in cucina? BECK: Non so se è un bene per l’Italia perché l’Italia ha da raccontare tanto. Penso che magari, invece di assorbire tutto ciò che si fa fuori, si potrebbe esportare tutto ciò che è la cultura mediterranea nell’alimentazione all’estero… OLGA: Ma secondo lei siste una filosofia della cucina, un principio ispiratore che poi accomuna tutte le cucine del mondo? BECK: Esistono tante di queste filosofie. Però per me la filosofia più importante è quella del rispetto verso i nostri ospiti. Servire il meglio del meglio, con tutta una ricerca, un impegno di salubrità che aiuta a tenere in forma il nostro ospite. OLGA: Sua moglie è siciliana, vero? BECK: Sì certo. Mia moglie è siciliana… sa com’è con le mogli… le mogli sono i critici più severi. Sono quelle che cercano di portarti sempre sulla strada giusta. OLGA: Io volevo capire quanto la cucina siciliana, ma poi la cucina italiana in generale, ha influito sul suo modo di elaborare le ricette? BECK: Ovviamente la passione e l’amore sono il punto più creativo dentro una persona e perciò, in un momento di grande passione, arrivano le idee più formidabili. Perciò mia moglie mi ha aiutato tantissimo. OLGA: Lei ha scritto vari libri sull’arte della cucina. Li ha scritti direttamente in italiano o ha avuto qualche difficoltà? BECK: Ho cominciato prima a scrivere libri di cucina e di piatti, perciò era più semplice scrivere, perché era proprio la mia materia. Poi, dopo il quarto, ho fatto il libro “Arte e scienza del servizio” e qui era un po’ più complesso perché c’era da scrivere un testo che era più filosofico. Entrava più nella storia, era un libro un po’ più complesso. Nel maggio 2009 ho fato il mio ultimo libro, “L’ingrediente segreto”, un libro che usa la cucina come chiave di lettura della vita. OLGA: Secondo lei i grandi appuntamenti enogastronomici, come il Salone del Gusto di Torino, la Biennale enogastronomia di Firenze, sono utili per diffondere una cultura del mangiare e bere sano? BECK: Penso che sono delle manifestazioni pensate bene, che fanno bene al ‘made in Italy’ OLGA: Non è che mi dà un segreto così faccio una sorpresa a mio marito? BECK: Il segreto è usare delle temperature più basse, perché così stresso meno gli alimenti e distruggo meno tutte le parti nutrienti che ci sono nelle materie prime e quindi quello che mangio diventa più facile da digerire… e poi…. Cucinare con amore! OLGA: Grazie mille! Quella sera…
SCENA 7 – INT GIORNO - SOGGIORNO Salif e Olga, poi Anna OLGA: Sai che oggi l’intervista è stata proprio interessante? Heinz Beck! Uno dei più grandi cuochi del mondo! SALIF: Hai imparato qualche ricetta? OLGA ride. Beh no! Non sono potuta entrare in cucina, però ho imparato tante cose sulle contaminazioni tra le culture in cucina! Ho seguito i consigli del caporedattore Giulio…. Ha tante idee… che bravo… Ha un’esperienza decennale, da lui c’è molto da imparare… SALIF: Quindi sono tutte idee sue… io penso che tu fai l’intervista… è merito tuo… OLGA. Sì ma senza di lui… Pronto? Oh… Giulio… sì, sì tutto bene… adesso ti racconto… ANNA: Dov’è mamma? Le devo dire una cosa importantissima! SALIF: E chi lo sa dov’è mamma! Chi lo sa… ANNA: Salif! Sai una cosa? SALIF: Cosa? ANNA: Ieri sera Lucia non e’ tornata a casa! Il giorno dopo… SCENA 8 – INT GIORNO - SOGGIORNO PC Salif fa le ricerche e le pratiche per l’assunzione di Karim on line www.interno.it “domanda assunzione lavoratori stranieri” SALIF: ecco il modello Q per il contratto di soggiorno, quel che mi serve per l’assunzione di Karim! Nel frattempo…
SCENA 9 – INT GIORNO - CAMERA ANNA ANNA E LUCIA al telefono ANNA: Dai, Lucia, devi calmarti! LUCIA: Anna, dovevo farlo… io sono maggiorenne… mio padre deve capirlo… ANNA: Ma il problema non è l’età… Loro vogliono solo proteggerti… LUCIA: Da chi? Da cosa? Non mi sembra un mostro, no? ANNA: Non ho detto questo… io ti capisco, eh? Sono tua amica… LUCIA: Ma tu al mio posto... con Karim.....? ANNA: Non lo so… nella stessa situazione, non lo so proprio… LUCIA: Voglio restare qui. ANNA: Senti, pensaci su. I tuoi non sono cattivi, ti vogliono bene, in fondo è vero che sei giovane… LUCIA: Anna! ANNA: Va bene, va bene, cerco solo di ragionare un po’… LUCIA: Lo so, ma Lorenzo è la persona giusta per me… ANNA. Sì, credo di sì. Dai, tranquilla, vedrai che riuscirai a trovare un modo per farlo capire ai tuoi… LUCIA: Lo spero! Scusa, Anna, se ti ho distratto dallo studio… manca così poco all’esame… ANNA: Tranquilla, ora studio… Non ho frequentato un corso semestrale per farmi bocciare! LUCIA: Allora a presto, Anna! ANNA. A presto, Lucia! Quella sera…
SCENA 10 – INT SERA CAMERA ANNA ANNA, KARIM KARIM: Dai, Anna, hai studiato tanto… prendiamoci qualche ora e usciamo un po’… ti farà bene! Sono così contento di questo lavoro… voglio offrirti una pizza in un posto carino… ANNA: Senti, Karim, ti ci metti anche tu? Volete capire o no che domani ho l’esame? Ma non vi importa nulla? KARIM: Anna, penso che stai esagerando un po’… ANNA: Certo. Esistono solo i vostri problemi, le vostre esigenze… e io? Devo studiare. Festeggeremo un’altra volta. KARIM: Si può dire anche in un altro modo eh? ANNA: Questo è un esame biennale, capito? Biennale! E voglio portare una tesina sulla bioarchitettura! Guarda! (gli fa vedere i libri) Lo vedi quanto ho da fare? KARIM: Ma certo! Io sono felicissimo quando studi le cose che ti piacciono! ANNA: E allora? KARIM: Senti, Anna… non è che… ANNA. Senti tu… io…
SCENA 11 – INT SERA - CAMERA ANNA Entra Fela FELA: Scusate ma si sentono le vostre urla ovunque… non voglio impicciarmi ma… che succede? KARIM: Lasciamo perdere Fela… FELA: Sai che facciamo Karim? Io sto uscendo per gli allenamenti di calcetto… perché non vieni con me? KARIM: Lo sai che non sono bravo… FELA: Dai, vieni con me… è meglio, guarda… KARIM: Ma sì, è meglio. Ciao Anna. ANNA: Ciao!
SCENA 12 – INT SERA - CAMERA FELA Fela e Karim FELA: Ma che è successo? Si può sapere? KARIM: Anna esagera. Va bene, deve studiare, però… Nell’ultimo mese non siamo potuti uscire mai... FELA: Lascia stare, sai comè fatta… si sta preparando bene… lasciala perdere poi gli passa… KARIM: Bisogna vedere se passa a me però… FELA: Ora usciamo e vedrai che domani farete pace… KARIM: Andiamo dai…
SCENA 13 – INT SERA - CAMERA ANNA Anna scrive un sms: “SCUSA, AMORE, HO ESAGERATO: È SOLO PAURA DELL’ESAME. DOMANI SERA CENETTA?” SCENA 14 - ANELLO – INT GIORNO CAMERA DA LETTO Salif Olga SALIF: Perché non rispondi, Olga, chi è? Mi vuoi spiegare? FERMO IMMAGINE OLGA: Ma no. È Giulio… il caporedattore… SALIF: Ah… ora lo chiami Giulio? OLGA: Ma Salif! Mica sarai geloso eh? SALIF: Perché... mi sbaglio? OLGA: Ma figurati, Salif! SALIF: Cioè? OLGA: Giulio… insomma gli ho parlato così tanto di te, del mio bel marito, di quanto sei meraviglioso… che vuole conoscerti a tutti i costi! SALIF: Ma come… OLGA: Salif, amore mio… sei ancora geloso di me… mi fa piacere lo sai? SALIF: A me no! OLGA: Dai dobbiamo andare insieme a far dormire Mansour! Lo sai che ci vuole tutti e due! SALIF: Giusto! Andiamo, va… Continua…