Benvenuti in casa Ba - Mansour trova un amico

Unità 7 - Livello B1

Mansour ha un nuovo amico alla scuola materna ed è deciso a presentarlo al papà. Nell’attesa di questo incontro Salif fa la conoscenza di Edoardo Winspeare, il regista pugliese nato in Austria che sta preparando un documentario proprio nella scuola di Mansour. Fela, intanto, ha stretto amicizia in chat con Meryem, una simpatica ragazza marocchina che desidera conoscere l’Italia e cerca un lavoro stagionale. Il ragazzo fa di tutto per aiutarla e, grazie alla direttrice della libreria, le trova lavoro in un albergo. Luis, sempre più fiero della sua esperienza di lavoro al cantiere, annuncia ai Ba il suo desiderio di diventare cittadino italiano. Intanto Olga chiede ad Anna il ‘curiosario’, il diario che la ragazza ha tenuto durante il viaggio in Italia. Il motivo della richiesta rimane misterioso ma è chiaro che Olga ha in mente qualcosa…

SCENA O – EST GIORNO - ASILO SALIF MANSOUR SALIF: Adesso andiamo a vedere questo tuo famoso amico… chissà da dove viene… su andiamo in giardino… è lì che dorme vero? FERMO IMMAGINE Qualche giorno prima…

SCENA 1 – INT GIORNO - SOGGIORNO PC FELA Chat: FELA: Ciao Meryem ci sei? MERYEM: Sì FELA Come va? MERYEM Tutto ok FELA Hai deciso qualcosa? MERYEM Sì. Verrò in Italia a lavorare per un po’ FELA Evviva. Così ti conoscerò MERYEM Devo cercarmi un lavoro però… FELA Posso provare a chiedere in giro MERYEM DAVVERO? Sarebbe magnifico J Sei il migliore degli amici! FELA Appena so qualcosa ti mando un’e-mail MERYEM Grazie, Fela! FELA A presto allora! MERYEM A presto Baci Ciao ciao FELA Ciao ciao FELA: Adesso mando un messaggio a Luis… “ti aspettiamo a pranzo x le 13” Nel frattempo…

SCENA 2 – EST – GIORNO – STRADA – ENTRATE NEGOZI OLGA Olga, carica di buste della spesa entra ed esce dai negozi, cammina. Poco dopo…

SCENA 3 – INT GIORNO CUCINA SALIF poi OLGA OLGA: Ciao amore… che bello il sabato quando siamo tutti insieme… Mmmm hai preparato il cous cous… Grazie! guarda… ho preso il pane buono, la frutta e persino un dolcetto… perché sai, c’è anche Luis a pranzo… SALIF: Bene! OLGA: Allora lo hai fatto con la menta o il basilico? SALIF: Beh... il couscous è migliore con la menta che con il basilico. OLGA: Sì. Anche secondo me, perché la menta è più profumata del basilico. SALIF: In realtà in Senegal non mettiamo né menta né basilico, ma ho modificato un po’ la ricetta… OLGA: Mmmm, buono! È migliore del mio cous cous... E Mansour dov’è? SALIF: E’ venuta Alessandra, la mamma di Giacomo, a prenderlo. Lo ha invitato a pranzo per farli giocare un po’. OLGA: Veramente il sabato mi piacerebbe stare tutti insieme… SALIF: Lo capisco, ma per Mansour è importante frequentare i suoi amici anche fuori dalla scuola…

SCENA 4 – TELEFONATA INT GIORNO – CAMERA ANNA ANNA-KARIM ANNA: Karim? Ciao! Sei sveglio? KARIM: Ma certo. Sono uscito per comprare i giornali… ANNA: Ti va di venire a pranzo? KARIM: Beh… preferisco venire dopo… ANNA: Allora ci vediamo verso le quattro? KARIM: Ma certo. Così andiamo al cinema. Preferisci un film d’amore o d’azione? ANNA: Il mio umore di oggi è meno adatto a un film d’amore che a un film d’azione. KARIM: Ottimo. Allora a dopo. ANNA: A dopo.

SCENA 5 – INT – GIORNO - SOGGIORNO OLGA SALIF FELA ANNA LUIS SALIF: Allora, Luis, come va in cantiere? LUIS: Benissimo. È un lavoro che mi piace molto. SALIF: E’ sicuramente faticoso... LUIS: Sì, ma non è peggiore di altri lavori... E poi ho imparato molto. Soprattutto ho capito che i miei colleghi sono dei veri professionisti, non è un lavoro improvvisato… A mio parere, ci vogliono competenze, bisogna conoscere i materiali… infatti gli operai si specializzano continuamente per conoscere sempre le nuove tecniche… Il rischio maggiore di questo lavoro è la mancanza di professionalità... FELA: Ti sei proprio appassionato… LUIS: Sì, è più una passione che un semplice lavoro. Del resto anche mio nonno era un muratore… era bravissimo, e quando è emigrato in Argentina con il suo fratello minore la sua professione è stata la sua fortuna. OLGA: E allora, Luis, quando mi servirà un muro per non vedere più Salif chiamerò te! FELA: Avevo dimenticato che tuo nonno era italiano… FLASH BACK LUIS: Fela! FELA: Luis? Ma… è proprio lui! Ma che ci fa qui a Genova?  LUIS: Hola! LUIS: Bello rivederti! Tuo zio mi ha detto dove potevo trovarti!  FELA: Zio? Ah ecco perché…  LUIS: Come sono contento… finalmente in Italia di nuovo e un po’ più a lungo… sai che sei proprio fortunato tu?  FELA: Io? E perché?  LUIS: Hai la possibilità di viaggiare in Italia… lo sai che i miei nonni erano italiani…  FELA: Già… è vero…  LUIS: Io sono molto fiero delle mie origini italiane, anzi, vorrei fare un annuncio! FELA: Un annuncio? Vai! LUIS: Ho deciso di diventare cittadino italiano. Le mie difficoltà sono minori delle vostre perché i miei nonni erano italiani… FELA: Chissà… magari un giorno anch’io potrò diventare cittadino italiano… SALIF: Ti piacerebbe Fela? FELA: Beh… ormai sono cittadino di due paesi… SALIF: Siamo in Italia da cinque anni: se aspetterai altri cinque anni, potrai richiedere la cittadinanza… OLGA: Mansour invece a diciotto anni avrà il diritto, se lo vuole, di diventare cittadino italiano visto che è nato in Italia… che emozione… Salif ti ricordi? SALIF: Eh sì. Quando l’ho iscritto all’anagrafe, con il suo nome e cognome, qui in Italia, ero emozionato come quando l’ho visto per la prima volta… FLASH BACK: 3 anni prima…

SCENA 6 - FLASH BACK ANAGRAFE DA GIRARE SALIF, IMPIEGATO SALIF: Devo dichiarare la nascita di mio figlio. Questo è il certificato che mi ha rilasciato l’ospedale. IMPIEGATO: Mi dà anche un suo documento, per cortesia? Adesso procediamo all’iscrizione del bambino. Mi deve dire il nome adesso. Che nome dà al bambino? SALIF: Mansour Ba. IMPIEGATO: Fra l’altro lei ha fatto benissimo a venire qui a fare la denuncia di nascita e non in ospedale, perché noi lavoriamo in tempo reale. In questo momento io ho creato un nuovo individuo e lei può andare tranquillamente al suo municipio a chiedere tutti i certificati che vuole. Passiamo alle stampe. E questo è l’atto di nascita di suo figlio. Le copie sono identiche per cui è sufficiente leggerne una ma la sua firma dovrà metterla su entrambi. Lo legga tranquillamente, io intanto le stampo altre cose. Questa stampa lei dovrà restituirla all’ospedale perché una legge a tutela dei minori prevede che i bambini vengano dimessi dall’ospedale insieme alla mamma soltanto se si è certi che hanno un’identità. SALIF: Va bene. Poco dopo…

SCENA 7 – INT – GIORNO SOGGIORNO OLGA SALIF FELA ANNA LUIS LUIS: Senti, Salif, devo farti i complimenti per l’ottimo cous cous. Sei stato così gentile… SALIF: Ma figurati... Il mio divertimento maggiore è fare contenti i miei amici, Olga e Anna… OLGA: Ah senti Anna… volevo chiederti una cosa… se non ti dispiace… ANNA: Dimmi, mamma. OLGA: Puoi prestarmi il tuo curiosario? LUIS. Che? FELA: E’ una specie di diario che Anna ha portato durante tutto il viaggio in Italia. FLASH BACK ANNA: Io leggo la guida! E poi, se dobbiamo fare questo viaggio, cerchiamo di imparare qualcosa! L’ho scritto anche nel mio “curiosario”…  FELA: Che?  ANNA: Curiosario. È un diario dove scrivo i fatti più curiosi, le novità… L’ho preso a Terni, ha un nome italiano, però … l’ho inventato io!  FELA: Ma cosa c’è dentro?  ANNA: Mah… biglietti, ricevute, un po’ di tutto… disegni, poesie… dai, è un diario!. ANNA: A cosa ti serve? OLGA: Te ne parlerò… volevo ricordare meglio il nostro viaggio… ANNA: Comunque, non c’è problema… non c’è niente di compromettente… Sarebbe peggio consegnarti il mio diario! Il giorno dopo…

SCENA 8 – TELEFONATA INT – GIORNO – SOGGIORNO/REDAZIONE OLGA, CAPOREDATTORE OLGA: Pronto? Sì, Giulio, tutto a posto… sto studiando il dossier della Caritas… CAPOREDATTORE: Come mai? OLGA: Ho un progetto in mente, non riguarda il giornale, né le interviste… è un progetto un po’ ambizioso ma… anzi, senti, ti volevo chiedere un’informazione… posso? GIULIO: Ma certo! OLGA: Ho queste due frasi: “Il numero degli imprenditori è molto rilevante e in continuo aumento, e comprende molti immigrati che prima erano lavoratori dipendenti” e poi questa: “alcuni di loro hanno migliorato la propria formazione, e hanno reso più stabile il loro soggiorno”… secondo te fra queste due frasi quale segno di punteggiatura ci va? La virgola? GIULIO: No, la virgola qui non va bene, perché l'argomento è cambiato. OLGA: Il punto? GIULIO: No, nemmeno il punto, perché l'argomento cambia, ma non troppo: c'è un collegamento con la frase precedente. Qui il punto e virgola sta meglio del punto. OLGA. Grazie, Giulio. Scusa se ti disturbo per questi piccoli dubbi, ma mi fido di te… Poi è peggio sbagliare la punteggiatura dell’articolo che diventare un po’ noiosa... GIULIO: Stai tranquilla Olga, mi fa piacere aiutarti. Ma a questo punto devi darmi maggiori informazioni sul tuo progetto segreto… OLGA. Mmmm…. Ora no, ne parleremo a voce… ti prometto che sarai il primo a saperlo! GIULIO: Bene. È meglio tardi che mai. Allora ci sentiamo domani Olga. OLGA: Sì. Grazie di tutto, Giulio. Quella sera…

SCENA 9 – INT SERA – SOGGIORNO TV SALIF E ANNA ANNA: Guardiamo i Promessi Sposi, Salif? SALIF: Il grande romanzo di Alessandro Manzoni… però non mi hai detto di chi è la regia… ANNA: Di Sandro Bolchi, un regista che si è dedicato molto alla televisione. SALIF: Va bene. Accendi la televisione. VOCE TV: Un giorno d'inverno, passando per una viottola, in un campo d'un nostro benefattore, uomo dabbene anche lui, il padre Macario vide questo benefattore vicino a un suo gran noce; e quattro contadini, con le zappe in aria, che principiavano a scalzar la pianta, per metterle le radici al sole. "Che fate voi a quella povera pianta?" domandò il padre Macario. "Eh! padre, son anni e anni che la non mi vuol far noci; e io ne faccio legna". "Lasciatela stare, disse il padre: sappiate che, quest'anno, la farà più noci che foglie". ANNA: Secondo me la mamma vuole vederli. SALIF: Dov’è la mamma? ANNA: E’ andata a mettere a letto Mansour. SALIF: Speriamo bene… VOCE TV: Si sparse la voce della predizione; e tutti correvano a guardare il noce. In fatti, a primavera, fiori a bizzeffe, e, a suo tempo, noci a bizzeffe. SALIF: Questa storia insegna qualcosa di importante… a volte un albero anche quando sembra morto può tornare a vivere … ANNA: Infatti non bisognerebbe mai abbattere gli alberi… SALIF: A proposito di alberi c’è un detto bellissimo in Senegal: sai quando è il momento migliore per piantare un albero? ANNA: No. SALIF: Vent’anni fa. E sai quando è il secondo momento migliore? ANNA: Quando? SALIF: Adesso. ANNA: E’ bellissimo… Secondo me, siamo sempre in tempo per fare qualcosa di importante… SALIF: Eh già. VOCE TV: Or dunque, alla raccolta, il cercatore andò per riscotere la metà ch'era dovuta al convento; ma colui se ne fece nuovo affatto, ed ebbe la temerità di rispondere che non aveva mai sentito dire che i cappuccini sapessero far noci. Il giorno dopo…

SCENA 10 – EST – GIORNO – AUTOMOBILE SALIF MANSOUR SALIF: Eh no. Non mi ero accorto che è un parcheggio per disabili… cerchiamone un altro… MANSOUR: Sì! Nel frattempo…

SCENA 11 – INT GIORNO – SOGGIORNO PC OLGA Olga guarda le foto del viaggio, apre il curiosario, sorride e ricorda… (dipende da quello che si trova nel curiosario)

SCENA 12 – EST – GIORNO ASILO SALIF, MANSOUR SALIF: Dai Mansour, sbrighiamoci che abbiamo fatto tardi… MANSOUR: Dove andiamo?

SCENA 13 – EST ASILO SALIF, MASSIMO SALIF: Buongiorno Massimo! MASSIMO: Ciao, Salif! Come stai? SALIF: Bene grazie. Mansour è già in giardino, vuole che vada a conoscere un suo amico… MASSIMO: Ah, benissimo! Ti volevo dire… c’è Edoardo, Edoardo Winspeare, il regista che vuole fare un film sul Celio, sta lì in giardino… SALIF: Veramente? MASSIMO: Sì. Come no? SALIF: Mi piacerebbe incontrarlo. MASSIMO: Te lo presento? Andiamo insieme? SALIF: Sì. Poi dopo devo assolutamente andare da Mansour. MASSIMO: Perfetto! Va benissimo! Andiamo!

SCENA 14 – EST GIORNO ASILO SALIF, WINSPEARE SALIF: Ero interessato al film che stai girando sul Celio Azzurro. Come è nato il progetto? WINSPEARE: All’inizio non sapevo del carisma di questa scuola, del Celio Azzurro, mi son confrontato con i maestri, con i genitori, con i bambini, perché qui è tutta una famiglia. L’integrazione passa non solo attraverso i bambini ma anche i genitori e gli stessi italiani vengono integrati. Mi interessava anche l’idea che, penso, il 70% dei bambini sia di origine straniera e quindi ho iniziato a girare… SALIF: Il tuo nome non è italiano. Quali sono le tue origini? WINSPEARE: Il mio nome è di origine inglese. Io sono un vero miscuglio… perché mia madre è nata a Vienna, sua madre è nata a Praga, sua nonna è nata a Cracovia, io ho sangue americano, spagnolo, francese, danese, tutto un miscuglio. La cosa assurda poi è che io vivo in Puglia e faccio film in Puglia, in dialetto pugliese. Sono nato all’estero però fin dall’età di due settimane vivo in Puglia e la mia identità è diventata pugliese. Io penso che l’identità è qualcosa di molto complesso e la Puglia è la mia terra di adozione. SALIF: Anch’io qualche anno fa ho viaggiato e sono stato in Puglia. Ho visitato Foggia, Bari. Sono stato molto bene, è una terra molto ospitale. Quale zona della Puglia ami di più? WINSPEARE: Naturalmente la zona dove abito, il Salento. È il tacco d’Italia. la Puglia io la considero sempre come una specie di nave con la prua che solca il mediterraneo rivolta verso levante. SALIF: Ma nonostante tutto quello che hai realizzato e che stai realizzando, hai ancora un sogno nel cassetto? WINSPEARE: Lo dico a te perché sei africano: vorrei fare un film in Africa! SALIF: Ti auguro buona fortuna! WINSPEARE: Grazie! SALIF: Mi ha fatto piacere conoscerti ma ora devo assolutamente andare. Mio figlio Mansour mi aspetta per presentarmi un suo amico. WINSPEARE: Grazie a te!

SCENA 15 – EST GIORNO - ASILO SALIF MANSOUR SALIF: Adesso andiamo a vedere questo tuo famoso amico… chissà da dove viene… su, andiamo in giardino… è lì che dorme vero? MANSOUR: Sì… SALIF: Dorme lì?

FERMO IMMAGINE SALIF: Dov’è? MANSOUR: Questo è un peluche! SALIF: Sì. È Simba! E’ lui Simba? Ma è bellissimo questo tuo amico!! Ora direi di portarlo a casa e fargli un bel bagno, perché... sinceramente ha un aspetto peggiore di quello di Fela dopo una partita di calcio... Continua….