Benvenuti in casa Ba - Quattro passi tra le stelle

Unità 3 - Livello A1

A Teramo scopriamo una grande passione della famiglia Ba: le stelle. Olga e Salif visitano, infatti, il famoso Osservatorio di Collurania e ammirano le galassie; intanto Anna, appassionata di astrologia, può finalmente incontrare una ragazza che ha conosciuto su Internet. È Giorgiana, mediatrice culturale rumena che lavora nelle scuole. A Martinsicuro, a pochi chilometri da Teramo, dove vive un’alta percentuale di stranieri, incontrano Renchi El Mostafa, al Centro polivalente per gli immigrati. Al Centro per l’impiego di Teramo, invece, Leonardo Persia spiega a Salif cos’è un “bilancio di competenze”, strumento indispensabile per chi cerca lavoro.

SCENA 1 – OSSERVATORIO DI COLLURANIA OLGA: Guardare le stelle da quassù deve essere magico, amore… SALIF: In Senegal le stelle sembrano più vicine… e il cielo è immenso… OLGA: E pensare che per Anna invece le stelle sono solo segni zodiacali… alcuni giorni prima…
SCENA 2 – PIAZZA MARTIRI DELLA LIBERTA’ ANNA: Siamo a Teramo! SALIF: Sì, siamo in Abruzzo. È una regione del centro Italia. OLGA: È bello viaggiare insieme, vero ragazzi? ANNA: Mmmm… SALIF: Non sei contenta di vedere tante città? ANNA: … per cercare quella ideale… sì, lo so, lo so…! OLGA: Anna, noi vogliamo conoscere l’Italia, capire come vivono qui, quali possibilità ci sono per voi e per noi di avere un buon lavoro, una bella casa… ANNA: Va bene. Ma ora andiamo a conoscere Giorgiana. FELA: Chi è Giorgiana? ANNA: Giorgiana è una ragazza che ho conosciuto su Internet… un bel giorno digito “Acquario”… OLGA: Sempre questi segni zodiacali! ANNA: …e conosco tante ragazze del mio segno! Giorgiana abita qui a Teramo. È una ragazza rumena, straniera come noi. È mediatrice culturale in un Liceo Artistico. Non volete conoscere tanti posti e capire quali sono le opportunità per gli stranieri? SALIF: Hai ragione, Anna. ANNA: Lei è la persona giusta per noi! SALIF: I mediatori culturali hanno un compito importante… ANNA: Possiamo andare nel Liceo Artistico dove lavora Giorgiana… mi aspetta… SALIF: Possiamo venire con voi e poi andare a fare una passeggiata. ANNA: Va bene! SALIF: Che dite? OLGA: Andiamo?
SCENA 3 – LICEO ARTISTICO OLGA: È qui Anna? ANNA: Sì. SALIF: E dove la trovi qui Giorgiana? ANNA: Non la vedo. Adesso le telefono. Pronto, Giorgiana? Sono Anna. Come? Arrivi tra poco? Bene, ti aspettiamo… Arriva tra un minuto. FELA: Allora entriamo, no? Ci sono tante belle ragazze? ANNA: Vuoi vedere le ragazze? FELA: Sì! Sono curioso! SALIF: Olga, che facciamo con i ragazzi? Litigano ogni cinque minuti! OLGA: È normale, Salif, sono come due fratelli, ormai… i fratelli litigano, più si vogliono bene più litigano… io e mio fratello litighiamo ancora! È una dimostrazione di affetto! SALIF: Dici? OLGA: Sicuro! ANNA: Andiamo? ANNA: Scusa, sei tu Giorgiana? Ciao, sono Anna! GIORGIANA ZIDARU: Ciao, piacere: sì, sono Giorgiana. OLGA: Io mi chiamo Olga, sono la mamma di Anna, sono croata. GIORGIANA: Molto piacere di conoscerla. Io sono rumena. SALIF: Piacere, io sono Salif e vengo da Dakar. GIORGIANA: Piacere! FELA: Ciao! Io mi chiamo Fela. GIORGIANA: Piacere! SALIF: Bene, ragazzi, noi andiamo. Vogliamo fare una passeggiata in centro. OLGA: Ciao, Giorgiana! SALIF: Ciao, arrivederci! GIORGIANA: Ragazzi, venite con me, vi faccio vedere la scuola! ANNA: Giorgiana, da quanti anni sei in Italia? GIORGIANA: Io sono qui in Italia da otto anni e mezzo, quasi nove anni. ANNA: Ti trovi bene? GIORGIANA: Sì, sì. Con tutto che… devo dire… all’inizio… è stato molto difficile. ANNA: E questo lavoro, come hai cominciato a farlo? GIORGIANA: Ho cominciato nel 2004 frequentando un corso di mediatore culturale tramite un ente qui in Abruzzo. FELA: Ma lei lavora con qualche ragazzo in particolare qui? GIORGIANA: Sì, sì, sì. Io sto lavorando in questo momento con un ragazzo rumeno che è arrivato da poco qui nel Liceo Artistico di Teramo. ANNA: Ma lavori sempre nelle scuole? GIORGIANA: Sì. Devo dire che con questa figura professionale anche se, purtroppo, non è stata riconosciuta ancora, possiamo lavorare nelle scuole, possiamo lavorare nei centri dell’impiego, possiamo lavorare nell’ambito sanitario, però io ho sempre lavorato dentro le scuole. Purtroppo mi sto rendendo conto, ogni giorno che passa, che non ci sono dei corsi di aggiornamento per queste figure professionali e allora ho deciso di iscrivermi alla Facoltà di Scienze Sociali all’Università di Chieti. Però… volete venire con me? Vi faccio conoscere il ragazzo rumeno con cui sto lavorando? FELA: Sì. ANNA: Sì. FELA: Con piacere! GIORGIANA: Permesso? Ciao Andrei, come stai? Tutto bene? Hai visto, ci troviamo in un Liceo Artistico… ti ho portato due persone proprio in questo laboratorio. FELA: Ciao! GIORGIANA: Allora, lui è Andrei, il ragazzo rumeno col quale sto lavorando. ANNA: Anna. FELA: Piacere, Fela. GIORGIANA: Ti volevano conoscere, hanno sentito di questo progetto al quale stiamo lavorando con la Provincia di Teramo e vogliono conoscerti. ANNA: Giorgiana, cosa fa una mediatrice culturale in una scuola? GIORGIANA: Praticamente la mediatrice culturale, nel momento in cui arriva in una scuola, deve conoscere subito i ragazzi, deve vedere quali sono state le motivazioni per cui questo ragazzo è venuto qui, per quanto tempo vuole rimanere, deve verificare la conoscenza della lingua italiana, si deve mettere in contatto con l’insegnante per capire che cosa deve fare come lavoro, perché noi come lavoro dobbiamo essere di supporto agli insegnanti e pure gli studenti italiani devono in qualche modo essere implicati in questi processi. Spiega tu un po’, Andrei, qual è la tua situazione… ANDREI: Sto qui da nove mesi. Stiamo insieme da due mesi. Da quando è venuta lei in classe con me ho imparato già meglio a parlare… va bene… coi compagni, posso dire, tutto a posto, mi sono fatto degli amici… ANNA: Questi sono i tuoi lavori? GIORGIANA: Fai vedere! ANNA: Possiamo vedere? ANDREI: Sì, certo… ANNA: Beh, molto belli… complimenti… ANDREI: Grazie! FELA: Mio zio è molto interessato, vuole sapere molte cose sugli stranieri… sai per caso dove può andare? GIORGIANA: Secondo me è meglio se va a informarsi a Martinsicuro, qui in provincia di Teramo, perché ho capito che lì ci sono il quattordici per cento di immigrati… ANNA: Bene! Grazie mille… GIORGIANA: Prego, grazie a voi! FELA: Grazie mille per l’informazione… ANNA: Auguri! FELA: Ciao, grazie! GIORGIANA: Ciao, Andrei, ci vediamo dopo! Ciao! ANDREI: Ciao, ciao! FELA: È interessante la comunità di Martinsicuro… Sicuramente lo zio vuole andarci domani! ANNA: Ma io domani voglio fare una passeggiata al centro di Teramo! FELA: Dai, ora andiamo a cercarli. Abbiamo tante cose da raccontare! Il giorno dopo, a Martinsicuro…
SCENA 4 – MARTINSICURO – CENTRO POLIVALENTE SALIF: Questo è il Centro Polivalente. Giorgiana, l’amica di Anna, ha dato un’informazione molto utile. FELA: Che bello il lavoro di Giorgiana! OLGA: Eh, sì! Ma non è facile per una ragazza rumena inserirsi… e nemmeno per una donna croata... però adesso va molto meglio! SALIF: Che facciamo? Entriamo? OLGA: Sì! Entriamo! OLGA: Buongiorno! SALIF: Salve! SAIDA: Buongiorno! OLGA: Io sono Olga, piacere SALIF: Io sono Salif! SAIDA: Piacere! FELA: Io sono Fela! SAIDA: Piacere! OLGA: Signora, questo è il Centro polivalente per gli immigrati? SAIDA: Certo, sì! OLGA: Senta, noi volevamo avere qualche informazione, visto che anche noi siamo stranieri in Italia. Ci può essere di aiuto? SAIDA: Sì, io sono Saida. Faccio l’educatrice qui nel Centro, però c’è uno sportello in cui possono rispondere a tutte le vostre domande. SALIF: Ma il responsabile è qua? SAIDA: Sì, il signor Remchi. C’è un’altra associazione pure… prego, accomodatevi! OLGA: Non disturbiamo? SAIDA: Assolutamente no! OLGA: Grazie! SAIDA: Prego, accomodatevi! REMCHI EL MOSTAFA: Buongiorno, prego! OLGA: Sono Olga, piacere! REMCHI: Sono Remchi El Mostafa. OLGA: Piacere! REMCHI: Prego. Sono Remchi El Mostafa SALIF: Sono Salif! REMCHI: Sono Remchi El Mostafa FELA: Fela! REMCHI: Prego, accomodatevi! OLGA: Possiamo? REMCHI: Sì, come no! OLGA: Scusi, può ripetere il suo nome… è un po’ difficile… può fare lo spelling? REMCHI: Sì, come no! Allora… Erre e emme ci acca i. Remchi! SALIF: Allora, Remchi… quali sono le attività qua del centro polivalente? REMCHI: Prima di tutto abbiamo creato questo Centro per le esigenze degli immigrati, perché questa città è una città multietnica, a Martinsicuro, c’è il 14 per cento degli immigrati che risiedono in questo Comune. Noi come obiettivi svolgiamo queste attività: orientamento al lavoro, attivare informazioni, svolgimento di pratiche burocratiche o modulistiche, corsi di lingua madre… OLGA: Quali sono le etnie più presenti? REMCHI: Le etnie più presenti… ci stanno marocchini, albanesi, tunisini e cinesi… SALIF: E senegalesi pure… REMCHI: E poi senegalesi pure, sì… noi abbiamo aperto questo centro assieme con la provincia di Teramo e l’amministrazione comunale di Martinsicuro… autogestito dalle associazioni di immigrati. SALIF: Per il problema del lavoro dove bisogna andare? REMCHI: Nella città di Teramo ci sono quattro centri per l’impiego, uno più vicino, uno sta a Roseto degli Abruzzi, uno a Giulianova, uno sta al centro di Teramo… SALIF: Ti faccio di nuovo i miei complimenti… OLGA: E grazie per tutte le informazioni… SALIF: Scusate il disturbo… REMCHI: Non ci sono problemi… noi siamo qua per voi! Okay, grazie… OLGA: Buonasera! SALIF: Arrivederci! Complimenti! FELA: Ma è vero che lei è il campione europeo di kickboxing? REMCHI: Ero, ero… FELA: Mi piacerebbe sfidarla! REMCHI: Sfidarla? Andiamo! Sì! Prego… OLGA: Io ho preso uno di questi, così… FELA: Sì, ma lei deve combattere con gli occhi bendati, eh? al Centro per l’impiego…
SCENA 5 – CENTRO PER L’IMPIEGO SALIF: Buongiorno! OLGA: Buongiorno! IMPIEGATA: Buongiorno! Dica! SALIF: Senta, signora, c’è qualcuno che si occupa di mediazione con gli stranieri? IMPIEGATA: Sì. C’è Leonardo Persia, questa mattina è qui. Se volete, potete accomodarvi nella seconda stanza a destra. OLGA: Grazie! SALIF: Grazie! LEONARDO PERSIA: Allora… come posso esservi utile? SALIF: Noi siamo qui presenti per sapere cosa dobbiamo fare per trovare un buon lavoro… LEONARDO: Chiaramente ho bisogno di fare un colloquio con entrambi per vedere quali sono le vostre capacità professionali, le vostre esperienze lavorative precedenti e anche le eventuali aspirazioni. OLGA: Senta, dobbiamo avere il permesso di soggiorno per rivolgerci… LEONARDO: Allora… OLGA: … al vostro colloquio possono venire tutti? LEONARDO: L’iscrizione va fatta naturalmente per chi ha il permesso di soggiorno, chiaramente se si tratta di una situazione transitoria, noi siamo qui anche per risolvere questo problema… SALIF: Sono tanti gli stranieri che si rivolgono… LEONARDO: Gli stranieri sono tanti, sono tanti soprattutto a partire dagli ultimi anni, quando è iniziato questo servizio… e voi sapete molto bene che i vostri diritti sono gli stessi dei lavoratori autoctoni, cioè che risiedono sul territorio, ma naturalmente il cittadino straniero ha bisogno, magari, di qualche informazione in più… siamo qui proprio per fare da intermediari tra voi, la burocrazia e anche naturalmente l’eventuale datore di lavoro. OLGA; C’è una percentuale… quante persone poi in realtà trovano un’occupazione? LEONARDO: L’utente che in genere ha un certo rapporto continuativo con l’ufficio ha un’alta percentuale di occupabilità nel giro di poco tempo. Quando ci sono, per esempio, dei progetti specifici per stranieri, in genere io preferisco sottoporre l’utente a un bilancio di competenze. Questo è appunto il modello standard per stranieri dove vengono fatte delle domande che attengono sia alla sfera personale, appunto da quanto tempo vi trovate sul territorio… ecco, per esempio, la prima domanda è molto semplice perché si chiede la generalità anagrafica, indica il tipo di impresa che ti piacerebbe gestire… il questionario lo potete anche consegnare, poi se ci sono dei problemi io vi contatto telefonicamente… OLGA: Dottor Persia, è stato veramente gentile a darci tutte queste informazioni… LEONARDO: Grazie, grazie! SALIF: E io ho imparato a compilare il bilancio delle competenze! LEONARDO: E va bene! Sono contento, almeno qualcosa è stato fatto! Il giorno dopo, all’Osservatorio…
SCENA 6 – OSSERVATORIO DI COLLURANIA OLGA: Sai cosa c’è scritto sulla guida? SALIF: Ora la leggi tu, non più Anna? OLGA: Adesso preferisce il curiosario… SALIF: Cosa? OLGA: Curiosario! Quel quaderno che ha in mano… lo chiama così… lì ci scrive tutte le cose strane che vede… SALIF: Anna è una ragazza creativa… può diventare un’artista… FELA: Lei dice che è così solo perchè è dell’acquario… SALIF: È così perché è intelligente. Ora bisogna trovare una buona scuola per lei e una buona università per te, Fela. OLGA: Dovete fare un lavoro che vi piace… ma non volete sapere cosa c’è scritto sulla guida? SALIF: Dai, dimmelo. OLGA: Allora, un astronomo, Vincenzo Cerulli, ha pagato tantissimi soldi per comprare questa collina e per costruire questo osservatorio… SALIF: Pensa che bello… comprare una collina… OLGA: E perché non un’isola? In Croazia ci sono tantissime isole disabitate. SALIF: Bella idea! Posso fare il pescatore? OLGA: No! Per te è meglio la società di ristrutturazioni che desideri tanto… io penso che qui in Italia prima o poi farai l’imprenditore… SALIF: Grazie della fiducia… però non costruirò mai edifici come questo! Ehi ragazzi! Vogliamo entrare a vedere? FELA: Mmmm… SALIF: Figurati! OLGA: E tu Anna? Anna, vuoi venire? Da lassù la sera puoi vedere tutte le stelle che a te piacciono tanto… ANNA: No, andate pure da soli… io le stelle le guardo da qui… OLGA: Spiritosa! SALIF: In Senegal le stelle sembrano più vicine… e il cielo è immenso… OLGA: E pensare che per Anna invece le stelle sono solo segni zodiacali… FELA: Che bel panorama da quassù! continua…