Clandestino
Le parole della lingua italiana
La parola clandestino significa “che si fa di nascosto, in segreto”. Questa parola si usa quando si parla di cose fatte senza rispettare le leggi. Per esempio, tipografia clandestina, che stampa libri, giornali, manifesti senza avere l’autorizzazione necessaria; giornale clandestino, stampato senza i necessari permessi; lotto clandestino, gioco del lotto organizzato da una persona privata, che regola le vincite sui numeri estratti nel gioco del lotto pubblico; passeggero clandestino, passeggero imbarcato su un mezzo di trasporto senza averne diritto, senza aver comprato il biglietto del viaggio; immigrato clandestino, che è entrato e vive in un Paese in modo illegale, violando le leggi di immigrazione. L’immigrato clandestino è detto più spesso clandestino. Sono considerati clandestini gli stranieri entrati in Italia senza un regolare visto di ingresso. I clandestini, secondo la legge attuale, devono essere respinti alla frontiera o espulsi. Molti clandestini dopo lunghi viaggi pericolosi riescono a entrare illegalmente in Italia, ma poi non possono entrare nel mercato del lavoro ufficiale. Per questa ragione sono spesso sfruttati da persone disoneste che li usano per lavori pesanti e li pagano poco, approfittando del fatto che vivono in modo irregolare, di nascosto, senza documenti, spesso anche senza una casa. Molti clandestini finiscono nella criminalità organizzata, che li sfrutta per i lavori più rischiosi e faticosi.