Connessione

Le parole del nuovo millennio

Connessione deriva dal verbo connettere, che letteralmente vuol dire unire con, unire cose distanti.

In questo senso nella lingua italiana connessione e connettere sono stati usati per molto tempo più nel significato figurato che in quello concreto, più con riferimento al collegare tra di loro concetti. Non è un caso che la parola connettere nella lingua italiana sia praticamente un sinonimo di pensare, di ragionare, proprio in riferimento a questo lavoro di collegamento tra concetti.

Ma naturalmente connessione vuol dire anche connessione fisica, connessione tra cose distanti, e in questo senso le prime connessioni della storia umana sono chiaramente quelle legate ai trasporti, sono le vie che consentono di andare da una località all’altra. Le connessioni sono quindi prima di tutto le strade e poi, in particolare dall’Ottocento in poi, la rete ferroviaria.

Ecco, l’altra parola fondamentale, la parola che si accompagna quasi immancabilmente a connessione è quella di rete. Essere connessi vuol dire essere inseriti in una rete, essere un nodo di una rete in cui le connessioni appunto si incrociano e consentono gli scambi.

La parola entra però prepotentemente nel vocabolario quotidiano nel significato di collegamento che consente il passaggio di informazioni più che di persone o di oggetti, e questo avviene in particolare con lo sviluppo e la diffusione della reteInternet, la rete Internet, che viene sviluppata da un punto di vista tecnologico a livello sperimentale a partire più o meno dagli anni ’60, ma diventa effettivamente un elemento della vita quotidiana a partire dagli anni ’90 del secolo scorso.

La diffusione delle reti mobili ha portato a un mondo in cui ognuno di noi è on-line collegato alla rete Internet quasi costantemente, quasi 24 ore su 24. Si è diffusa l’espressione essere sempre connessi, essere costantemente connessi, che è un po’ una caratteristica dell’attuale vita quotidiana.

La rete Internet è anche un corollario indispensabile della globalizzazione, di quell’altro concetto chiave della modernità che è la globalizzazione. Un mondo globalizzato è anche e soprattutto un mondo interconnesso, altra parola derivata da connessione ormai di uso molto comune che fa riferimento proprio al modo in cui le connessioni alle reti informatiche portano ogni punto del globo e virtualmente ogni persona del globo a essere facilmente raggiungibile dalle informazioni provenienti da qualunque altro punto.

Se questo è l’uso informatico, va notato però che connessione, proprio nel senso di passaggio di informazioni, è in realtà una parola chiave anche in un campo della ricerca scientifica, che è forse il più interessante o tra i più interessanti al momento, che è quello dello studio del cervello e delle facoltà cognitive. In quel campo, nelle neuroscienze, si chiamano connessioni i collegamenti tra neuroni o tra aree cerebrali che consentono il passaggio di informazioni tra diverse parti del cervello, quindi la sua elaborazione per produrre pensiero, e proprio lo studio delle connessioni presenti all’interno del cervello è una delle imprese fondamentali delle neuroscienze, tanto è vero che alcuni anni fa negli Stati Uniti è stato lanciato e finanziato un progetto dedicato unicamente a questo aspetto che si chiama Human Connectome Project, facendo rima con lo Human Genome Project del decennio precedente, che si propone di ricostruire proprio lo schema delle connessioni presenti all’interno del cervello, e per questo schema conia una ulteriore parola in qualche modo coniata proprio sul concetto di genoma che è connettoma, ovvero il pattern di connessioni cerebrali caratteristico presente all’interno del cervello di un essere umano.