Giornale
Le parole della lingua italiana
La parola giornale deriva dalla parola giorno. I giornali, infatti, vengono pubblicati ogni giorno, per diffondere notizie varie: di politica, di economia, di cronaca, di moda, di cultura e spettacolo, di sport. Fino a qualche anno fa i giornali erano pubblicati solo su carta, in molti fogli pieni di articoli e di fotografie; già da qualche anno esistono anche i giornali on line, che possono essere letti comodamente nel computer o nel telefono cellulare o in un tablet. I giornali che escono ogni giorno si chiamano anche quotidiani. I giornali sono venduti in chioschi che si chiamano edicole, e la persona che li vende si chiama giornalaio o edicolante. Esistono anche giornali gratuiti, che si possono prendere all’ingresso delle metropolitane, davanti ai bar e ai supermercati e che contengono le stesse notizie degli altri giornali, ma con particolare attenzione ai fatti successi nella città in cui il giornale è pubblicato. Nei giornali si distinguono varie parti, che hanno nomi diversi: la testata, cioè la parte superiore della prima pagina, con il titolo, il prezzo, la data, ecc.; l’occhiello, sopra il titolo, per introdurre l’argomento dell’articolo, scritto in caratteri più piccoli e non più lungo di due righe; il catenaccio, che si trova sotto il titolo e che racconta in una o due righe ciò che è espresso in poche parole nel titolo; la didascalia, che descrive brevemente il contenuto delle fotografie o il nome delle persone fotografate. Si chiama articolo di spalla l’articolo nella parte alta della pagina, dedicato a un argomento importante; l’intervista è un colloquio fatto da un giornalista con una persona per ottenere dichiarazioni, informazioni, opinioni. Nei giornali una parte delle pagine è dedicata alla cronaca nera, cioè a delitti, rapine, incidenti. I giornali di piccolo formato si chiamano, con una parola inglese, tabloid.