Le parole dell'Italiano. Vorrei lavorare: ecco il curriculum!
Unità 7 - Livello B1
Vorrei lavorare: ecco il curriculum!
Alla fine della scorsa puntata, vi ho salutato con la promessa di spiegarvi gli altri condizionali irregolari dell'italiano oltre al condizionale di essere; con l'aiuto dei nostri amici, mantengo la mia promessa.
Sentiamo: ANNA: Adesso ho i tacchi… non sono abituata a camminarci… dovrei fare un po’ di allenamento... ANNA: Fare la modella potrebbe essere il lavoro giusto per me Dovrei è il condizionale di dovere, potrebbe è il condizionale di potere.
Sono due condizionali un po' particolari. Per formarli, dobbiamo togliere all'infinito -ere, e aggiungere le desinenze -rei, .resti, -rebbe, remmo, reste, rebbero. Dall'infinito dovere togliamo -ere e rimane dov; aggiungiamo le desinenze e abbiamo dovrei, dovresti, dovrebbe, dovremmo, dovreste, dovrebbero. Dall'infinito potere togliamo -ere e rimane pot; aggiungiamo le desinenze e abbiamo potrei, potresti, potrebbe, potremmo, potreste, potrebbero.
Altri due condizionali irregolari sono il condizionale di sapere, che fa saprei, e il condizionale di vedere, che fa vedrei: OLGA: forse sapresti fare la modella davvero… ANNA (ride): Hai deciso poi per l’Università? Io ti vedrei bene in una facoltà umanistica. Olga e Anna hanno usato solo sapresti (seconda persona del condizionale di sapere) e vedrei (prima persona del condizionale di vedere); io ve li dico per intero: saprei, sapresti, saprebbe, sapremmo, sapreste, saprebbero; vedrei, vedresti, vedrebbe, vedremmo, vedreste, vedrebbero. Altri due condizionali irregolari sono quelli di volere e venire. Volere e venire sono due verbi molto diversi, ma i loro condizionali sono quasi uguali: il condizionale di volere è vorrei, vorresti, vorrebbe, vorremmo, vorreste e vorrebbero; il condizionale di venire è verrei, verresti, verrebbe, verremmo, verreste e verrebbero.
Sentiamo qualche forma: ANNA: Beh… grazie a tutti ma… vorrei tranquillizzarvi! KARIM: Non credo. Lei vorrebbe fare l’architetto OLGA: Anna, dopo verresti a darmi una mano?... E adesso, passiamo a un argomento molto impegnativo. Olga dà a Tania un consiglio importantissimo. Se vuole trovare un lavoro, la prima cosa che deve fare è scrivere un curriculum vitae. Tania non sa cos'è. E voi sapete che cosa significano queste due parole latine? No? Allora, ascoltate bene Olga: OLGA: È una specie di elenco dei tuoi studi, delle tue esperienze lavorative, delle lingue che conosci… Devi scriverci tutto quello che sai fare, per dimostrare che il lavoro che vorresti fare è adatto a te. Non saprei come presentarlo meglio. Parlando con Tania, Olga ha fatto riferimento al curriculum Europass, che è un modello di curriculum predisposto dal Parlamento europeo e dal Consiglio d’Europa nel 2004. Possiamo farlo insieme, proprio come Olga e Tania. Vi dico subito che è possibile anche compilarlo on line, o scaricarlo sul computer, collegandoci al sito internet di Europass, all'indirizzo indicato in alto a sinistra: http://europass.cedefop.europa.eu/europass/preview.action). Qui troveremo, oltre al modulo , anche utili indicazioni per riempirlo.
Cominciamo. A dx di dove c'è scritto “Curriculum vitae Europass”, se vogliamo, possiamo mettere una nostra fotografia. Sotto, inseriremo le informazioni personali: cognome e nome, indirizzo, numeri di telefono, e-mail, cittadinanza, data di nascita e sesso. A dx di dove c'è scritto “Occupazione desiderata” scriveremo quale lavoro vorremmo ottenere. P. es cuoco o cuoca. Se abbiamo già lavorato, illustreremo la nostra Esperienza professionale, indicando l'inizio e la fine (pes.: genn.2008-mar 2009), il tipo di lavoro svolto (p. es: cuoco o cuoca) e le principali attività svolte in quel lavoro (pes: gestione di una mensa),il nome e l'indirizzo del datore di lavoro e il tipo di attività in cui rientra il lavoro che abbiamo fatto (nel caso di un cuoco, l'attività è quella della ristorazione). Attenzione: nel curriculum Europass c'è lo spazio per ripetere tutte queste informazioni per ogni lavoro che abbiamo fatto. Nel settore dedicato a Istruzione e formazione indicheremo i nostri titoli di studio cominciando dal più importante (per esempio: diploma di scuola professionale).
A destra di dove c'è scritto “Principali tematiche / competenze professionali possedute” indicheremo le materie che abbiamo studiato di più (per esempio: scienze dell'alimentazione). Subito sotto, indicheremo il nome e il tipo della scuola dove abbiamo preso il titolo di studio (per esempio: “Istituto alberghiero di Rabat”). Nella sezione “Capacità e competenze professionali” dobbiamo indicare la nostra madrelingua (per esempio: arabo) e, subito sotto, quali altre lingue conosciamo (per esempio: italiano e francese). Il curriculum Europass richiede anche altre informazioni. Ma la parte che abbiamo visto insieme è la più importante.
Arrivederci, e in bocca al lupo per il vostro lavoro. In questa puntata abbiamo imparato: - il condizionale di alcuni verbi irregolari: io dovrei, io potrei, io vorrei, io saprei, io verrei. - a scrivere un curriculum vitae: dati personali, esperienze lavorative, lingue conosciute, competenze informatiche ecc.
Alla fine della scorsa puntata, vi ho salutato con la promessa di spiegarvi gli altri condizionali irregolari dell'italiano oltre al condizionale di essere; con l'aiuto dei nostri amici, mantengo la mia promessa.
Sentiamo: ANNA: Adesso ho i tacchi… non sono abituata a camminarci… dovrei fare un po’ di allenamento... ANNA: Fare la modella potrebbe essere il lavoro giusto per me Dovrei è il condizionale di dovere, potrebbe è il condizionale di potere.
Sono due condizionali un po' particolari. Per formarli, dobbiamo togliere all'infinito -ere, e aggiungere le desinenze -rei, .resti, -rebbe, remmo, reste, rebbero. Dall'infinito dovere togliamo -ere e rimane dov; aggiungiamo le desinenze e abbiamo dovrei, dovresti, dovrebbe, dovremmo, dovreste, dovrebbero. Dall'infinito potere togliamo -ere e rimane pot; aggiungiamo le desinenze e abbiamo potrei, potresti, potrebbe, potremmo, potreste, potrebbero.
Altri due condizionali irregolari sono il condizionale di sapere, che fa saprei, e il condizionale di vedere, che fa vedrei: OLGA: forse sapresti fare la modella davvero… ANNA (ride): Hai deciso poi per l’Università? Io ti vedrei bene in una facoltà umanistica. Olga e Anna hanno usato solo sapresti (seconda persona del condizionale di sapere) e vedrei (prima persona del condizionale di vedere); io ve li dico per intero: saprei, sapresti, saprebbe, sapremmo, sapreste, saprebbero; vedrei, vedresti, vedrebbe, vedremmo, vedreste, vedrebbero. Altri due condizionali irregolari sono quelli di volere e venire. Volere e venire sono due verbi molto diversi, ma i loro condizionali sono quasi uguali: il condizionale di volere è vorrei, vorresti, vorrebbe, vorremmo, vorreste e vorrebbero; il condizionale di venire è verrei, verresti, verrebbe, verremmo, verreste e verrebbero.
Sentiamo qualche forma: ANNA: Beh… grazie a tutti ma… vorrei tranquillizzarvi! KARIM: Non credo. Lei vorrebbe fare l’architetto OLGA: Anna, dopo verresti a darmi una mano?... E adesso, passiamo a un argomento molto impegnativo. Olga dà a Tania un consiglio importantissimo. Se vuole trovare un lavoro, la prima cosa che deve fare è scrivere un curriculum vitae. Tania non sa cos'è. E voi sapete che cosa significano queste due parole latine? No? Allora, ascoltate bene Olga: OLGA: È una specie di elenco dei tuoi studi, delle tue esperienze lavorative, delle lingue che conosci… Devi scriverci tutto quello che sai fare, per dimostrare che il lavoro che vorresti fare è adatto a te. Non saprei come presentarlo meglio. Parlando con Tania, Olga ha fatto riferimento al curriculum Europass, che è un modello di curriculum predisposto dal Parlamento europeo e dal Consiglio d’Europa nel 2004. Possiamo farlo insieme, proprio come Olga e Tania. Vi dico subito che è possibile anche compilarlo on line, o scaricarlo sul computer, collegandoci al sito internet di Europass, all'indirizzo indicato in alto a sinistra: http://europass.cedefop.europa.eu/europass/preview.action). Qui troveremo, oltre al modulo , anche utili indicazioni per riempirlo.
Cominciamo. A dx di dove c'è scritto “Curriculum vitae Europass”, se vogliamo, possiamo mettere una nostra fotografia. Sotto, inseriremo le informazioni personali: cognome e nome, indirizzo, numeri di telefono, e-mail, cittadinanza, data di nascita e sesso. A dx di dove c'è scritto “Occupazione desiderata” scriveremo quale lavoro vorremmo ottenere. P. es cuoco o cuoca. Se abbiamo già lavorato, illustreremo la nostra Esperienza professionale, indicando l'inizio e la fine (pes.: genn.2008-mar 2009), il tipo di lavoro svolto (p. es: cuoco o cuoca) e le principali attività svolte in quel lavoro (pes: gestione di una mensa),il nome e l'indirizzo del datore di lavoro e il tipo di attività in cui rientra il lavoro che abbiamo fatto (nel caso di un cuoco, l'attività è quella della ristorazione). Attenzione: nel curriculum Europass c'è lo spazio per ripetere tutte queste informazioni per ogni lavoro che abbiamo fatto. Nel settore dedicato a Istruzione e formazione indicheremo i nostri titoli di studio cominciando dal più importante (per esempio: diploma di scuola professionale).
A destra di dove c'è scritto “Principali tematiche / competenze professionali possedute” indicheremo le materie che abbiamo studiato di più (per esempio: scienze dell'alimentazione). Subito sotto, indicheremo il nome e il tipo della scuola dove abbiamo preso il titolo di studio (per esempio: “Istituto alberghiero di Rabat”). Nella sezione “Capacità e competenze professionali” dobbiamo indicare la nostra madrelingua (per esempio: arabo) e, subito sotto, quali altre lingue conosciamo (per esempio: italiano e francese). Il curriculum Europass richiede anche altre informazioni. Ma la parte che abbiamo visto insieme è la più importante.
Arrivederci, e in bocca al lupo per il vostro lavoro. In questa puntata abbiamo imparato: - il condizionale di alcuni verbi irregolari: io dovrei, io potrei, io vorrei, io saprei, io verrei. - a scrivere un curriculum vitae: dati personali, esperienze lavorative, lingue conosciute, competenze informatiche ecc.